Palazzo delle Esposizioni
Roma
via Nazionale, 194
06 39967500
WEB
Alessandro Marcucci Pinoli
dal 24/6/2010 al 10/7/2010

Segnalato da

Arthemisia Group



approfondimenti

Alessandro Marcucci Pinoli



 
calendario eventi  :: 




24/6/2010

Alessandro Marcucci Pinoli

Palazzo delle Esposizioni, Roma

I manichini di Nani. L'artista mette in mostra il processo di omologazione al quale l'umanita' sembra inevitabilmente sottoposta. Una scultura-installazione e' visibile sulla scalinata di accesso al Palazzo delle Esposizioni, mentre altri due gruppi di sculture si trovano nello Spazio Fontana del palazzo. Con questa mostra Palazzo delle Esposizioni intende dare il via a una serie di iniziative volte a far conoscere al grande pubblico artisti meno noti.


comunicato stampa

Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita dal 25 giugno all’11 luglio I manichini di Nani di Alessandro Marcucci Pinoli. Una scultura-installazione dell’artista sarà visibile sulla scalinata di accesso al Palazzo delle Esposizioni (via Nazionale 194) mentre altri due gruppi di sculture si troveranno nello Spazio Fontana del palazzo (via Milano 9 A) a ingresso gratuito.

Con questa mostra Palazzo delle Esposizioni intende dare il via a una serie di iniziative volte a far conoscere al grande pubblico artisti meno noti, se pur con un considerevole lavoro alle spalle, come appunto il caso di Marcucci Pinoli, riservando loro uno spazio che, proprio perché a ingresso gratuito e situato tra la caffetteria e la libreria, consente a un gran numero di persone di attraversarlo ogni giorno.

Riguardo alla mostra “I manichini di nani” Armando Ginesi scrive: “Pur senza mai rinunciare alla sua carica ironica che è parte integrante del suo carattere (la si ritrova negli scritti e nelle opere visive: pittoriche, grafiche e scultoree) Alessandro Marcucci Pinoli con questi lavori esprime in modo chiaro quanto stia vivendo un momento di riflessione seria sui perché fondamentali dell’esistenza. Egli sospende, dunque, le sue brillanti, acute, guizzanti incursioni nell’universo di derivazione duchampiana per approcciare in modo più composto, ma mai convenzionale e scontato, le problematiche dell’essere.

L’umanità che i suoi manichini plastici offrono è il campione di un processo di omologazione al quale essa sembra inevitabilmente sottoposta. Gli androidi sono tutti dello stesso colore, nudi (il nudo è spersonalizzante, paradossalmente quanto lo sono le uniformi, nelle quali almeno ci sono i gradi a mantenere un certo orientamento distintivo), privi di pupille con i soli bulbi oculari bianchi che rendono l’uno simile all’altro.

L’artista ha dato titoli alle sue opere: Turba (nel doppio senso di voce del verbo turbare: terza persona dell’indicativo presente, ma anche seconda persona dell’imperativo; senza dimenticare il significato di massa, che è una terza opzione di verità); Gabbia (quella che l’umanità, giorno dopo giorno, si costruisce attorno e dentro la quale finirà inesorabilmente imprigionata); Umanità (tre manichini di differente colore – è l’unica eccezione alla monocromia – vale e dire l’umanità dei bianchi, dei neri e dei gialli, legata alla stessa catena, allo stesso destino: ma se ne accorgerà?”

Info
ufficio.stampa@palaexpo.it
Ufficio stampa Arthemisia
az@arthemisia.it

Inaugurazione 25 Giugno 2010

Palazzo delle Esposizioni e Spazio Fontana
via Nazionale 194 e via Milano 9 A, Roma
ingresso libero

IN ARCHIVIO [167]
Tre mostre
dal 14/10/2015 al 13/2/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede