Letizia Cariello
curriculum vitae








E' un percorso. Un filo lunghissimo di lana che svela e taglia a fette una porzione di spazio 'vuoto' girando molte volte attorno allo stesso circuito.
Ho isolato una porzione dello spazio di via Assab compresa fra tre pilastri (verticali); delle rastrelliere per i rulli attaccate al muro (orizzontali) e dei tubi dei tubi di metallo che girano qua e là dentro il capannone. Il filo rosso dovrà attaccarsi a questi appigli e girarci intorno come la bava di una lumacacompiendo molti giri sempre sullo stesso tragitto di appigli. Ad intercettarlo nel vuoto fra le colonne ci saranno due rastrelliere, piazzate quasi in centro alla campata asimmetrica.
Come dei pettini che interferiranno con la nettezza geometrica del 'disegno' di questo giro di lana.
Mi interessa l'ossessione del cammino in tondo, sui propri passi e lungo gli stessi percorsi, azioni, pensieri. Come in una cattività consapevole, ma scavata fino all'osso. Mi interessa anche l'imprevisto disegno che si costruisce grazie a questi accumuli lenti e faticosi di 'giri'. E l'aspetto comico, finto-tecnologico, di una geometria paravirtuale da filatrice. Plotterizzata in casa.
Una via di uscita che si offre a sorpresa. Il titolo 'Labiyrintho' - allude proprio a quest'aspetto del progetto sullo spazio : uno spazio altro che si ottiene esasperando l'ossessione costrittiva, ripercorrendola fino al limite della follia - e del suicidio - ma avendo attaccato un capo del filo all'inizio del cammino. Come nel più famoso Labyrintho mitologico.

G L I   A R T I S T I

Alessi & Bradbury
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R E P O R T A G E S