Ritratto allo stesso tempo reale e surreale della condizione giovanile nelle metropoli contemporanee. Fotografia trasfigurata di un gruppo di amici di un quartiere qualsiasi, incollati a un muro, prigionieri di un non-luogo. La sosta si fa carcere, vuoto pneumatic
o. Sospensione del tempo, dialoghi asciutti, fra il grottesco, il comico e il tragico diun gruppo che adotta come modalità di coesione quelle di un "clan" primordiale.

Si ringrazia per la gentile
collaborazione la
"Trattoria della Stazione"


 

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