Roma. Operazione memoria: Tutte le strade portano a Roma, città eterna, ombelico del mondo, Romolo e Remo, biondo Tevere. Porta Maggiore, un tempo porta della cinta Aureliana, sostiene un triplice acquedotto che canalizzano le acque Claudia e Anio Novus. Imponente architettura rustica a due fornici vi passavano incrociandosi le due vie consolari: Prenestina a N. e Labicana a S.. Sull'imponente attico sono scolpite a carattere monumentale le iscrizioni di Claudio (52 d.c.), Vespasiano (71 d. c.), Tito (81 d. c.)
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Per Porta Maggiore Cucchi ha creato dei piccoli idoli da nascondere nella sua architettura. Tale opera continua il progetto più ampio dell'artista nel confronto continuo con Roma. Ma questa volta non una forma monumentale, piuttosto piccolissime sculture che si possono contenere nel palmo di una mano, nascoste, quindi, sottratte alla visione immediata, un modo per ribaltare il senso comune dell'arte che è fatta per essere vista. Allora, se la forma va cercata si mette in moto un meccanismo di desiderio reale per chi vuole veramente vedere un'opera d'arte, testimoniato anche dalla passione per la sua ricerca.
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