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L'immagine ambientale come premessa alla ri-creazione della Natura
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Perché l'uomo possa vivere in un determinato luogo è necessario che nella sua mente si formi un'immagine "leggibile" del paesaggio che lo circonda. Con la parola "leggibile" si intende la facilità con cui le parti del paesaggio possano essere riconosciute ed organizzate in un sistema coerente. Il conferire struttura ed identità all'ambiente è una necessità primaria di tutti gli animali dotati di movimento: una tale organizzazione mentale é fondamentale per l'efficienza e la sopravvivenza stessa di questi animali. Soprattutto per quanto riguarda l'uomo l'immagine è necessaria non solo perché essa possa fungere da pianta per dirigere i movimenti, ma perché in senso più ampio essa possa servire da schema di riferimento generale, in seno al quale un individuo possa agire, o nel quale egli possa fissare le proprie conoscenze. In sostanza l'immagine ambientale funziona così come un corpo di convinzioni culturali o un gruppo di consuetudini sociali: organizza fatti e possibilità. La sicurezza emotiva dell'uomo, il suo senso di equilibrio e di benessere dipendono inevitabilmente dall'organizzazione coerente di questa immagine.
L'immagine ambientale offre la materia prima per i simboli e le memorie di gruppo; ha una strumentalità sociale basata sul fatto che vi è notevole accordo tra le immagini che gli individui di uno stesso gruppo recepiscono dalla realtà ambientale che li circonda: le caratteristiche specifiche di un paesaggio costituiscono lo scheletro sul quale il popolo che lo abita costruisce memorie comuni o edifica strutture socialmente importanti.
Tutti gli uomini dunque costruiscono un'immagine ambientale nella propria mente che struttura il paesaggio, il "paesaggio familiare", in maniera tale che risulti facile orientarsi e viverci. L'uomo struttura la propria vita e il proprio corpo per il paesaggio e il paesaggio per la propria vita e per il proprio corpo in un reciproco rapporto. «In quanto essere terrestre ciò che [l'uomo] rivela di sé nel paesaggio», e del paesaggio dentro di sé, «è una sorta di verità ultima». |
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