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Punti critici dell'accessibilità Web (all'italiana).
7/09/2005 | Enrico Bisenzi














I punti critici per chi ha la necessita' professionale di realizzare siti Web accessibili
I requisiti tecnici della normativa italiana sull'accessibilità pubblicati l'8 agosto 2005 sulla Gazzetta Ufficiale presentano numerosi punti critici per chi ha la necessita' professionale di realizzare siti Web accessibili: soprattutto per chi deve realizzare siti 'artistici' ovvero ad alto contenuto grafico.

La meritoria iniziativa politica di dare alla luce anche in Italia ad una normativa sull'accessibilità Web viene offuscata dal basso livello tecnico espresso dai requisiti tecnici che la configurano sotto il profilo di applicazione pratica.

Soprattutto per chi ha la quotidiana necessità di realizzare siti Web in cui la grafica e la creatività artistica giocano un ruolo rilevante ai fini della realizzazione del sito stesso i requisiti tecnici della cosiddetta 'Legge Stanca' rappresentano un'incognita per non dire una spada di Damocle pressocché insostenibile.

In definitiva è preferibile rifuggere dalla tentazione di richiedere od applicarsi il 'bollino (logo) italiano dell'accessibilità' per 'meritare' il quale si dovrebbe rispettare una serie di requisiti che presentano dei veri e propri punti critici che possono diventare una vera e propria trappola per chi ha l'obiettivo non solo di preparare un sito Web accessibile; sito Web che deve risultare corretto a norma di legge anche agli occhi di un eventuale valutatore che – a torto o a ragione – potrebbe dare un'interpretazione diversa ai requisiti stessi tanto sono definiti in maniera ambigua, imprecisa e scientificamente insensata.



Elenco dei requisiti di accessibilità per i siti Internet

Requisito n. 1
Enunciato: Realizzare le pagine e gli oggetti al loro interno utilizzando tecnologie definite da grammatiche formali pubblicate nelle versioni più recenti disponibili quando sono supportate dai programmi utente. Utilizzare elementi ed attributi in modo conforme alle specifiche, rispettandone l’aspetto semantico. In particolare, per i linguaggi a marcatori HTML (HypertText Markup Language) e XHTML (eXtensible HyperText Markup Language):
a) per tutti i siti di nuova realizzazione utilizzare almeno la versione 4.01 dell’HTML o preferibilmente la versione 1.0 dell’XHTML, in ogni caso con DTD (Document Type Definition - Definizione del Tipo di Documento) di tipo Strict; (...)
Il primo requisito è una dichiarazione d'amore per i linguaggi formali del W3Consortium dell'ultima generazione che mal si concilia con le esigenze di molti browser e dispositivi tecnologici ancora in circolazione che interpretano in maniera non usufruibile i siti Web realizzati con le grammatiche formali raccomandate nel requisito.


Requisito n.° 6
Enunciato: Garantire che siano sempre distinguibili il contenuto informativo (foreground) e lo sfondo (background), ricorrendo a un sufficiente contrasto (nel caso del testo) o a differenti livelli sonori (in caso di parlato con sottofondo musicale); evitare di presentare testi in forma di immagini; ove non sia possibile, ricorrere agli stessi criteri di distinguibilità indicati in precedenza.
Da associare al punto della metodologia per la verifica tecnica:
c) verifica delle differenze di luminosità e di colore tra il testo e lo sfondo secondo i seguenti algoritmi:
1. differenza di luminosità: calcolo della luminosità dei colori di testo e di sfondo con la formula: ((Rosso X 299) + (Verde X 587) + (Blu X 114)) / 1000, in cui Rosso, Verde e Blu sono i valori decimali dei colori; il risultato deve essere non inferiore a 125.
2. differenza di colore: calcolo della differenza di colore con la formula [Max (Rosso1, Rosso2) - Min (Rosso1, Rosso2)] + [Max (Verde1, Verde2) - Min (Verde1, Verde2)] + [Max (Blu1, Blu2) — Min (Blu1, Blu2)], in cui Rosso, Verde e Blu sono i valori decimali dei colori e Max e Min il valore massimo e minimo tra i due presi in considerazione; il risultato deve essere non inferiore a 500;


Il sesto requisito ed il relativo punto di controllo della metodologia per la verifica tecnica si basano su un algoritmo che tutta la comunità scientifica si è trovata d'accordo nel ritenere non valido in quanto stabilito tramite un'indagine condotta su un campione ristretto di utenti di monitor televisivi e senza particolari e significativi disturbi visivi. L'algoritmo proposto per la verifica del contrasto della luminosità e del colore oltre che illogico è così rigido che ha fatto sorridere molti un articolo di Punto Informatico in cui si evinceva il fatto che neanche il sito Ministro per l'innovazione e le tecnologie che ha promosso la legge riesce a rispettare i suoi stessi requisiti !?!


Requisito n.° 12
Enunciato: La presentazione e i contenuti testuali di una pagina devono potersi adattare alle dimensioni della finestra del browser utilizzata dall’utente senza sovrapposizione degli oggetti presenti o perdita di informazioni tali da rendere incomprensibile il contenuto, anche in caso di ridimensionamento, ingrandimento o riduzione dell’area di visualizzazione o dei caratteri rispetto ai valori predefiniti di tali parametri.

Il requisito numero dodici non definendo un valore minimo da rispettare per la risoluzione dello schermo espone il Webmaster ad una bocciatura automatica del suo operato (soprattutto se questo fattore critico viene associato a quello dell'ultimo requisito più avanti analizzato che induce a non produrre versioni diverse dello stesso sito per esigenze diverse...) che potrebbe non passare l'esame di risoluzioni schermo molto basse (si pensi a dispositivi tecnologici di vecchia concezione ma anche a dispositivi palmari e mobili attualmente in circolazione).


Requisito n.° 19
Enunciato: Rendere chiara la destinazione di ciascun collegamento ipertestuale (link) con testi significativi anche se letti indipendentemente dal proprio contesto oppure associare ai collegamenti testi alternativi che possiedano analoghe caratteristiche esplicative, nonché prevedere meccanismi che consentano di evitare la lettura ripetitiva di sequenze di collegamenti comuni a più pagine.


Il requisito numero diciannove è pensato soprattuto per le persone cieche che hanno bisogno dei salta menù per andare direttamente ai collegamenti saltando così i menù ricorsivi... ma formulato in questa maniera, così generica ed imprecisa, obbligherà a mettere in evidenza - con complicazioni di gestione grafica - un accorgimento che poteva essere realizzato in maniera tale da essere usufruito dalle persone cieche ma non visibile da tutte le altre.


Requisito n.° 22
Enunciato: Per le pagine di siti esistenti che non possano rispettare i suelencati requisiti (pagine non accessibili), in sede di prima applicazione, fornire il collegamento a una pagina conforme a tali requisiti, recante informazioni e funzionalità equivalenti a quelle della pagina non accessibile ed aggiornata con la stessa frequenza, evitando la creazione di pagine di solo testo; il collegamento alla pagina conforme deve essere proposto in modo evidente all’inizio della pagina non accessibile.


Così come si aprono i requisiti tecnici con un inno al formalismo inutile così si chiudono con un invito che suona quasi come un obbligo a produrre siti Web in un'unica forma estetica (ovviamente accessibile).
È un insulto per tutte quelle persone ipovedenti che hanno necessità di poter scegliere fra contrasti di tipo diverso ma anche per le persone cieche che potrebbero usufruire di versioni – perché no ?!? - solo testo.
Con la tecnologia dinamica attualmente a disposizione (jsp, php, asp eccetera) e grazie anche alle possibilità offerte dai fogli stile (css) è possibile mantenere una gestione unica dei contenuti ma presentarli ad utenza diversa con esigenze diverse in maniera ottimale: peccato che tutto ciò sia - se non proibito - caldamente sconsigliato dalla legge.

A cura di Enrico Bisenzi e Claudio Parrini di infoaccessibile.com, portale di approfondimento delle tematiche trattate