Umberto Cavenago

Cavenago presenta "La smaterializzazione dell'arte", opera digitale interattiva, che l'artista aveva già presentato in occasione della scorsa Biennale di Sao Paulo, in Brasile.
Il sottotitolo, una citazione del poeta/artista Willima Blake, recita " Tutti gli uomini sono capaci di sognare e avere visioni". E il sogno di Umberto Cavenago è quella di far sparire alcuni fra i monumenti più brutti, spesso al limite del grottesco, che deturpano il paesaggio delle città. Nella versione presentata alla galleria Ciocca, al visitatore viene data la possibilità, attraverso un mouse, di cliccare e far scomparire una serie di monumenti di Milano. Un'opera dal forte sapore ironico ma che è allo stesso tempo un'azione di 'pulizia estetica', un gesto in grado di restituire bellezza ed armonia, là dove gli uomini hanno smesso di sognare. Una versione de "La smaterializzazione dell'arte" è visionabile all'interno del progetto "Brave New World' (sezione gallery) a cura di Alessandra Galasso (www.undo.net/beyond).

Umberto Cavenago è nato a Milano nel 1959. Vive e lavora a Milano.
Mostre personali sono state organizzate presso la galleria Franz Paludetto, Torino; Studio Marconi, Milano; Transepoca, Milano; Blancpain Stepczynski, Ginevra; Santandrea, Savona; Galliani, Genova; Raffaella Cortese, Milano.

Fra le numerosissime mostre collettive ricordiamo: "Premio Saatchi & Saatchi", Triennale, Milano; "Aperto '90", Biennale di Venezia; "Italia '90", ex-fabbrica del Vapore, Milano; "Metropolis", Martin Gropius-Bau, Berlino; "Anni Novanta" a cura di Renato Barilli, Galleria d'Arte Moderna di Bologna, Rimini e Cattolica; "XXIII Biennale, Sao Paulo; "XII Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, Roma; "Arte a Peccioli", Pisa; "Des histoires en formes", Magasin, Centre National d'art contemporain, Grenoble.