12/12/2006

 
Mario Alemi 
 
 
Velazquez

 
   
alla National Gallery 
 
   
Venus at mirror




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Velazquez, 'An Old Woman cooking Eggs', 1618. The National Gallery of Scotland, Edinburgh. Purchased




Velazquez, 'Apollo at the Forge of Vulcan', 1630. © Museo Nacional del Prado, Madrid.




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Velazquez, 'The Infanta Maria Teresa', 1653. Kunsthistorisches Museum, Vienna.



 
Col passare del tempo, Venere ha cambiato vestito. E' quanto emerso durante l'analisi del quadro La venere allo specchio di Diego Velazquez (1599 - 1660), esposto fino al 21 gennaio nella mostra dedicata al pittore spagnolo a Londra. Rachel Billinge, ingegnere e ricercatrice alla National Gallery, racconta entusiasta che rimuovendo la cornice del quadro, i tecnici del museo si sono accorti che il vero colore della veste su cui posa la dea e' in realta' color malva-porpora, e non grigio scuro come appare oggi [1].

Rachel fa osservare che l'incavo delle ginocchia, l'interno delle gambe di Venere sono "sporcati di rosa brillante". Riflessi del velo su cui si stende Venere, che pero' non si adattano al colore cupo del tessuto che osserviamo oggi. "Abbiamo fatto una prova con un editor di immagini: il colore originale si adatta ai giochi di luce e colore dell'ambiente, e il quadro assume una maggiore sensualita'". C'e' l'eco lontana di Proust, la coloration rose, legerement mauve de la peau... [2]

La National Gallery possiede "solo" nove quadri di Velazquez, e per questa esposizione altri 37 sono arrivati da tutto il mondo, dal Brasile come dalla Russia. Un excursus dalle prime opere, quando l'artista aveva solo 16 anni, fino ai ritratti della tarda eta'. Scene religiose dove il giovane artista si puo' permettere una totale liberta' di soggetto, come in Cucina con Cristo, dove Gesu' e' un elemento secondario ritratto attraverso la finestra. E' un'occasione rara osservare l'espressivita' dei personaggi, la durezza dei tratti, cosi' diversi dai ritratti di corte per cui Velazquez diventera' famoso.

Le scene mitologiche, quindici anni dopo, propongono i corpi che Velazquez aveva visto ritrarre da Michelangelo e Tiziano durante il primo viaggio in Italia. Velazquez nel 1630 dipinge Apollo nella fucina di Vulcano, dove Apollo racconta a Vulcano dell'infedelta' di Venere... e come criticare l'amante, dopo aver visto la Venere allo Specchio?

Tra i quadri piu' famosi manca naturalmente Las meninas, con il celebre autoritratto, che mai ha lasciato le sale del Prado, ma e' possibile ammirare l'altrettanto famoso ritratto di Innocente X, ripreso poi da Francis Bacon, in compagnia di altri 46 opere: e' una delle esposizioni piu' complete di Velazquez che sia mai stata organizzata, e la storia di alcuni quadri aggiunge un piacere inaspettato. In questo la Venere, indubbiamente, surclassa tutti.

[1] Velazquez's Painting Technique di Larry Keith, Velázquez Paperback
Catalogue, pag 82 e 83. Ed. NG 2006, London.
[2] "La pression de la main d'Albertine avait une douceur sensuelle qui était comme en harmonie avec la coloration rose, légèrement mauve, de sa peau". Marcel Proust À la recherche du temps perdu - Vol. III, A l'Ombre des jeunes filles en fleurs

Velázquez http://www.nationalgallery.org.uk
18 Ottobre 2006 - 21 Gennaio 2007
The National Gallery, London, Getty
Entrance http://www.nationalgallery.org.uk/plan/floorplan.htm

Mario Alemi

     

 
 

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