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La professione di Modella Vivente, che ho svolto e svolgo tutt'ora per pittori, scultori, fotografi e studenti oltre ad essere il lavoro con il quale mi mantengo è il punto di partenza della mia ricerca pittorica nel momento in cui ho iniziato ad essere la Modella Vivente di me stessa. Il lavoro sull'autoritratto iniziò con l'idea di ritrarmi dal vero piegando/ruotando lo sguardo su me stessa fino a quando i punti di vista possibili si sarebbero esauriti attraverso una visione diretta, mediante lo specchio e ora con l'uso della macchina fotografica. Ora al centro della ricerca c'è il mio corpo che oltre a continuare ad essere analizzato attraverso tutti i punti di vista possibili viene messo in rapporto con altri corpi che si appoggiano o si affiancano al mio. Ciò che mi interessa nel caso di 'Assab one' è quello di collocare la rappresentazione del momento intimo di due figure immobili e congelate in uno stato di apnea, quale è l'abbraccio tra due sorelle, in un luogo in cui si possono ancora immaginare i rumori dei macchinari e si può ancora avvertine la presenza. Dissonante è il rapporto tra queste figure e lo spazio, mentre l'elemento cromatico ne rende possibile la convivenza e risveglia un inatteso senso di familiarità. 'Autoritratto con macchina fotografica' interagisce con lo spazio in un modo quasi divertente, come una presenza forse inquietante, ma inaspettata. |
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