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La compenetrazione tra Arte e Natura é da considerarsi come uno dei temi più frequenti dell’estetica rinascimentale. Dall’arte all’ar-chitettura, dalla letteratura al teatro, molte di queste discipline del pensiero creativo sono state caratterizzate dall’uso del concetto di mimesis, come forma di imitazione della natura. Questo stesso interesse per la Natura sembra essere il motore di una buona parte della ricerca contemporanea, nei diversi ambiti delle arti visive, dell’archi-tettura, del design, della comunicazione. A partire dall’Umanesimo il concetto di mimesis, di imitazione della natura caratterizza le varie arti; le stesse suggestioni culturali, il medesimo linguaggio fatto di allusioni e reciproci scambi apparentano il giardino, il teatro, la pittura, portando alla ribalta la Natura. Proprio per la sua attitudine a ricreare in modo artificiale un ambiente naturale, ho intrapreso una ricerca sulle grotte e in particolare sulla grotta-ninfeo, che viene ripresa nel clima antiquario dell’epoca umanistica, trovando poi una particolare fortuna durante il Manierismo. Oggi possiamo risalire alla conoscenza di quanto veniva realizzato all’interno delle grotte unicamente attraverso le incisioni d’epoca e i resoconti degli studiosi e dei letterati del tempo.
Francesco Simeti nato a Palermo nel 1968, vive e lavora a New York e Palermo.
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