Alex Pinna

Piccoli feti con gambe filiformi che sfiorano il pavimento sono collocati sul muro accanto a un loro doppio, una specie di anima gemella che si consuma con il trascorrere del tempo. L'installazione di Alex Pinna è ricca di chiavi interpretative, di richiami alla vita e alla morte, all'eternità (rappresentato dal bronzo delle sculture) e alla caducità degli esseri umani (le forme in paraffina che bruciano accanto), al senso di unicità e di doppio, talmente suggestiva da essere in grado di toccare le corde più profonde della nostra anima. Un'opera che riporta l'arte a uno dei suoi ruoli primigeni, quando l'uomo si interrogava intorno all'origine della vita.

Alex Pinna è nato a Savona ne 1967. Vive e lavora a Milano. Mostre personali sono state organizzate presso la galleria Ciocca di Milano, Caterina Fossati a Torino e Tossi arte contemporanea a Prato. Ha partecipato a mostre collettive, tra le quali ricordiamo "Conoscere" in Viafarini e Care of a cura di A. Galletta; "Orario Continuato" a Peccioli (PI) a cura di Alessandra Galasso; "Des Histoires en formes" al MAGASIN di Grenoble; "Gattopardi" a cura di Luca Beatrice a Capo d'Orlando; "Attraversamenti" a cura di Diego Grandi al CRT Teatro dell'arte di Milano.