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Eppur si muove...
2/10/2005 | Enrico Bisenzi

















Ecco come si presentano i primi siti Web (grandi e piccoli) che adottano la normativa accessibilita'.
Fra grandi proclami e decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale, bollini veri e falsi profusi a dismisura, la tematica dell'accessibilita' Web sta prendendo campo anche in Italia con applicazioni di vario livello: vediamo due esempi diversi (per risorse a disposizone e per tipologia) di siti Web della Pubblica Amministrazione che si sono resi accessibili.

Il Comune de La Rufina http://www.comune.rufina.fi.it e l'Ospedale di Cefalu' http://www.hsrgiglio.it hanno qualcosa in comune, malgrado la collocazione geografica cosi' distante: entrambi sono riusciti a mettersi a norma sotto il profilo dell'accessibilita' Web ed entrambi hanno scelto comunque la strada di non esporre il bollino italiano sull'accessibilita'.

Sono due esempi diversi - il primo costituito dal Comune di Rufina, il secondo dall'Ospedale di Cefalu' - che esprimono comunque una volonta' netta e forte degli enti locali italiani di cercare di rapportarsi alla normativa italiana sull'accessibilita' Web con l'obietivo di mettersi in regola ben prima della scadenza ufficiale (agosto 2006).

Il sito dell'Ospedale di Cefalu' realizzato dalla Web Agency NetPeople di Milano, conosciuta a livello nazionale, si e' fatto notare per aver vinto appena pubblicato uno dei premi Bardi Web dedicati all'accessibilita', mentre il sito Web del Comune toscano de la Rufina - realizzato da una Web agency locale (Koris di Sesto Fiorentino, avvezza a realizzare portali per diverse tipologie di enti pubblici) si e' fatto notare subito per aver raggiunto comunque l'obiettivo normativo pur con, evidenti, modeste risorse.

Soluzione statica per piccoli enti, soluzione dinamica per grandi enti.

Il sito dedicato alle esigenze ospedaliere si basa infatti su uno dei tanti linguaggi dinamici del Web oggi esistenti (jsp nello specifico) e grazie a questo riesce a soddisfare particolari esigenze di accessibilita' Web come quelle di molte persone ipovedenti che necessitano di constrasti di colore e sfondi diversi - andando anche oltre il diktat normativo della legge Stanca e scegliendo la strada del doppio sito (normale grafice e versione speciale accessibile).

Il sito comunale sopra citato non offre questo /di piu'/ ma rispetta tutti e 22 i requisiti tecnici espressi dall'allegato A delle regole tecniche dell'accessibilita' Web (oltre che al livello minimo di verifica soggettiva previsto) pubblicate l'8 agosto n Gazzetta Ufficiale adottando la strada della (unica) via maestra semplice ma graficamente efficace e pur permettendosi il vezzo di una pre-home in flash (realizzata anche quest''ultima al massimo dell'accessibilita' possibile).

Rispetto delle grammatiche formali Web .

Entrambi i siti Web rispettono una grammatica formale fra quelle previste dalla legge - il piu' semplice html 4.01 per il Comune di Rufina e il piu' evoluto xhtml 1.0 per il l'Ospedale di Cefalu' - nonche' per entrambi vige il rispetto del linguaggio del foglio stile (css) adottato ma solo il piu' complesso sito Web ospedaliero si permette il vezzo di autocertificarsi come tripla A secondo i parameteri di accessibilita' Web del W3Consortium.

Dichiarazioni di accessibilita'.

E' da notare e sottolineare come entrambi i siti - seppur supportati come e' evidente da risorse diverse - scelgano la strada comune di non esporre il bollino dell'accessibilita' Web certificata italiana (quello 'dei tre omini e dei tre asterischi per capirsi') ma di rendere visibile una dichiarazione denominata in un caso - quello di Rufina - Dichiarazione di accessibilita'- e nell'altro - info versione accessibile - che sottolinea l'aderenza del sito Web ai canoni normativi delle regole tecniche 'italiane'. Nel caso del Comune di Rufina c'e' il link diretto all'allegato A delle regole tecniche della normativa italiana rappresentante il livello minimo - ma nient'affatto banale - di accessibilita' Web da raggiungere a norma di legge mentre nel caso dell'Ospedale di Cefalu' si indicano con piu' precisione alcuni accorgimenti tecnici adottati che molti Webmaster farebbero bene ad imitare per interpretare l'accessibilita' Web in senso professionale a cominciare dall'esempio qui citato: 'Gli standard sono stati adottati con accorgimenti che facilitano l'interpretazione corretta del sito Web: per fare un esempio le scorciatoie da tastiera sono state appositamente indicate con dei numeri per non entrare in conflitto con altre eventuali scorciatoie da tastiera giĆ  utilizzate per il browser o per ausili di vario tipo.'

La legge stanca insomma incomincia ad avere qualche effetto concreto con scelte strategiche dei Webmaster della Pubblica Amminsitrazione e dei siti di Pubblica utilita' forse inaspettate ma comunque efficaci.

A cura di Enrico Bisenzi e Claudio Parrini di infoaccessibile.com, portale di approfondimento delle tematiche trattate