Milano. Centro, Milano centro direzionale, finanziario, dove gli edifici non trovano più differenziazione nè in senso orizzontale, nè in quello verticale, la destinazione abitativa è quasi scomparsa per far posto ad attività commerciali: bar, negozi, uffici. Di giorno: la gente si muove, cammina veloce, folla, fretta, esce entra, beve un caffè, mangia un panino, acquista, vende. Di sera si svuota, nelle strade non c'è più vita, la città è in mano alle luci: nessuno gioca più
Per Milano ha progettato un videogioco chiamato GOAL. Si tratta di una partita di calcio che ha come campo da gioco la città meneghina con i vari punti di difficoltà individuati in alcuni luoghi artistici della città che per l'occasione veste i colori dell'Associazione Calcio Milan. Questo modo di lavorare dimostra: da un lato l'uso ironico di simboli cittadini che vanno dai monumenti storici alla squadra del cuore, dall'altro la predilezione delle nuove generazioni per computer, video, quel mondo dell'elettronica che ci circonda sempre più, un presente-futuro che non è solo funzionale, ma suscettibile di una nuova estetica
|