Matteo Chini
Ciao Gülsün, sono lieto di informarti che siamo riusciti ad organizzare la riunione con il gruppo delle persone selezionate per il laboratorio. La cosa è stata resa possibile grazie agli sforzi di Sivia Guidi e Elisabetta Mori.
Queste sette (su undici) persone ed io ci siamo presentati per conoscerci meglio e per approfondire competenze e interessi reciproci. Ad essere onesti, la mia impressione è stata che tutti sono rimasti un po' sorpresi dal tipo di lavoro, ma forse è solo una mia impressione personale. Considera anche che alcuni di loro sono pittori, artisti grafici o cose del genere, dunque non è così facile e immediato coinvolgerli in una ricerca sociale di questo genere. Inoltre, l'Accademia di Firenze ha uno spirito molto conservatore. Penso che una presentazione da parte tua sarebbe molto utile e - ma questa è solo una mia idea - una piccola presentazione del tuo lavoro con delle diapositive (?) potrebbe essere molto apprezzata.
Due dei giovani artisti scelti hanno già fatto esperienze con la videocamera e uno è anche in grado di creare una videocassetta con il computer. Elisabetta Mori è una curatrice preziosa e fantastica, sta per laurearsi in architettura e parla benissimo
l'inglese.
È stato bellissimo il fatto che durante la riunione tutti hanno dimostrato un grande desiderio di condividere le proprie esperienze, tutti si sono comportati con grande rispetto e si sono mostrati aperti al dialogo. Tutti hanno partecipato alla visita allo spazio in cui avrà luogo il laboratorio ed hanno avuto una buona impressione del grande e luminoso spazio industriale disponibile.
Le tre persone che mancavano quel giorno mi hanno chiamato il giorno dopo dicendomi che erano molto interessate al progetto. Debora (o Caterina?) di Pisa ha già contattato una ragazza polacca disponibile per un'intervista. Ma purtroppo non è possibile fare il documentario in anticipo perché le telecamere ci saranno date solo la settimana prossima. Al momento nessuno ne ha ancora una.
Credo anche che tu debba sapere che molti di questi ragazzi non sono più studenti o stanno per finire gli studi, quindi penso che non possano essere considerati semplicemente come studenti. Per questo io li ho chiamati ''giovani artisti''...
Silvia Guidi e il suo assistente ci sono stati di grande aiuto e sono stati bravissimi a contattare subito Pietro Pertici dell'ONG ''Tavola per la pace'', un'associazione che aiuta gli immigranti a Pontedera. Durante la telefonata Pietro mi è sembrato una bellissima persona (dicono che abbia lasciato il lavoro in banca per dedicarsi a questo nuovo e duro lavoro) e anche se è molto impegnato ha mostrato una sincera volontà e gioia di partecipare.
Purtroppo una dei partecipanti che io avevo incaricato di incontrarsi con un senegalese contattato quel giorno da Pietro non è potuta andare all'incontro programmato e me ne ha informato la sera, quando ormai era troppo tardi. La situazione non è stata facile da risolvere e ci ha delusi molto. La ragazza ha detto che ''aveva da lavorare'', che potevamo farci? Alla fine sono io l'unico responsabile per aver avuto fiducia in una persona che non conoscevo prima...
Dunque, ti volevo suggerire se tu volessi gentilmente scrivere a Pietro scusandomi ancora una volta per il mio errore, rispiegandogli tutto ilprogetto e chiedendogli di fare una piccola riunione al tuo arrivo (alla quale posso partecipare anch'io, se vuoi) compatibilmente con i suoi impegni e tempi. Penso che il suo sostegno sarebbe fondamentale. La sua e-mail è tavolapace_pevera@hotmail.com
Letteria, uno dei partecipanti, ci ha suggerito di contattare l'amministrazione per avere libero accesso alla discarica municipale e trovare materiali per le case-baracca. Penso che sia una buona idea. Silvia lo ha fatto immediatamente e forse con successo, ma ancora non
so.
Un'altra cosa: una mia giovane studentessa, che sta iniziando a studiare in un'accademia d'arte americana a Firenze, vorrebbe tanto conoscerti e magari anche partecipare al laboratorio in qualche modo. Si chiama Zeynep e viene da... Istanbul!
So che arriverai martedì mattina. Non voglio disturbarti, ma sarebbe molto bello per me e per gli altri poterti incontrare subito il giorno stesso (magari la sera, a cena o dopo cena) per stabilire dei contatti personali prima dell'inizio del lavoro. Ma non sentirti in obbligo, non sappiamo che piani hai e forse sarai stanca per il viaggio e avrai bisogno di riposarti.
Ricordati anche che nel giorno del tuo arrivo ci sarà una conferenza stampa ufficiale a Firenze alle 13.00, dove la tua presenza sarebbe apprezzatissima (ti potrei riaccompagnare poi io). Fammi sapere.