Questo prova soltanto,
caro il mio ragazzo d'oro, che tutte le persone intelligenti ascoltavano
un cretino, e tutti i cretini ascoltavano te."*
Il dafarsi delle Nazioni Unite
ad unificare il mondo occidentale sotto la stessa bandiera ha
fatto sì che la demarcazione dei confini geografici abbia
creato non pochi problemi tra gli umani, dovuti alla promiscuità
di razze, sino a noi stessi. Mi piacerebbe raggruppare le altre
nazioni disperate, quelle scartate, e collocarle in una specie
di Babilonia purchè tutti si capiscano.
Detto cosi', sembrerebbe un
lavoro di frontiera, ma in realtà le frontiere non sono
solamente un ostacolo mentale.
Il monitor sembra rimanere
l'unica sorveglianza fedele all'uomo, un po' come un cane.
Siamo destinati, e lo saremo
sempre di piu', ad apparire sui monitor, anche quando facciamo
in modo di sfuggire al controllo.
All'interno della ramificazione
globale in cui viviamo, i luoghi e le aree, durante gli spostamenti
di una intera giornata, veniamo ripresi e visionati da telecamere
a circuito chiuso, installate in luoghi importanti, metropolitane,
banche, autostrade, di fronte a vetrine; consapevoli o inconsapevoli,
rimarranno tracce delle nostre azioni.
Questo secolo, per quanto
riguarda la ricerca spaziale, sembra chiudersi con risultati
estremamente positivi.
Dalle ultime scoperte ed esplorazioni
mostrate dal pianeta Marte, impegnate a studiare condizioni
climatiche ed ambientali, si direbbe che futuri e possibili
viaggi nello spazio siano imminenti, considerando la velocità
degli avvenimenti.
Paradossalmente, cio' non fa
altro che spostare l'attenzione lontano dalla terra, facendo pagare
alle persone le tasse, piu' che volentieri.
Nel terzo millenio, i popoli
dell'Universo compiranno una missione sul pianeta x, per indagare
una mutazione genetica avvenuta alla specie umana.
Gli USA verranno in prima
persona chiamati in causa, come disseminatori di microrganismi
responsabili della mutazione . Si indaga sui presidenti che hanno
governato gli States, la politica subisce lo sconfinamento definitivo
dall'ambito terrestre a quello extraterrestre, mai avvenuto
precedentemente.
*Questo è il testo del
telegramma che arrivò a Orson Welles dopo la trasmissione
Mercury, intitolata "The War of the Worlds, del 3O ottobre
1938