Italiani d'Italia! Artisti dell'Arte! Turisti del Turismo! L'Italia è circondata a nord dalla barriera naturale delle Alpi, la più alta catena montuosa d'Europa: l'Italia (Paese dù sole - Paese dù mare dalla caratteristica forma a stivale) confina a nord-ovest con la Francia (Alpi Occidentali: Liguri, Marittime, Cozie, Graie, Pennine), a nord con Svizzera (Alpi Centrali: Lepontine, Retiche), a nord, nord-est con l'Austria (Alpi Orientali: Atesine, Carniche, Giulie) e ad est con la allora Yugoslavia ora Stato Sloveno. Il Territorio Italiano è poi circondato negli altri lati dall'acqua saporita-salata dei mari Ligure, Tirreno ad ovest, Mediterraneo a sud, Ionio e Adriatico ad est che ne fanno una penisola dell'azzurro Mediterraneo con due grandi isole regioni: Sicilia e Sardegna.
Queste alcune vie seguite nella messa in atto di Territorio Italiano richiesta di progetti ad artisti per luoghi italiani a loro scelta, presentati nel gennaio 1993 nello Spazio Opos di Milano durante una manifestazione promossa da Documentario,una risvista fondata da Marco Cingolani e Massimo Kaufmann ed ora, 1995, al Museo del naviglio sempre a Milano grazie all'azienda Castelli di Bologna e al supporto di Gio` Marconi. Si trattava e si tratta di progetti finalizzati alla realizzazione iniziata a partire dall'11 settembre del 1993 con la posa degli stendardi di Shozo Shimamoto sulle torri di San Gimignano, riproposta poi dall'artista ad Osaka per celebrare l'inizio del 1994, proseguita in novembre con l'apertura del Consolato NSK (Neue Slovenische Kunst) presso l'Hotel Ambasciatori di Firenze da parte degli Irwin, la messa in onda in Fuori Orario (Rai Tre) del video di Dimitris Kozaris, l'installazione dell'opera di Alberto Garutti presso l'Hotel Palace di Bologna, stanza 402, febbraio 1995, la posa della scultura di John Armleder sulla riva del fiume Po a Piacenza, dell'opera di Carla Accardi nel giardino di casa Ratti a Santa Maria Novella (SI) e quella di Ettore Spalletti che ha abbandonato l'idea di Bergamo per realizzare la stanza-opera nella sua casa a Cappelle sul Tavo (PE). Opere e operazioni promosse dall'Associazione Territorio Italiano nella fase operativa denominata Cantiere Italia.
Tali caratteristiche fisiche e culturali fanno sì che l'Italia goda poi di un particolare clima continentale freddo a nord che favorisce una ricca flora alpina di: muschi, licheni, ranucolo dei ghiacciai, larici, conifere, latifoglie, boschi tra i quali incontriamo insediamenti alpini come Courmayeur, Cervinia, Bormio, Madonna di Campiglio, Cortina d'Ampezzo oggi famosi centri turistici internazionali. Scendendo a valle la temperatura si stempera, il terreno diventa più agevole soprattutto nella zona prealpina, le falde predemontane, dove sono sorte città come Varese, Como, Bergamo, Brescia, Verona, Vicenza, Bassano, Udine, Gorizia. Si tratta di una fascia di città vicino l'Europa, il nord, che si può raggiungere, o seguendo la stella polare, oppure servendosi di valichi sia ferroviari che stradali. La regione alpina è abitata da circa tre milioni di italiani che vivono soprattutto di attività legate al turismo, genti che hanno modificato profondamente le loro abitudini con l'assunzione di modi di vita urbani con il conseguente innalzamento dell'istruzione, la scomparsa di malattie sociali endemiche come gozzo e pellagra. Uno sviluppo che ha potenziato vecchi centri e creati di nuovi con la realizzazione di infrastrutture che hanno provocato il disboscamento del territorio alpino un tempo completamente ricoperto di alberi.
Primo allarme ecologico del testo: Non è difficile immaginare quale danno ciò provochi all'ambiente naturale con meno ossigeno e stabilità idrogeologica compromessa.
Perchè una tale operazione? Perchè ho pensato che in un momento di crisi profonda ci fosse bisogno di progetto, di opere da collocarsi nella realtà. Ecco, cosa esprime Territorio Italiano: un bisogno di realtà, una necessità di futuro negato, perchè il mondo non è, come tentano di farci credere, quello che è, ma quello che nel bene e nel male ci sforziamo di far essere.
Ai problemi ambientali si accompagnano quelli etnici soprattutto da parte delle popolazioni allogotte, minoranze protette da leggi speciali che parlano lingue diverse dall'italiano: il patois, una variante della lingua franco-provenzale in Val d'Aosta, il tedesco nell'alta valle dell'Adige, mentre in alcune zone del Friuli e del Carso si parlano dialetti sloveni e in Val Gardena il ladino.
Per ciò, alla realizzazione di questa fase di Territorio Italiano seguiranno richieste di progetti ad altri artisti per ulteriori opere, quindi non una proposta limitata, ma un suo svilupparsi nel tempo, un Progetto d'Eternità per l'Arte Contemporanea iniziato con: Schütte, Irwin, Bond, Bijl, Accardi, Alviani, Bulloch, Armleder, Spalletti, Ad Hoc, Paladino, Trockel, Boetti, Vautier, Cucchi, Delvoye, Pistoletto, Casciani, Steinbach, Garutti, Mochetti, Prigov, Gillick, Odenbach, Kozaris, Montesano, Ontani, Pisani, Rüdiger, Zvezdotchotov, Nannucci, Prini, Shimamoto, Osmolovskij, che prosegue con Opie, Chia, Pirri, Rotella per luoghi, temi ed intenzioni espressi anche nei mezzi individuati: sculture, video, cinema, libri, ambienti, pitture, installazioni, performance...
Mentre le Alpi lambiscono cinque stati europei, gli Appennini, l'altra catena montuosa, sono contenuti interamente nel Territorio Italiano e ne costituiscono la spina dorsale, presentando un paesaggio meno aspro ed impervio di quello alpino e una maggiore varietà data la differenza di latitudine e per questo sfondo e soggetto di molta pittura con motivi che hanno formato nei secoli l'idea del paesaggio italiano.
Una proposta attiva, Territorio Italiano, in cui gli artisti non si limitano ad esporre quanto hanno gia` fatto, ma a pensare un nuovo prodotto, ad ideare. Infatti, alcuni di essi hanno avvertito la necessita` di dover modificare il lavoro come Mimmo Paladino che propone un film su Palermo con la regia di Mario Martone, o Thomas Schütte che ad un monumento-scultura per Pasolini sostituisce un memoriale proponendo di riaprire una torre rinascimentale per ospitarvi biblioteca e cineteca.
Dal paesaggio ideale dell'arte si torna alla realtà fisica della natura appenninica che ha reso da sempre difficile le comunicazioni est-ovest o viceversa, più di quelle nord-sud che si svolgono lunghe le coste. Tuttavia, ci sono numerosi valichi che ne permettono l'attraversamento. Caratteristica dell'Appennino è l'alta frequenza di insediamenti costruiti sulla cima di un colle o di uno sperone montuoso risalenti agli etruschi nell'Italia centrale, oggi, molti di questi luoghi si sono spopolati alla ricerca di un lavoro più sicuro negli insediamenti di fondovalle o verso le aree del nord: il triangolo industriale di Genova, Milano, Torino ora divenuto quadrilatero per l'aggiunta della conurbazione veneta (Verona-Vicenza-Padova-Venezia).
In questo territorio nasce anche un diverso modo critico di operare, allontanandosi da quella critica che cerca di organizzarsi attorno a cinque o dieci artisti, "ricchi o poveri" che siano, per proporne una che stia fuori dal sistema, pur servendosene per praticare una proposta critica che da individuale diventi collettiva. Difatti, Territorio Italiano, parte da me e dagli artisti, ma si estende ad altri: critici, sponsors, sostenitori, ecc. che possono intervenire a vari livelli.
Ma visto che il Territorio Italiano è circondato dal mare le coste del Paese assumono una certa importanza sia per il numero di abitanti, tre quarti della popolazione, sia per il clima mite che per la collocazione di importanti città come: Genova, Napoli, Messina, Venezia, Taranto, Bari, Trieste, Palermo in cui si svolgono sia attività portuali che turistiche, tant'è che i venti milioni di abitanti durante l'estate raddoppia:Rimini-Rimini.
A questo punto l'opera d'arte non vuole essere uno strumento di informazione, anzi Territorio Italiano propone di superare quest'importante concetto duchampiano dell'opera come contesto. L'opera d'arte o informa o non informa al di la` del contesto in cui la si mette, questa concezione di relativita` esistenzial-culturale è dovuta al fatto che ci siamo accontentati di veder allungata la vita, mentre abbiamo abbandonato l'idea di diventare immortali, di produrre un progetto d'eternità che ci riportasse all'età dell'oro.
Se l'Italia ha abbondanza di mari e monti non mancano nemmeno le paniure, la più importante è quella padana o padano-veneta che si estende da Torino a Rimini verso sud e Udine verso nord-est. Questa, divisa in alta e bassa, comprende città come Milano, Bergamo, Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Rovigo, Mantova... Caratterizzata da un'ingente rete idrografica, a cui fa da centro il Po, presenta un clima umido e per questo nei mesi freddi vi ristagna la nebbia che se da una parte dona fascino al territorio come si vede dai film di Fellini dall'altro compromette la viabilità: incidenti, aereoporti chiusi.
I parchi nazionali coprono 270000 ettari, le riserve naturali 90000 e 100000 quelli regionali.
è chiaro che l'arte contemporanea, data la sua difficoltà a farsi riconoscere come tale, doveva produrre un meccanismo di autoprotezione che è il contesto, ma questo oggi non è più sufficiente. Difatti, non si può pensare di andare oltre solo attraverso la riproposizione della pittura. Quello che c'è da fare, dopo ottant'anni di diffusione del ready made, è riportare, ad esempio, la Fontana di Duchamp nella realtà, facendola rimanere Fontana, senza che ritorni ad essere un normale urinatoio.
Sul piano dell'unificazione e dello sviluppo verso uno Stato moderno l'Italia ha conosciuto dei ritardi rispetto agli altri paesi europei, perchè si è unificato solo dopo la metà del secolo scorso, la frammentazione regionale e provinciale, anche se sulla carta veniva cancellata, nella realtà ha mantenuto le sue caratteristiche.
Territorio Italiano è anche una sfida in questo senso, portare l'arte nella vita che è una reale caratteristica italiana passata e una ipotesi del contemporaneo. Una forma di vita non solo del passato, quella di porre l'arte eternamente al centro dell'esistenza, ma anche un'ipotesi futurista a chiedere questa diffusione pur se apparentemente a discapito dell'altra.
Questo rapporto vitale tra centro e periferia è quanto ha costruito la società e la forma italiana: paesaggio, visibilità, caratteri, stili di vita, etnismo che oggi sembra essere il nuovo valore per costruire il futuro. Si tratta di una resistenza del locale e del differenziato che fa del Territorio Italiano una realtà complessa che, nonostante tutto, crea la diversità all'omologazione dell'attualità. Tutto ciò è quanto potrete vedere nel viaggio che questa mostra e progetto propongono, viaggiando dentro il paese stivale da Palermo a Napoli, da Roma a Firenze, dall'Elba a Battaglia.
Territorio Italiano pone anche un'altra domanda che nasce dal fatto che pur vivendo in una società estetica non si comprende perchè l'arte che è il cento-motore dell'estetica, è costretta ad una condizione marginale rispetto alla società. Per questo, ho pensato all'Italia come ad un museo territoriale, invitando gli artisti a pensare un'opera che entrasse naturalmente in relazione con il paesaggio e le opere italiane. L'invito era ed è quello di realizzare opere che vivono permanentemente in relazione a Giotto, Boticelli, Tiziano, Palladio, ecc., cercando di riaprire quel canale che fondendo arte, architettura, artigianato ha creato il territorio italiano, facendone un'opera d'arte totale.
Per cui i progetti che mi sono stati inviati rispondono alle esigenze più varie: c'è chi ha dato una risposta in termini estetici, chi sociali, chi politici, una varietà espressa non solo dal punto di vista teorico, ma anche formale. Si va, quindi, per il Territorio Italiano guidati da sculture, installazioni, architetture, video, film, libri,... e: Buon viaggio!