Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte del Castello
Udine
via Lionello, 1
0432 271591
WEB
Giambattista Tiepolo
dal 20/5/2010 al 30/10/2010
mart-sab 9.30-12.30 e 15-18, dom 9.30-12.30
0432 414717

Segnalato da

Studio Esseci




 
calendario eventi  :: 




20/5/2010

Giambattista Tiepolo

Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte del Castello, Udine

In mostra il corpus completo della produzione grafica dell'artista veneziano insieme ad una selezione di suoi disegni, opere direttamente collegate ai temi delle incisioni. Il tutto affiancato dagli oli del Tiepolo e dai cicli di affreschi che i Tiepolo, Giambattista e Giandomenico, hanno lasciato in citta' e che valgono ad Udine l'appellativo di 'Citta' di Tiepolo'. La mostra, curata da Cristina Donazzolo Cristante e Vania Gransinigh, rientra nelle 'Giornate del Tiepolo 2010', che propongono, dal 21 al 30 maggio, itinerari tiepoleschi, concerti di musica barocca, momenti di approfondimento storico e scientifico.


comunicato stampa

a cura di Cristina Donazzolo Cristante e Vania Gransinigh

A 40 anni dall’ultima loro storica esposizione, i Capricci e gli Scherzi di Giambattista Tiepolo tornano al Castello di Udine.
Il corpus completo della magnifica produzione grafica dell’artista veneziano sarà esposto nella Galleria d’Arte Antica del Castello udinese insieme ad una attentissima selezione di suoi disegni, opere direttamente collegate ai temi delle incisioni. Il tutto affiancato dagli oli del Tiepolo e dei tiepoleschi patrimonio delle Gallerie d’Arte udinesi e dai cicli di affreschi che i Tiepolo, Giambattista e Giandomenico, hanno lasciato in città e che valgono ad Udine l’appellativo di “Città di Tiepolo”..

'Giambattista Tiepolo tra scherzo e capriccio', curata da Cristina Donazzolo Cristante e Vania Gransinigh, sarà allestita in Castello dal 21 maggio al 31 ottobre. La mostra rientra, ed è anzi una delle proposte di punta, delle “Giornate del Tiepolo 2010”, programma ideato e gestito dall’Assessorato alla Cultura del capoluogo friulano, che propone, dal 21 al 30 maggio, itinerari tiepoleschi, concerti di musica barocca, momenti di approfondimento storico e scientifico, tutto intorno appunto al marchio “Udine Città del Tiepolo”.

“Di spiritoso e saporitissimo gusto” è il giudizio entusiasta che lo Zanetti profferì nell’ammirare per la prima volta, affascinato, le incisioni di Tiepolo. A colpirlo innanzitutto fu l’uso della tecnica dell’acquaforte: le figure sembrano schizzate senza alcuna esitazione, sull’impeto del momento, di getto, si direbbe. Del resto “concepire, disegnare, intagliare non è che un istante per me..”, ebbe a chiosare Tiepolo stesso. Ma a colpirlo furono anche i soggetti: scene dove la vita sembra rappresentata in teatro, dove luci e ombre sembrano giocare rincorrendosi, scene popolate da curiosi personaggi : maghi, scheletri, cani irsuti. Dove gli sguardi, valga il caso del ragazzo seduto su un vaso, catturano l’occhio di chi guarda, quasi ad impedirgli di osservare l’insieme della rappresentazione. Visioni che appaiono oniriche, sospese, baluginanti sul nitore del foglio.

Sono immagini che segnano, per qualità estetica ed esecutiva, un unicum nella storia dell’arte grafica. Ma ciò che più affascina in questi capolavori non è tanto la pur eccelsa esecuzione tecnica ma ciò che l’artista vi ha rinchiuso, il significato segreto che sottende ai particolarissimi e mai casuali lavori. Il senso pieno di queste immagini ancora sfugge. Di certo nella vi è raffigurato casualmente ed è verosimile che il messaggio finale di questi rettangoli impressi di sapere occulto fosse intelleggibile solo ad una ristretta cerchia di intellettuali, di adepti. Anche in ciò risiede il fascino e la malia di questi “sfuggenti” capolavori. Su ciascuno di essi si sono riempite pagine di interpretazione, senza giungere a certezze di lettura che, evidentemente, l’artista intendeva condividere con pochi. In apparenza si tratta di soggetti semplici, anedottici, divertiti. In realtà si tratta di raffigurazioni a diversi piani di complessità e di interpretazione.

Tutti oggi concordano sul fatto che il loro significato vada ricercato nel lato oscuro, misterioso, di quell’età dei Lumi da cui appare caratterizzato il Settecento razionalista a livello internazionale. Messaggi esoterici? Molte chiavi di quei misteri oggi sono andate smarrite e, con esse, la capacità di capire sino in fondo il significato significante di queste opere. Certo è che Tiepolo si dedicò alla loro ideazione con molta cura, com’è dimostrato dai disegni preparatori, e lo fece lungo un lungo arco di tempo. Gli studi riguardanti il corpus incisorio di Giambattista Tiepolo hanno permesso di fissare a trentacinque il numero di pezzi che lo compongono, individuando al suo interno una scansione cronologica che consente di anticipare con certezza l’esecuzione dei Capricci rispetto agli Scherzi di fantasia.

Realizzati i primi tra il 1741 e il 1742, portati a termine i secondi in due distinte fasi tra il 1743-1744 e il 1754, essi sono stati oggetto di importanti studi che hanno individuato anche una possibile progressione esecutiva al loro interno. Le stampe, originate da occasioni estemporanee, vennero poi riunite nella serie dei Capricci, dieci dei quali pubblicati per iniziativa di Anton Maria Zanetti di Girolamo nel secondo volume della sua Raccolta di chiaroscuri del 1743, e in quella degli Scherzi di Fantasia, realizzati in tempi diversi e pubblicati in volume unico solo dopo la morte dell’artista.

L’intera produzione è presente in mostra. Le curatrici, affiancate dal comitato scientifico composto da Svetlana Alpers, William L. Barcham, Caterina Furlan, Peter O. Krückmann, Giuseppe Pavanello e Catherine Whistler, hanno cercato di proporre, quanto più possibile, “i primi stati” di queste opere, quelli che concretamente nacquero sotto gli occhi esigenti del Gran Maestro. Alle acqueforti si accompagnano appunto i disegni ad esse direttamente collegati. Si tratta di opere che talvolta evidenziano legami palesi con le acqueforti tanto da poterne essere considerate la fase ideativa, più spesso denunciano riferimenti vaghi e superficiali che inducono a ritenerle ulteriori variazioni sul tema. Nell’insieme essi rivelano, comunque, la ricchezza dell’universo creativo tiepolesco e contribuiscono a chiarire i meccanismi complessi che hanno presieduto alla loro origine inventiva.
Alle acqueforti e ai disegni verranno affiancate anche alcune lastre originali, le matrici delle incisioni, per chiarire l’intero processo che portò alla loro produzione.

Il tutto in un percorso che si presenta come una occasione oggettivamente unica per tentare di avvicinarsi ai segreti tiepoleschi, senza la presunzione di poterli penetrare sino in fondo, ma sapendo di poter contare sull’impagabile emozione di ammirali, lasciandosene affascinare, anzi ammaliare.

Giornate del Tiepolo 2010
21 – 30 maggio

Udine Città del Tiepolo lo è tutto l’anno per lo splendore della pittura che il maestro veneziano traspose nei celebri cicli di affreschi in Duomo, nel Patriarcato, in Castello, in alcune dimore private e, con il capolavoro di Giandomenico alla Chiesa della Purità.

Ma nella settimana di Pentecoste quello che è un intelligente slogan, un marchio turistico della città, si amplia in una iniziativa che non è un festival, termine troppo abusato, ma che è un progetto culturale molto articolato, dove arte e arti si contaminano, per offrire un grande spazio di godimento intelligente intorno al tema del Settecento e del Barocco, in pittura certo ma anche nella musica, nella letteratura, nella poesia...

Un fil rouge di proposte culturale, itinerari, concerti che, nel nome del Tiepolo, penetra nella stessa quotidianità del capoluogo friulano profumandola di suoni, parole e sublime arte. Sono una ventina gli appuntamenti culturali messi in calendario dal 21 al 30 maggio nella seconda edizione delle Giornate del Tiepolo, Giornate che com’è ormai consuetudine, coincideranno con la settimana di Pentecoste, momento ideale per un turismo colto che sceglie Udine provenendo da di qua come dal di là delle Alpi.
La regia dell’operazione è nelle mani dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine ma al progetto hanno aderito, sottoscrivendo un apposito protocollo d’intesa.

Come simbolo della manifestazione è stato scelto il conturbante Angelo musicante del Tiepolo conservato nei Civici Musei Udinesi. E’ un’opera qualitativamente altissima e, come si diceva, conturbante: osservando il volto, bellissimo, dell’Angelo è difficile coglierne una precisa identità di genere, in ossequio, forse, al fatto che gli Angeli non hanno sesso.
La mostra che prende avvio in concomitanza con Le Giornate del Tiepolo è anch’essa, per altri versi, fonte di infiniti enigmi. Ad essere presentato in Castello, dal 21 maggio al 31 ottobre, è infatti l’intero corpus di incisioni di Tiepolo, a 22 anni dall’ultima mostra che lo ha riunito. Oltre alle acqueforti e alle lastre originali, l’esposizione riunisce anche una selezione di disegni del maestro, disegni i cui soggetti sono in reazione con le incisioni. Sulla bellezza e sulla perfezione esecutiva delle acqueforti del Tiepolo, riunite nella doppia serie dei Capricci e degli Scherzi, non c’è discussione alcuna: si tratta di capolavori assoluti dell’intera storia dell’arte grafica. A sollevare interrogativi, tutt’ora e probabilmente per sempre, senza risposta, è ciò che le scene incise effettivamente intendono illustrare, il loro significato profondo, enigmatico, esoterico. E anche questo mistero contribuisce al loro fascino.

Non minore il fascino della “colonna sonora” delle Giornate: una serie di concerti di musica barocca affidati a grandi interpreti: assolutamente da non perdere Jordi Savall (lunedì 24 maggio, al Teatro Giovanni da Udine) e Vivica Genaux (venerdì 28 maggio, all’ex Chiesa di San Francesco).
Mai concerti casuali ma ideati su temi precisi, collegati non solo al Settecento ma a filoni, argomenti, suggestioni riconducibili a Tiepolo e ai suoi dipinti: da “S.D.G. Soli Deo Gloria. La musica al tempo dei Patriarchi Dolfin”, a “Il diletto delle Feste”, a “Follia, furore, amor filiale e amor profano”, al “Trionfo della Sapienza” a “Capricci e Stravaganze e l’armonia del mondo: il clavicembalo tra 1700 e 1770” affidato a Georges Kiss.
Poi momenti di approfondimento: con Roberto Calasso, intorno al “Rosa Tiepolo”, con Caterina Furlan che coordina un seminario sull’opera grafica del Tiepolo..
Molte proposte, e di oggettiva qualità per dare sempre maggior contenuto e attrattività ad un progetto che Udine considera strategico per connotarsi sempre più come Città del Tiepolo.

Immagine: Giambattista Tiepolo - Angelo custode. Udine, Musei Civici

Ulteriori informazioni: http://www.comune.udine.it

Info: PuntoInforma
tel. 0432 414 717 – 8
puntoinforma@comune.udine.it
http://www.udinecultura.it

Ufficio Stampa
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo – Padova
tel. 049.663499
info@studioesseci.net
In collaborazione con
Ufficio Stampa del Comune di Udine
tel. 0432.271686 – 0432.271603
e-mail: ufficio.stampa@comune.udine.it

Anteprima per la Stampa della mostra alle ore 15
c/o Castello di Udine - Salone del Parlamento

Inaugurazione per il pubblico Venerdì 21 maggio, ore 19

Castello di Udine - Galleria d'Arte Antica
Via Daniele Manin, Udine
Orari d'apertura del castello
dal martedì al sabato 9.30-12.30 / 15.00-18.00
domenica mattina 9.30-12.30
Ingresso: giorni feriali intero 3,20 € ridotto 1,60 €
giorni festivi 1,00 €

IN ARCHIVIO [4]
Giambattista Tiepolo e Paolo Veronese
dal 16/11/2012 al 31/3/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede