Tiziana Fusari

Tiziana Fusari ha racchiuso decine di suoi disegni in piccole bustine delle figurine compiendo così un passaggio tra linguaggi semantici diversi: dal mondo del gioco dell'infanzia a quello adulto dei personaggi che popolano i suoi disegni; dal processo seriale della produzione di massa al gesto unico compiuto dall'artista; da un ordine di apparizione stabilito a priori alla totale libertà lasciata agli spettatori/giocatori di posizionare ciascuna "figurina" nello spazio della galleria. Ogni figurina racchiude il personalissimo ed originale mondo iconografico dell'artista popolato da donne eteree sospese con la testa all'ingiù; bambine sovrappeso e donne dai corpi massicci e sensuali dai tratti che ricordano i disegni di Schiele e Kokoschka; dettagli di gambe femminili sedute ad un tavolino in compagnia di un coccodrillo; una Salomè contemporanea che mostra su un vassoio la testa di un uomo decapitato mentre fuma una sigaretta. Nei suoi disegni l'artista utilizza dalla pittura a tempera agli smalti da unghie; la stagnola di un cioccolatino diventa una gonna mentre una matita stemperata serve a creare il motivo decorativo di un abito. Entrare nelle opere di Tiziana Fusari è come perdersi dentro un caleidoscopio dove anche le immagini e i gesti più quotidiani si rivelano a tratti pericolosi ed inquietanti come in un romanzo di Patricia Highsmith, dove non siamo più in grado di distinguere il confine tra sogno e realtà.

Tiziana Fusari è nata a Macerata nel 1951. Vive e lavora a L'Aquila. Sue mostre personali sono state organizzate alla galleria Neon e il Graffio a Bologna. Ha partecipato a mostre collettive all'associazione Italo-francese di Bologna, al Museo d'arte contemporanea all'Aperto di Maglione-Torino e al Bac Art Studio di Venezia.