Delocalizzazione
Simona Da Pozzo, Exclave
2'25'' 2010 hd, color, stereo
Courtesy dell'artista
Portable Grounds is an intervention about territory, identity and mobility: it acts as a compulsive reflex that pushes to transport, to have objects -or parts of them- with the idea to have a physical link with that we love, to despite distances.
I toke a sample of ground at the Pôle Culturel Intercommunal (Pau, France). It's the Portable Ground 43º18’07.00 N 0º24’00.00 W on which I walked on while a year. I moved it bringing it on my shoulders in a transparent case: this bin re-contextualize continuously the Portable Ground to the passers-by’s ayes.
During my stay in Moscow for “Qui vive?” 2nd Moscow International Biennale for Young Art (July 2010), I've created an "Ubiquity Access Points" in Moscow using the French Portable Ground as a pretext to exchange with inhabits: i involved the public of the Biennale to find a place where to instal this Portable Ground and to take a Russian one.
Due video tratti dall'archivio online:
ART HUB > video e suono > giovane arte > territorio >
Se sei un giovane autore inserisci le tue opere nell'archivio per far conoscere il tuo lavoro e partecipare a workshop, residenze all'estero e laboratori
2'25'' 2010 hd, color, stereo
Courtesy dell'artista
Portable Grounds is an intervention about territory, identity and mobility: it acts as a compulsive reflex that pushes to transport, to have objects -or parts of them- with the idea to have a physical link with that we love, to despite distances.
I toke a sample of ground at the Pôle Culturel Intercommunal (Pau, France). It's the Portable Ground 43º18’07.00 N 0º24’00.00 W on which I walked on while a year. I moved it bringing it on my shoulders in a transparent case: this bin re-contextualize continuously the Portable Ground to the passers-by’s ayes.
During my stay in Moscow for “Qui vive?” 2nd Moscow International Biennale for Young Art (July 2010), I've created an "Ubiquity Access Points" in Moscow using the French Portable Ground as a pretext to exchange with inhabits: i involved the public of the Biennale to find a place where to instal this Portable Ground and to take a Russian one.
Due video tratti dall'archivio online:
ART HUB > video e suono > giovane arte > territorio >
Se sei un giovane autore inserisci le tue opere nell'archivio per far conoscere il tuo lavoro e partecipare a workshop, residenze all'estero e laboratori
Tiziana Contino, Di verso da
4' 2010 mini-dv e dvd
Courtesy dell'artista
“La maggior parte della nostra vita appare soggetta a una parossistica riproduzione di oggetti di consumo; insomma l’arte deve essere inserita in questo contesto, in modo da estrarvi quella piccola differenza che agisce simultaneamente tra gli altri livelli di ripetizione”. Gilles Deleuze
Il lavoro video ‘DI VERSO DA’ è l’idea, una riflessione sulla de-localizzazione economico-geografica con tutte le conseguenze che ne derivano; una simulazione ludica che proprio con la grammatica del gioco, innesta un sentire quasi doloroso di questo spostamento-migrazione che è la delocalizzazione.Una cartina grande 3 x 2 metri senza nomi di paesi e luoghi solo delle linee che demarcano confini inventati dall’uomo per ordinare i luoghi e le culture. In un percorso che è DI (qualcuno) VERSO (un luogo) DA (raggiungere, sottomettere, sfruttare, modificare), un luogo a volte DIVERSO DA quello che i luoghi comuni ci fanno immaginare. Similmente all’antico gioco AM SALAM (pane salame o mondo) o gioco della Campana, un unico partecipante saltella calpestando varie zone del bacino del mediterraneo lanciando ogni volta un euro sulla zona che intende conquistare. Similmente alla borsa, flussi di denaro migrano in modo sconosciuto alla maggior parte della popolazione che intuisce semi-immobile senza poter apparentemente influenzare questi spostamenti. In un mood che ripete se stesso impoverendo, risorse e cultura di un luogo, dove alle spalle alla fine si trova solo la polvere.
4' 2010 mini-dv e dvd
Courtesy dell'artista
“La maggior parte della nostra vita appare soggetta a una parossistica riproduzione di oggetti di consumo; insomma l’arte deve essere inserita in questo contesto, in modo da estrarvi quella piccola differenza che agisce simultaneamente tra gli altri livelli di ripetizione”. Gilles Deleuze
Il lavoro video ‘DI VERSO DA’ è l’idea, una riflessione sulla de-localizzazione economico-geografica con tutte le conseguenze che ne derivano; una simulazione ludica che proprio con la grammatica del gioco, innesta un sentire quasi doloroso di questo spostamento-migrazione che è la delocalizzazione.Una cartina grande 3 x 2 metri senza nomi di paesi e luoghi solo delle linee che demarcano confini inventati dall’uomo per ordinare i luoghi e le culture. In un percorso che è DI (qualcuno) VERSO (un luogo) DA (raggiungere, sottomettere, sfruttare, modificare), un luogo a volte DIVERSO DA quello che i luoghi comuni ci fanno immaginare. Similmente all’antico gioco AM SALAM (pane salame o mondo) o gioco della Campana, un unico partecipante saltella calpestando varie zone del bacino del mediterraneo lanciando ogni volta un euro sulla zona che intende conquistare. Similmente alla borsa, flussi di denaro migrano in modo sconosciuto alla maggior parte della popolazione che intuisce semi-immobile senza poter apparentemente influenzare questi spostamenti. In un mood che ripete se stesso impoverendo, risorse e cultura di un luogo, dove alle spalle alla fine si trova solo la polvere.