Una mostra sul fotografo che si avvicino' al Futurismo e partecipo' a numerose mostre organizzate dai promotori del Movimento con fotografie suggestive e originali, realizzate con tecniche avanguardistiche per le quali fu intitolato dallo stesso Marinetti il 'piu' futurista tra i fotografi del mondo'.
Ideazione e cura: Stefano Fittipaldi e Silvia Zoppi Garampi
Coordinamento Emanuela Bufacchi
La mostra Giulio Parisio fotografo futurista indaga un capitolo poco conosciuto della produzione fotografica italiana degli anni '30, nel quadro delle celebrazioni nazionali del Centenario del Manifesto futurista (febbraio del 1909).
Napoletano, classe 1891, Giulio Parisio si appassiono' alla fotografia giovanissimo. All'inizio della Grande Guerra ebbe l'occasione di mettersi in gioco come fotografo, quando, chiamato alle armi, venne incaricato di documentare "le vestigia di italianità esistenti in Dalmazia". Ottenne cosi' l'ammirazione dei suoi superiori e la possibilità di allestire una mostra al Teatro Verdi di Zara nell'agosto del 1919.
Il successo fu immediato e segno', al suo ritorno a Napoli, l'inizio di una fortunata carriera. Nel 1924 apri' il suo studio in piazza del Plebiscito, dove in seguito inauguro' con il pittore futurista Carlo Cocchia la galleria d'arte "Sala Paola". Parisio si avvicina cosi' al Futurismo e partecipa a numerose mostre organizzate dai promotori del Movimento con fotografie suggestive e originali realizzate con tecniche avanguardistiche per le quali fu intitolato dallo stesso Marinetti il "piu' futurista tra i fotografi del mondo".
Parisio si rivela attento alle più avanzate sperimentazioni europee: propone immagini astratte, crea singolari figure per le réclame, mette in scena "dramma di ombre e di oggetti", sperimenta il fotocollaggio e il fotomontaggio; sceglie di ritrarre artisti partenopei, riprendendoli nei loro atelier in una coreografia di oggetti familiari e professionali, fusi in sovrapposizioni trasparenti attraverso la tecnica del flou; predilige il reportage documentario, che si rivela uno strumento efficace per raccontare la storia: la storia di Napoli in un periodo di demolizioni, sventramenti, ricostruzioni, in anni di lenta trasformazione industriale dove le fotografie di operai al lavoro sono usate per alimentare il mito della modernità.
Questa produzione, interessante per valore tecnico e capacità creativa, è presentata nella mostra Giulio Parisio fotografo futurista, organizzata dall'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e dall'Archivio Fotografico Parisio, col sostegno del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario del Manifesto futurista, presso il Museo del Territorio dell'Auditorium Parco della Musica, per gentile concessione della Sovraintendenza ai Beni culturali e dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma.
Immagine: Carlo Cocchia, Napoli, 1903 - Roma, 1992. Courtesy Archivio Fotografico Parisio
Promozione e segreteria organizzativa
Francesco Paolo Zampardi
Ringraziamenti
Fondazione Musica per Roma
Nicoletta Bufacchi
Pina Di Michele
Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma
Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma
Magda Calabrese
Giulia Milanese
Archivio Fotografico Parisio
Info: 347 1331296 emanuela.bufacchi@unisob.na.it
Inaugurazione venerdì 28 maggio 2010 ore 18,00
Museo del Territorio dell'Auditorium Parco della Musica
(Area archeologica)
viale Pietro de Coubertin, 30, Roma
Ingresso libero tutti i giorni dalle 11 alle 20