Galleria Il Gabbiano (nuova sede)
La Spezia
via Nino Ricciardi, 15
0187 733000

Facciamo finta: il gioco di Alice
dal 29/4/2010 al 19/5/2010
mar-sab 17-20

Segnalato da

Mario Commone




 
calendario eventi  :: 




29/4/2010

Facciamo finta: il gioco di Alice

Galleria Il Gabbiano (nuova sede), La Spezia

61 autori per Lewis Carroll. Contemporaneamente all'uscita in Italia del rifacimento di Tim Burton, una mostra che combina grafica, pittura, scultura e in tre articolate installazioni collettive, ispirate ai racconti Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio.


comunicato stampa

artisti: Al Ackerman / Paolo Albani / Fernando Andolcetti / Anna Banana / Mario Barachini / Vittore Baroni / Dario Barsottelli / Keith Bates / Carlo Battisti Franca Bernardi / Emanuela Biancuzzi /Buz Blurr / Sergio Borrini / Antonino Bove / Luca Brocchini / Cosimo Cimino / Teresa Cinque /Cobàs (Mario Carchini) / Mario Commone / G.Luca Cupisti / Giovanni Dentoni / Adolfina DeStefani / Marcello Diotallevi / Gabriella Di Trani / Graziano Dovichi / Pasquale Gadaleta / Delio Gennai / Laura Ghilarducci / Gumdesign / Ed F. Higgins / I Santini Del Prete / Claudio Jaccarino /Helmut King / Bruno Larini / Alessio Larocchi / Michael Leigh / Arturo Lini / Little Shiva / Tania Lorandi / Alessandro Maffei / Marco Maffei / Ruggero Maggi / Guglielmo Manenti / Marco Marchiani Mavilla / Graciela G. Marx / Monica Michelotti / Henning Mittendorf / John Mountain /Mirco Mugnaini / Nadia Nava / Rea Nikonova / Stefano Paolicchi / Vieri Parenti / Maximo Pellegrinetti / Marlon Vito Picasso / Teresa Pollidori / Claudio Romeo / Lorena Sireno / Rod Summers / Alessandro Traina / Tommaso Vassalle

a cura dell associazione culturale BAU

La galleria IL GABBIANO arte contemporanea della Spezia presenta nello spazio espositivo di via Nino Ricciardi 15 il progetto Facciamo finta: il gioco di Alice, a cura dell associazione culturale BAU. Simultaneamente all uscita nei cinema di una nuova versione di Alice in Wonderland diretta dal regista culto Tim Burton, sessantuno artisti internazionali rivisitano l immaginario senza tempo di Lewis Carroll e della sua piccola sognatrice.

Il gioco di Alice combina grafica, pittura, scultura e opere nelle più diverse tecniche in tre articolate installazioni collettive, ispirate ai racconti Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio: una ventina di autori da dieci nazioni danno vita ad un volo di carte da gioco, come accade nel finale del primo racconto; trentadue artisti italiani creano caselle 21x21 cm che vanno a comporre una grande partita a scacchi, in riferimento alla struttura nascosta della seconda avventura di Alice; infine, una decina di autori BAU collabora alla realizzazione di un immaginario corpo di Alice con assemblaggi all interno di ventiquattro scatole in cartone, tante quanti i capitoli nei due libri di Alice. L esposizione chiama gli autori a misurarsi sulle molte ed ancora attuali tematiche presenti nell opera carrolliana: il sogno, il gioco, il nonsenso, il caos, la follia, la specularità, l ambiguità, la metamorfosi, il viaggio, ecc. Il progetto è ideato e curato da Vittore Baroni, Marco Maffei e associazione culturale BAU, Viareggio. In galleria l originale catalogo progettato da Gumdesign, con testi di Maria Mancini, Luigi Lazzerini, Duccio Dogheria.

BAU è un associazione culturale senza fine di lucro fondata a Viareggio nel 2004. Il progetto si propone come centro di incontro e aggregazione che coinvolge le più diverse discipline espressive, con particolare attenzione ai linguaggi della sperimentazione. L associazione BAU ha curato svariate mostre a tema, rassegne, conferenze ed eventi e pubblica inoltre a cadenza annuale il cofanetto in tiratura limitata BAU Contenitore di Cultura Contemporanea, con opere originali formato A4 di autori nazionali e internazionali.

I racconti Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò del reverendo Charles Lutwidge Dodgson (1832-1898), meglio noto con lo pseudonimo di Lewis Carroll, sono classici per l infanzia ammirati per la ludica ricerca linguistica e l onirica trama allegorica anche dai più fini intellettuali, da W. H. Auden ai Surrealisti. Per un secolo e mezzo, i bizzarri personaggi partoriti dalla fantasia di Carroll hanno continuato ad ispirare generazioni di artisti e illustratori, da John Tenniel a Salvador Dalí, da Arthur Rackham a Ralph Steadman, da Emanuele Luzzati a Camille Rose Garcia, mentre letterati di prestigio in ogni parte del mondo - in Italia, da Emma Cagli ad Aldo Busi - si sono cimentati nella difficile opera di traduzione di questi capolavori del nonsenso . L uscita nei cinema, nel marzo 2010, di una nuova versione di Alice in Wonderland diretta dal regista da culto Tim Burton ha incoraggiato un gran numero di ristampe, saggi critici, omaggi ed altre curiosità carrolliane. Un occasione ghiotta per rivisitare l immaginario senza tempo dello scrittore britannico.

Facciamo finta è una delle frasi preferite da Alice, usata per mutare la gatta Nerina nella Regina Nera e dar avvio alla partita a scacchi che fa da sottotesto ad Attraverso lo specchio, allo stesso modo in cui una partita a carte costituisce la struttura nascosta di Alice nel paese delle meraviglie.

Una ventina di autori da dieci diverse nazioni sono stati invitati dall associazione culturale BAU di Viareggio a contribuire immagini ispirate all universo di Alice, trasformate poi in una installazione di carte da gioco in volo , come accade nel finale del primo racconto. Trentadue artisti italiani hanno invece creato opere originali nel formato cm. 21x21, piccole caselle che vanno a comporre una grande scacchiera da gioco a parete. Dieci componenti di BAU hanno infine collaborato alla realizzazione di un opera tridimensionale, costruendo (con aggiunta di lavori di Claudio Romeo e Al Ackerman/Ed Higgins) un immaginario corpo di Alice mediante assemblaggi in tecniche diverse all interno di ventiquattro scatole in cartone, tante quanti i capitoli nei due libri di Alice. Facciamo Finta: Il Gioco di Alice combina dunque tre articolate opere collettive a cui hanno contribuito sessantuno autori, chiamati a seguire il Bianconiglio, come la piccola sognatrice di Carroll, nella misteriosa tana che non manca di trasportarci in dimensioni creative sempre meravigliosamente sorprendenti.

Informazioni
Mario Commone
marioacom@gmail.com
3397953399
-
Associazione Culturale Bau
0584 944546, 0584 963918, 0584 67000
http:/www.bauprogetto.it
info@bauprogetto.it

Inaugurazione venerdì 30 aprile 2010 ore 18.00

Il Gabbiano arte contemporanea
via Nino Ricciardi 15, La Spezia
martedì sabato 17-20
Ingresso libero

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