Alessandra Galbiati

Cosa succederebbe se un gruppo di amici decidesse di giocare a "Il telefono senza fili" ma, trattatandosi di artisti, anziché una frase, si passassero delle opere ? Alessandra Galbiati ci ha provato. Dopo aver coinvolto altri amici artisti (Antonella Mazzoni, Corrado Bonomi, Gianantonio Abate, Giovanni Albertini e Marco Moschini), ciascuno ha creato un'opera, che si è trasformata in 'elemento di conversazione' per gli altri. Liberi di aggiungere o modificare le opere, ciò che ne è risultato è un 'misto fritto' singolare in cui alcuni elementi sono riconoscibili come appartenenti ai singoli artisti, mentre il più delle volte il risultato è un ibrido polimorfo ironico e carico di ulteriori possibili 'chiaccherate'.

Alessandra Galbiati è nata a Monza nel 1963 dove vive e lavora.
Sue mostre personali sono state organizzate alla galleria Loft di Valdagno-Vicenza; la galleria Halskrtaz di Mannheim (Germania); Placentia Arte, Piacenza; lo spazio Bondardo a Milano; Care of, Cusano Milanino; Carla Zanutti, Lanciano; Galleria Luisa delle Piane, Milano e Perugi arte contemporanea, Padova. Tra le numerose collettive ricordiamo il "Premio Saatchi & Saatchi al Palazzo delle Stelline, Milano; alla villa Gioiosa, Cormano; "Imprimatur" all'ex-chiesa di San Carpoforo, Milano; "Viafarini invita" a Viafarini, Milano; "Giardino dell'arte" all'ex-zoo, Torino; "Concettualismo ironico italiano" alla Kunstverein di Friburgo (Germania); "Natura Naturans" al Museo di Storia Naturale, Trieste; "Chiamata alle armi 96" ai Murazzi di Torino; alla Galleria Civica d'arte contemporanea di Siracusa e al Campo delle Fragole di Bologna.