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Sono riuscita a catturare realtà invisibili, la realtà è relativa non solo agli occhi ma anche ai pensieri di chi la guarda. (Monica) Le piante, nei giardini bellissimi di ogni abitazione. Immagini intrise di magia: il punto focale iperdefinisce un particolare, sfuma tutto il resto, rende indistinti i contorni delle cose. I Ciliegi, Rosaspina, Rosabagnata, i Papaveri, le Paulonia, le Foglie, Ederaghiaccio, Alicantus: ogni energia del mondo naturale viene catturata da un work in progress fotografico Riflettere è costituita da tante doppie esposizioni che servono per accedere al mondo misterioso e affascinante della foresta, degli alberi. Immagini lucide, lenticolari, fluide. Entrare e svanire completamente in una dimensione altra, carpirne i segreti e rivelarne le forme, cogliere i sortilegi della natura: la foto non funziona come immagine ma come apertura verso qualcos’altro. Come gli oggetti di scarto assunti a nuova vita, recuperati, accuditi amorevolmente e indagati con precisione. Una concettualità espansa, epidemica. Una politica dell’esperienza. Si sono inventati il loro stile di vita in ex-spazi industriali, immensi, di cui si appropriano e che rigenerano, attivandoli in ogni direzione. Ma la natura è la prima casa. Un grande environment che concretizza l’afflato avanguardistico, e utopico, di una completa sovrapposizione tra arte e vita.
Monica Cuoghi è nata a Sermide (MN) nel 1965. Claudio Corsello è nato a Bologna nel 1964. In coppia dal 1986, vivono e lavorano a Bologna. |