Galleria 1000eventi
Milano
via Porro Lambertenghi, 3
02 66823916 FAX 02 66823916
WEB
XXL
dal 21/4/2010 al 24/6/2010
lun-ven 14-19, sabato su appuntamento

Segnalato da

1000eventigallery




 
calendario eventi  :: 




21/4/2010

XXL

Galleria 1000eventi, Milano

Per la mostra che chiude la stagione, 1000eventi ha scelto di celebrare i 15 anni di attivita' esponendo 6 opere di grandi dimensioni di alcuni degli artisti che hanno collaborato con la galleria in questi anni: un'ideale carrellata che va dalla meta' degli anni '60 fino alla meta' degli anni '90. Opere di: Donald Baechler, Francesco Clemente, James Rosenquist, Tom Sachs, Julian Schnabel. Nella Project Room: Omar Ba.


comunicato stampa

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Opere di: Donald Baechler, Francesco Clemente, James Rosenquist, Tom Sachs, Julian Schnabel
Project Room: Omar Ba

Per la mostra che chiude la stagione, 1000eventi ha scelto di celebrare i quindici anni di attività esponendo 6 opere di grandi dimensioni di alcuni degli artisti che hanno collaborato con la galleria in questi anni: un’ideale carrellata che va dalla metà degli anni ‘60 fino alla metà degli anni ‘90.

Da sempre la possibilità di dominare una grande superficie ha rappresentato una sfida alla fantasia dell’artista, ma se da un lato l’ego viene appagato opere troppo grandi creano problemi di collocazione perché non sempre c’è uno spazio adatto ad accoglierle. In questo caso l’attuale sede di 1000 eventi, una ex fabbrica per la lavorazione della canfora, costituisce la cornice ideale, con i suoi ampi spazi che lasciano alle opere tutto il respiro di cui hanno bisogno e a chi le guarda la possibilità di goderne appieno l’effetto.

Apre la mostra un dipinto di Donald Baechler, già presente nella personale che la galleria ha dedicato all’artista newyorkese nella prima sede di via Dei Mille a Torino: riemergono tutti i tratti caratteristici dell’immaginario onirico del pittore, in un paesaggio di frutti e personaggi stilizzati come quelli di un disegno infantile. A seguire, una delle tavole di Sachs ricoperte interamente da nastro adesivo: un materiale così semplice accumulato in uno spesso strato su una grande superficie crea un effetto stupefacente e di estrema eleganza, in un risultato che pare rappresentare una sorta di evoluzione degli achrome di Manzoni.

Nell’opera presentata di Francesco Clemente, poi, sono racchiusi tutti i segni caratteristici di questo rappresentante della transavanguardia, il cui linguaggio è modellato dai viaggi del pittore in India e Sud America come dalla diversità sottesa al panorama culturale della città di NY. Nel ritratto di Jean Cocteau del ‘96, Ray Smith rivela tutta la sua capacità di reinterpretare in modo personale l’immaginario ironico e surreale: il poeta francese appare come adagiato su un fondo marino, circondato da alghe e da ogni sorta di pesci.

Nella sala grande le opere di dimensioni più ragguardevoli della mostra: un’installazione di Rosenquist del ‘66 composta da due immense tele di nylon dipinte che si intersecano una con l’altra e una tela di Julian Schnabel la cui superficie è attraversata da colori brillanti stesi a pennello o con le dita mescolando olio a resine, oggetti, frammenti materici a cui l’artista accompagna spesso parole o frasi misteriose dipinte a grandi lettere.

Project Room: Omar Ba

Nato nel 1977, di origine senegalese, Omar Ba vive a Ginevra dove ha da poco presentato, presso la Galleria Guy Bartschi, una serie di nuovi lavori nella mostra Made in Switzerland . Multiculturale, radicata tanto nell’immaginario e nella mitologia africani quanto nei simboli europei, la ricerca artistica di Omar Ba mira all’universalità. L’artista, arrivato in Svizzera nel 2003, frequenta una scuola di Belle arti. Le sue opere si presentano come interrogazioni sull’attuale società globalizzata che ha scordato le proprie radici e i valori della tradizione. Rifiutando di farsi illudere dalla felicità materiale che minaccia e a poco a poco rovina il pianeta, il pensiero di Omar Ba è al contempo intento a decriptare gli stereotipi risultanti da secoli di complicati rapporti tra il mondo occidentale e il continente africano.

Di fatto i quadri di Omar Ba rappresentano personaggi, animali, simboli, paesaggi abitati, lasciando sempre un importante spazio a un linguaggio del colore che si rifà alle tinte naturali. I formati sono grandi, il tratto è spesso e libero; le composizioni dinamiche, cariche, mischiano elementi colorati simili a bracieri portati per illuminare improvvisamente l’oscura superficie dello sfondo. La raffigurazione dei dettagli, fitta e giustapposta, che forma insiemi densi, evoca i motivi tradizionali e decorativi africani, geometrici oppure organici se tratti dall’universo naturale.

Questa esposizione sarà accompagnata da un catalogo prodotto da 1000eventi in collaborazione con la Galleria Guy Baschi di Ginevra

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Works by: Donald Baechler, Francesco Clemente, James Rosenquist, Tom Sachs, Julian Schnabel
Project Room: Omar Ba

For the exhibition that completes the season, 1000eventi has decided to celebrate fifteen years of activity by showing 6 large works by some of the artists who have worked with the gallery in the past: an ideal overview from the mid-1960s to the mid-1990s .
The capacity to control large surfaces has always represented a challenge for the artist’s imagination. But while on the one hand the ego is gratified, on the other very large works create problems of placement, because it can be hard to find spaces suitable for their display. In this case, the present location of 1000 eventi, a former camphor factory, offers an ideal setting with its large spaces that grant the works all the room they need, and grant the viewer the possibility of fully appreciating their impact.

The show opens with a painting by Donald Baechler, already seen in the solo show the gallery held of this New York-based artist’s work at the former location on Via Dei Mille in Turin. Here we see all the characteristic features of the dream-like imagery of the painter, in a landscape of fruits and characters, stylized like those of a child’s drawing. Next comes one of the panels of Sachs, entirely covered with adhesive tape: a very simple material, accumulated in a thick layer on a large surface to create an astonishing effect of extreme elegance, a result that seems like a sort of evolution of the achromes of Manzoni.

The work shown by Francesco Clemente contains all the characteristic signs of this exponent of the Transavanguardia, whose language has been shaped by his travels in India and South America, as well as the rich variety of the New York cultural scene. In the portrait of Jean Cocteau dated ‘96, Ray Smith reveals all his ability to reinterpret ironic, surreal imagery in a personal way: the French poet seems to recline on a marine backdrop, surrounded by seaweed and all sorts of fish.

The larger room contains the show’s biggest works: an installation by Rosenquist from ’66, composed of two immense painted nylon sheets that intersect, and a canvas by Julian Schnabel whose surface is crossed by bright colors applied with brushes and fingers, mixing oil and resins, objects, materic fragments the artist often accompanies with mysterious words and phrases, painted with large letters.

Project Room: Omar Ba

1000EVENTI is pleased to welcome for the first time, in the "Project Room", the artist Omar Ba, young Senegalese artist, born in 1977 and now living in Geneva. Ba will present a series of multicultural paintings inspired by African mythology and imagery, and European symbols. Ba’s art seeks out universality. Since arriving in Switzerland, where he continues his Art studies, in 2003, the artist has developed his works as a point of departure for his inquiry into today's society, challenging stereotypes resulting from the old complex relationships, between the Western world and the African continent.

Omar Ba presents characters, animals, symbols and inhabited landscapes, emphasizing the language of nature through color. His paintbrush strokes are large, thick and free. Paintings are derived from using several techniques: oil, ink, pencil - often on corrugated cardboard (of large-scale). The use of detail evokes the traditional and decorative African images, geometric or organic when taken from the natural universe.
This exhibition will be accompanied by a catalogue produced by our gallery and 1000eventi, Milan.

Opening 22 aprile dalle ore 18
Sarà presente Omar Ba

Galleria 1000eventi
via Porro Lambertenghi, 3 Milano
Lunedì-venerdì dalle ore 14 alle 19. Sabato su appuntamento
ingresso libero

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