Rassegna trasversale di video d'artista

Selezione di Viviana Checchia
 

Mediasound


Riso Kitta, Natu-re-cord
1'26'' 2007
Courtesy dell'artista

Stanislav Veselovsky, Urban orchester
1'33'' 2008
Courtesy dell'artista
Riso Kitta e Stanislav Veselovsky ci invitano a scoprire le sonorità della natura "contemporanea".
Questi due lavori sono un chiaro esempio dell'uso del new media in ambito video in Repubblica Slovacca. Vari artisti stanno sperimentando attraverso immagini e suoni una nuova lettura della realtà che li circonda e che cercano di leggere attraverso una chiave più diretta e fresca rispetto al passato.


Seconda settimana del progetto "Tusovka", a cura di Viviana Checchia per 2Video:

TUSOVKA
A cura di Viviana Checchia

C'è una strutturale, invalicabile differenza fra l'oriente e l'occidente del mondo, una differenza astronomica prima ancora che politica, economica, religiosa, filosofica.
E' in oriente, a levante, che sorge il sole mentre è a occidente, a ponente, che il sole tramonta. Epperò questa sostanziale differenza tende a sfumare quando si parla d'Europa perché in Europa occidente ed oriente vengono a confondersi ed è l'essere europei a prevalere.

E' soltanto per ragioni politiche che, nel recente passato, si erano creati due blocchi contrapposti ma oggi che l'Europa ha trovato il modo di essere unita quel tormentato periodo va considerato in una nuova luce.
Quelli dell’est hanno fretta di adottare i nostri modi di vita, ma noi occidentali che abbiamo ammirato, all'epoca della guerra fredda, la loro capacità di dissentire, di difendere la loro libertà, ci aspettiamo, senza forse neppure esserne consapevoli, che anche in questa occasione abbiano la forza di saper resistere alla dilagante globalizzazione e mercificazione dei modi di vita e di essere a noi d'esempio.

La Slovacchia, preda degli slavi nel sesto secolo, poi dei magiari poco dopo il mille e degli ungheresi fino al 1918 è stata, fino al 1993, una delle due "nazioni" ad eguali diritti nell'ambito della ormai disciolta repubblica cecoslovacca.
E' pienamente comprensibile, quindi il raddoppiato entusiasmo che coglie chi la visiti in questi nostri tempi di ritrovata identità, per gli slovacchi ora anche linguistica.
E' il fermento di vita nuova che vi ha colto, infatti, Viviana Checchia nel suo recente soggiorno di studio nella capitale, Bratislava.
Ed è stata l’occasione propizia, questo soggiorno, per approfondire sul campo un ramo dell'arte contemporanea – la videoarte – che trova vasta eco anche in quei luoghi: sicchè quella che viene qui presentata da oggi ne è una congrua e significativa selezione.

Una selezione effettuata peraltro all'insegna della "tusovka" di cui Viviana Checchia si è invaghita al punto da assumerla quale sua "metodologia" nell'attività di ricerca, anche se questo termine a stento si addice, forse, ad un movimento, la tusovka per l'appunto, che vede gli artisti di appartenenza ben fermi nel credo di una insofferente ansia di autonomia.
E' nata negli anni fra l'ottanta e il novanta, nell'ormai evanescente unione sovietica, la tusovka ma era destinata, per sua natura, a sopravvivere a quel mondo ed anzi a rafforzarsi e diffondersi anche nei paesi che ne erano stati satelliti.
La tusovka (il termine deriva da un verbo russo usato prevalentemente nel gioco delle carte, un mischiare le carte insomma) è un libero spazio autogestito dove le persone si incontrano quasi per caso, senza assumere obblighi di sorta, un libero spazio che non va confuso con quelli istituzionali ma neppure con quelli underground, con la dissidenza, con la contestazione, perché anche questi movimenti finiscono per far parte del sistema: né si pone, la tusovka quale alternativa al mercato, reggendosi su basi meramente emotive.

Sviluppatasi in oriente, la tusovka ha l’orgoglio di una visione integra del mondo dell'arte ed ha la pretesa di poter conquistare l’occidente nella sua frammentazione ideologica, nella sua mercificazione. Non è, certo, del tutto sconosciuta in Italia ma su basi pressoché elitarie e di carattere teorico più che di pratici e diffusi risvolti: di qui l'impegno di Viviana Checchia.

Bratislava è stato peraltro solo il punto di partenza per allargare a più vasto raggio la conoscenza di artisti dei paesi confinanti, fino a spingersi nel più lontano oriente, nell'Armenia, ove ha partecipato di recente ad un forum… Towards Collaborative Curating: Contemporary Curatorial Education in the Age of the Global Art Market - Summer Seminars' For Contemporary Art Curators, 4th Annual Edition ( 27 July – 2 August, 2009 - Yerevan, Armenia).