Proiezione del film di Alison Klayman "Ai Weiwei: Never Sorry - I regionale"
Martedi' 6 e gioved' 8 febbraio proiezione di "Ai Weiwei: Never Sorry - I regionale", un film di Alison Klayman (USA/2012/91'). Introduce la proiezione Carlo Sala, curatore d'arte contemporanea. Ai Weiwei e' divenuto un'icona planetaria, simbolo di un'arte contemporanea che utilizza ogni mezzo a disposizione - dalle installazioni ambientali alla fotografia, dalle tecnologie di comunicazione analogica a quelle digitali - per portare avanti un messaggio militante. Il mezzo perde la sua funzione meramente informativa e viene inglobato in un processo creativo originale, finalizzato a sollecitare il senso critico nei confronti dei grandi cambiamenti globali. Sperimentando le frontiere della societa' 2.0, Ai Wei Wei e' divenuto noto alle cronache mondiali per le sue azioni provocatorie contro il regime cinese, il medesimo che gli ha commissionato lo stadio dei giochi olimpici di Pechino. Il documentario racconta la parabola degli ultimi anni, sottolineando questo continuo scontro con il governo che perpetuato censure, violenze, incarcerazione nei confronti dell'artista. Ai Weiwei nasce a Pechino nel 1957. Artista, architetto e attivista politico, e' uno dei personaggi piu' controversi della Cina contemporanea. Diplomato all'Accademia di cinema, si e' poi dedicato alla pittura; nel 1981 si trasferisce a New York dove frequenta la Parsons The New School For Design e l'Art Students League, due prestigiose scuole di design. Nel 1993 torna in Cina dove svolge un importante ruolo di animatore culturale, dalla fondazione di East Village a Pechino, una comunita' di artisti di avanguardia al CAAW, l'Archivio delle arti cinesi. Dal 1999 inizia a occuparsi di architettura e design e nel 2003 fonda il suo studio "FAKE Design". Questa attivita' e' segnata dalla collaborazione con lo studio svizzero di architettura Herzog & de Meuron con cui progetta, tra le altre cose, il padiglione della Serpentine Gallery di Londra e il celebre Stadio nazionale di Pechino inaugurato per le Olimpiadi, caratterizzato dalla celebre forma a "nido d'uccello". Nel 2006 apre un blog in cui tratta tematiche politiche e sociali e nel 2009 questo viene chiuso dalle autorita' governative. Nel 2011 Ai Wei Wei viene recluso 81 giorni in carcere per la sua attivita' contro il regime. La sua ricerca visiva degli ultimi anni si e' incentrata su tematiche politiche in cui veniva denunciata la condizione del popolo cinese, la mancanza di democrazia e gli abusi del governo attraverso una pluralita' di mezzi espressivi, dall'installazione alla video arte, dalla fotografia all'uso dei media. I suoi lavori sono stati esposti nei principali musei e rassegne internazionali dalla Biennale di Venezia a Documenta di Kassel, dalla Tate Moderna alla Triennale di Guangzhou.