10/07/2000

 
Alessandra Galasso 
 
 
Quando i designers sognano.../ When designers dream...

 
   
 
 
   
Faraday Chair




Tuneable C-car radio




Tuneable C-illegal bug



 
Dunne + Raby esplorano le interazioni sociali, psicologiche ed estetiche provocate dall'applicazione quotidiana delle tecnologie elettroniche. Attraverso la collaborazione, nata cinque anni fa in Giappone, tra Anthony Dunne, designer industriale e Fiona Raby, architetto, sono nati progetti ibridi che si collocano tra architettura, design, ricerca e arti visive.
Dunne + Raby considerano il design come un'espressione critica in cui le proposizioni non rappresentano sogni utopici o modelli didattici ma semplici punti di vista. "L'architettura e il design hanno sempre analizzato l'essere umano in relazione alla spazio. Lo spazio e le distanze sono utilizzate per definire e negoziare l'interfaccia tra pubblico e privato. A noi interessa esplorare le possibili relazioni fra questi aspetti e l'uso delle telecomunicazioni". Nei loro progetti Dunne + Raby includono uno spectrum di sentimenti e reazioni umane che le innovazioni tecnologiche tendono comunemente ad ignorare. Oggi l'espressione 'interactive user-friendly' è diventata un trademark applicato a un numero infinito di prodotti. "Nel design, l'interattività è diventata sinonimo di 'user-friendliness'. Sebbene questo approccio sia accettato nei luoghi di lavoro, per migliorare la produttività e l'efficienza, il principio secondo il quale il miglior modo per umanizzare la tecnologia consiste nel colmare il gap tra l'uomo e la macchina, attraverso la creazione di interfaccie sempre più trasparenti ed intelleggibili, pone tuttavia dei problemi quando lo si applica ad aree meno funzionali della vita quotidiana'. Prendendo spunto da questa riflessione di Paul Virilio, Dunne + Raby compiono una lettura analitica che mostra come in realtà ci sia una scelta premeditata, da parte di progettisti e costruttori, di escludere e scartare una vasta gamma di reazioni umane che non corrispondono al diktat imperante 'efficienza-prevedibilità e calcolabilità'. L'effetto di estraniamento, il 'voyeursimo' acustico, la comunicazione fra soggetti posti in spazi separati sono solo alcune fra le reazioni analizzate. Noiseman, ideato per conto della Sony, è un walkman che trasforma i rumori esterni in una colonna sonora ambientale, mutabile a secondo dei luoghi.
Grazie a un processore digitale, la funzione originaria dell'oggetto, nato per isolare l'ascoltatore/utilizzatore dal mondo esterno, è stata invertita. Attratti dall'idea che le macchine, oltre ad essere intelligenti, possano anche sognare, i due designers inglesi hanno creato una serie di oggetti dal nome 'When objects dream'. Attraverso la 'fuoriuscita' di radiazioni, le apparecchiature elettroniche invadono lo spazio che li circonda inclusi i nostri corpi e sono in grado di sognare. Pillow è un oggetto di uso domestico, un cuscino gonfiabile in policarbonato colorato con all'interno uno schermo a cristalli liquidi.
Collegato a un'antenna esterna esso è in grado di visualizzare, attraverso motivi astratti leggermente ipnotici, i cambiamenti di frequenze medie che avvengono nel raggio di 200 metri. Avvicinando l'orecchio è possibile inoltre ascoltare conversazioni private captate illecitamente. 'Pillow' è una sorta di termometro visivo-sonoro che collega lo spazio domestico/interno a quello urbano/esterno. Via via che la tecnologia informatica evolve aumentano le nostre possibilità di attraversare simultaneamente spazi di natura diversa. Alcuni di questi sono cartesiani, altri digitali e altri ancora analogici. Dunne + Raby esplorano quelli "hertziani", creati dalle onde elettromagnetiche. Sotto la denominazione "Herztian Tales" ("favole herztiane") Dunne + Raby hanno disegnato un'intera gamma di prodotti. In Tunable cities, grazie a uno scanner installato all'interno di un'automobile, un'autoradio è in grado di "sintonizzarsi" automaticamente sulle frequenze di telefoni cellulari, microspie illegali, radio trasmittenti applicate agli uccelli migratori e 'babycoms', apparecchi che amplificano i rumori provenienti da stanze vicine e venduti come 'babysitters" elettroniche. Lo spazio herztiano viene quindi a sovrapporsi a quello urbano creando una nuova cartografia della città. Faraday Chair è una poltrona che protegge l'utilizzatore dalle onde elettromagnetiche: un oggetto in grado di creare un isola domestica. TruthPhone (attualmente installato e in mostra al MAGASIN, Centre National d'Art Contemporain di Grenoble) è un telefono, in grado di registrare l'intensità di stress della voce di chi parla all'altro capo del telefono e di rivelare se la persona dice la verità. Ideato e commercializzato come strumento di protezione contro lo spionaggio militare e industriale, Dunne + Raby invitano i visitatori/utilizzatori a chiamare persone che si conoscono per metterne alla prova la sincerità. Come in tutti i loro progetti la funzione originaria del mezzo tecnologico è stata sovvertita per indagare le reazioni psicologiche e sociali umane. Dunne + Raby pongono questioni pertinenti relative all'uso predominante e comunemente accettato delle nuove tecnologie. Attraverso l'esplorazione di nuove forme di interazione fra gli esseri umani e le macchine essi ridifiniscono spazi e comportamenti stimolando un sano scetticismo e nuove modalità di applicazione nel campo delle telecomunicazioni. (Anthony Dunne e Fiona Raby sono ricercatori presso il dipartimento di Computer Related Design al Royal College of Art di Londra.)
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When designers dream....

Dunne + Raby explore social, psychological and aesthetic dynamics of interactions provoked by the daily applications of electronic technology. The collaboration, that started 5 years ago in Japan, between Anthony Dunne, industrial designer and Fiona Raby, architect, has created hybrid projects that are set between architecture and design, projects and visual arts. Dunne + Raby view design as a form of criticism where proposals represent not utopian dreams or didactic blueprints but simply a point of view. "Architecture and design have always analyzed the human in relation to space. Space and distance are used to define and negotiate the interface between private and public... We are interested in exploring the possibilities of linking this to telecommunications." In their projects Dunne + Raby include a wide spectrum of human feelings and reactions which are usually ignored by technological inventions. Now the expression 'interactive user-friendly' has become the trademark of a huge number of products. " In a design context interactivity has become synonymous with 'user-friendliness'.
Although this approach is accepted in the workplace for improving productivity and efficiency, its main assumption, that the way to humanize technology is to close the gap between man and machine by designing 'transparent' interfaces, raises a number of problematic issues when applied to other less functional areas of our lives." By taking this quotation by Paul Virilio as a starting point Dunne + Raby analyze how actually most designers and manufacturers exclude and eliminate a wide range of human reactions that do not correspond to the ruling diktat 'efficiency-prevedibility and calcolablity'. Estrangement, acoustic voyeurism, communication between subjects in separated spaces are only some of the reactions that are being analyzed. Noiseman, designed for Sony is a walkman that transforms external noises, that change according to the place, into an ideal soundtrack Thanks to a digital processor, the original function has been modified. The two British designers are attracted by the idea that machines, besides being intelligent, may actually even dream and have created a whole series of products under the name 'When objects dream'. By leaking radiations, electronic devices invade the surrounding space including our bodies and are able to dream. Pillow is a domestic object, an inflatable pillow made of colored polycarbonate that encapsulates a liquid crystal display. Connected to an external antenna it can visualize, through flickering patterns slightly hypnotic changes in the radio frequency within a distance of 200 meters. If you are close to it you may also be able to illicitly detect some private conversations. 'Pillow' is somehow a visual-sound thermometer that links the internal/domestic space and the external/urban one. As computer technology evolves our possibilities of entering different spaces simultaneously increase. Some of these are Cartesian, other digital and others analogical. Dunne + Raby explore the hertzian one, created by electromagnetic waves. With the name 'Hertzian Talkes" Dunne + Raby have designed a series of products. In Tunable cities, through a scanner installed in a car, a radio is able to tune automatically on the frequencies of cell phones, illegal bugs, radio tagged birds and babycoms, (which are electronic devices that amplify noises coming from nearby rooms and are sold as 'electronic babysitters'). The 'herztian space' overlaps with the urban one and creates a new map of the city. Faraday Chair is an armchair that protects the user from electromagnetic fields: a domestic island. TruthPhone (currently installed and exhibited at the MAGASIN, Centre National d'Art Contemporain in Grenoble) is a telephone that is able to record the stress in the voice of somebody speaking on the phone and to detect if he is speaking the truth. Designed and produced as an instrument against military and industrial espionage, Dunne + Raby invite the visitors/users to call people they know in order to test their sincerity. As in all their projects the original function has been inverted in order to investigate human psychological and social reactions. Dunne + Raby set compelling issues related to the prevailing and commonly accepted uses of new technologies. By exploring new expressions of interactions between human beings and machines they redefine spaces and behaviors and while stimulating a sensible skepticism they propose new applications in the field of telecommunications. (Anthony Dunne and Fiona Raby are Research Fellow at the department of Computer Related Design at the Royal College of Art in London.) (translated by A.G.)

     

 
 

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