Roberto Pattina risponde agli amici undonetiani in merito alla priorità del suo Manifesto Astrale,
con la conversazione di attualità inserita nel n. 2111 della RAI-TV (radiotelevisione italiana) 2°
programma del 13 febbraio 1959, ore 12,30 FI-2. Servizio di Salvatore Sicilia.
“In questi giorni è di scena in Italia la cosi detta pittura “atomica-astrale”. Roberto Pattina, che
espone in una collettiva internazionale a Formosa, rivendica la priorità della scoperta di tale genere
pittorico. Poiché la pittura “atomico-astrale” è nata in Toscana nel cuore delle Alpi Apuane, abbiamo
avvicinato il suo inventore il quale ci ha detto:
“La mia pittura è atomica e astrale perché riflette la condizione esistenziale dell’uomo moderno
il cui spirito ha ricevuto uno shock a causa delle mirabili scoperte scientifiche attuali. Per dare un
definizione più moderna potrei dire che l’interesse verso il cosmo che ci attanaglia con stati di
angoscia è caratterizzato dalle perturbazioni psichiche che l’uomo assimila nello stesso tempo
che diviene protagonista maggiore della scena. Si può altresì affermare che l’astrattismo ha una
gamma coloristica vastissima che va da sensazioni naturalistiche a quelle prettamente geometriche
e crea un compromesso tra realtà e fantasia, geometria e fantasia, realtà e geometria. L’arte astrale-
atomica che diviene realtà ora che l’uomo si approssima alla conquista interplanetaria, esprime
la condizione dell’uomo di fronte al cosmo pur sfruttando tutti i mezzi tecnici che l’astrattismo e lo
spazialismo ci hanno dato. L’astrattismo è l’arte di ieri, lo spazialismo è l’arte di oggi, l’astralismo è
l’arte di domani. In questa arte dominerà il colore nero che sarà la proiezione dell’angoscia,
l’azzurro e il rosso che esprimeranno la gioia e la violenza.”
Saluti da Roberto Pattina http://pato.interfree.it pato@interfree.it