Carmine Abate: un viaggio verso la letteratura multiculturale.La multiculturalità è certamente un tratto saliente dell'esperienza di Carmine Abate: di origini arberesh - cioè di etnia albanese - ma anche italiano e per di più emigrante in Germania, nella sua vita, come nei suoi romanzi, le diverse culture con cui è venuto a contatto confluiscono ed entrano in gioco l'una con l'altra e lingue come arberesh, italiano, tedesco o tedesco italianizzato (che lui definisce Germanese) si intrecciano naturalmente.
Carmine Abate: un viaggio verso la letteratura multiculturale
Il seminario di Carmine Abate chiude la prima parte del progetto Forme del
Narrare sul tema dell'identità , dell'altro e del superamento dei pregiudizi
attraverso la convivenza e il dialogo.
La multiculturalità è certamente un tratto saliente dell'esperienza di Carmine
Abate: di origini arberesh - cioè di etnia albanese - ma anche italiano e per di
più emigrante in Germania, nella sua vita, come nei suoi romanzi, le diverse
culture con cui è venuto a contatto confluiscono ed entrano in gioco l'una con
l'altra e lingue come arberesh, italiano, tedesco o tedesco italianizzato (che
lui definisce Germanese) si intrecciano naturalmente.
"ed il fattore lingua non va sottovalutato, la lingua non è solo un modo di
comunicare. Ma è un modo di guardare il mondo, di organizzarlo nella propria
mente".
Gli arberesh in Italia sono numerosi, disseminati in sette diverse regioni
meridionali; l'Italia è la loro terra e con la loro antica patria mantengono
solo un legame simbolico, attraverso i miti e la lingua. Tra ironia e rispetto
non vittimista delle difficoltà vissute, Abate si misura soprattutto con il
problema dell'incontro con l'altro. L'identità perciò non è occasione di
rimpianto o sensazione di irrimediabile perdita di radici lontane ma assume
un'accezione nuova e positiva di apertura e crescita nel confronto.
In pratica i temi dell'Europa del domani probabilmente senza più confini o
barriere ma con conflitti interni inevitabili che possono trovare soluzione solo
nel rapporto fra identità multiculturali.
In coincidenza con il seminario tenuto a Prato verrà presentato la riedizione
del suo libro Il ballo tondo (Fazi editore) venerdì 23 giugno 2000 H.21 presso
la libreria SopraTuttolibri (via Mazzoni, Prato), interverranno.
È nato nel 1954 a
Carfizzi, paese di lingua
e cultura albanese
arberesh in provincia di
Crotone. Figlio di
emigrati dal 1971 ha
cominciato a fare la
spola tra il paese
d'origine e Amburgo,
dove ha lavorato in
fabbrica e nei cantieri.
Dopo la laurea in lettere
a partire dal '76 ha
lavorato in Valtellina,
in Trentino e in
Germania (tra l'altro ad
Amburgo, Bielefeld,
Lubecca e, dal 1987 per
sette anni, a Colonia)
dove ha insegnato
italiano ai figli degli
emigranti.
E' stato tra i
fondatori della
"PoliKunst",
associazione
polinazionale di scrittori
stranieri in Germania.
"Transfuga linguistico"
(fino a sei anni ha
parlato solo arberesh)
ha esordito come
narratore in Germania
con Den Koffer und
weg! (1984), una
raccolta di racconti
incentrati sul tema
dell'emigrazione. Questo
tema e quello del
rapporto fra lingue e
culture diverse è alla
base dei suoi studi
socio-antropologici
condotti assieme alla
sociologa tedesca Meike
Behrmann poi pubblicati
in Germania (Die
Germanesi, con
prefazione di Norbert
Elias) e Italia (I
Germanesi. Storia e
vita di una comunitÃ
calabrese e dei suoi
emigranti).
Dirige
inoltre la "Biblioteca
dell'Emigrazione" per la
quale ha curato
un'antologia di testi
letterari di emigrati
italiani, In questa terra
e altrove (con
prefazione di Tullio De
Mauro). Nella narrativa
ha esordito nel '91 con
Il ballo tondo (Marietti),
cui sono seguiti due
volumi di poesie e le
raccolte di racconti Il
muro dei muri e Terre
di andata (1995). Nel
'99 è uscito da Fazi La
moto di Scanderbeg,
che è stato giudicato
dalla critica il migliore
romanzo dell'anno.
In
giugno uscirà , sempre
per Fazi, una nuova
versione de Il ballo
tondo (il libro sarÃ
presentato anche a
Prato in occasione della
presenza di Abate).
Abate, le cui opere sono
tradotte anche in
Germania e Albania,
attualmente vive in
Trentino.
Seminario di scrittura: 23 - 25 giugno 2000 Palazzo Novellucci, Prato
Conferenza (ingresso libero) giovedì 22 giugno 2000 H. 21
c/Centro per l’arte Contemporanea L.Pecci, v.le della Repubblica, Prato
conferenza giovedì 22.06.00 ore
21.00 Centro. L. Pecci, Prato
seminario venerdì 23.06.00 ore
15.00-20.00 Palazzo Novellucci, Prato
sabato 24.06.00 ore
10.00-13.00 Palazzo Novellucci, Prato
domenica 25.06.00 ore
10.00-13.00 Palazzo Novellucci, Prato
ass.cult. Grafio via frà bartolomeo int.39 59100 Prato
t.0574 28173
uff.stampa t/f 0574 584630