Gabriele Picco

Gabriele Picco presenta "Uteroland" un'installazione in cui l'artista presenta, che lui stesso descrive come "un tappeto di uteri colorati, una proliferazione di piccoli paradisi abitati da Adami ed Eve contemporanei". Da sempre interessato a sovvertire le tradizionali funzioni ludico-educative dei giocattoli, Picco crea oggetti che solo inizialmente fanno esclamare allo spettatore espressioni come "carino" e 'simpatico". Ad una osservazione più ravvicinata quel dolce e rassicurante sentimento, che solitamente avvertiamo alla presenza di oggetti quotidiani che richiamano l'infanzia, viene immediatamente tradito. Ciò avviene anche in altre opere come ad esempio "Eden" in cui da una borsa d'acqua calda spuntano due gambe di bambino oppure "Manine in alto" dove all'interno di un ciuccio è incapsulato un soldatino. Gli uteri aggiungono a tutto ciò una dimensione di ricerca di un rifugio, racchiusa nella figura archetipa del ventre materno, il luogo utopico in cui siamo tutti protetti 'dai peccati del mondo'.

Nato a Brescia nel 1974. Vive e lavora a Brescia. Ha partecipato a "Conoscere" Care of, Cusano Milanino e Viafarini, Milano; "Primo Premio Trevi Flash Art",Trevi, Perugia; "Timecode" a cura di A. Galletta, Iperspazio, Milano; "Opere esposte", galleria Luciano Inga-Pin, Milano; workshop con Jimmie Durham, Viafarini, Milano; e Corso Superiore di Arte Visiva con Allan Kaprow, Fondazione Ratti, Como.