Ottanta incisioni donate alla Fondazione Tito Balestra. La fondazione 'Tito Balestra' annuncia la prossima apertura della mostra di opere calcografiche dello scultore Ilario Fioravanti. L'esposizione fa parte del ciclo de Le donazioni.
OTTANTA INCISIONI
DONATE ALLA FONDAZIONE TITO BALESTRA
La fondazione "Tito Balestra" annuncia la prossima apertura della mostra di
opere calcografiche dello scultore Ilario Fioravanti dal 7 settembre al 6
ottobre. L'esposizione fa parte del ciclo de Le donazioni.
Ilario Fioravanti e la moglie Adele Briani hanno donato 80 incisioni (9
acqueforti e 71 puntesecche) dal 1965 al 2001 alla fondazione "Tito Balestra";
questa è la prima donazione di una serie che vedrà il costituirsi, presso la
nostra Fondazione, di un archivio completo dell'opera calcografica del Maestro.
Ilario Fioravanti è un artista a Noi caro fin dal 1996 quando, presso questa
fondazione, fu organizzata la sua prima mostra antologica di scultura: Esistenze
ineffabili. Tra ironia del mito e nostalgia dell'Eterno, a distanza di sei anni
dal debutto milanese ad opera di Giovanni Testori.
In occasione dell'ottantesimo compleanno del Maestro la Fondazione ha deciso di
dedicargli una mostra esponendo la prima parte delle incisioni ricevute in dono;
non solo per rendere omaggio ad un artista fra i più interessanti nel panorama
dell'arte contemporanea, ma anche per continuare un progetto iniziato fin dal
1999 con una mostra antologica a Massa Lombarda, dove per la prima volta fu
dedicato uno spazio considerevole alla sua opera incisoria e, in seguito,
riconfermato nel 2001 a San Marino con la mostra: Le immagini dei segni,
interamente dedicata all'opera calcografica di Ilario Fioravanti.
L'inaugurazione avverrà mercoledì 25 settembre alle ore 20,30, nel giorno del
compleanno di Ilario Fioravanti, alla presenza del Sindaco di Longiano Giuseppe
Raggini, del Presidente della fondazione Tito Balestra Gianluca Mantovani, degli
amici e degli artisti vicini al Maestro. Inaugurerà la mostra Vittorio Sgarbi
che, oltre ad essergli amico, ha curato la recente mostra di Fioravanti a
Spoleto, in occasione del Festival dei Due Mondi.
Orario:
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 - dalle 15 alle 19
Inaugurazione 25 settembre - ore 20,30
Catalogo e mostra a cura di
Flaminio Balestra e Massimo Balestra
Collaborazione:
Cinzia Lega
Si ringraziano Adele Briani Fioravanti, Dino Gavina, Laura Gavioli e Rina Sgarbi
Enti Promotori:
Fondazione "Tito Balestra" Onlus
Provincia di Forlì-Cesena
Comune di Longiano
Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena
informazioni:
Fondazione "Tito Balestra" Onlus
Tel.0547665850 - Fax 0547667007 -
nota biografica
Ilario Fioravanti è nato a Cesena il 25 settembre del 1922. Fin da giovanissimo,
prima con il disegno poi attraverso l'incisione e la scultura, si avvicina alle
arti figurative. Nel 1949 si laurea in architettura a Firenze. La professione di
architetto, che svolge vincendo concorsi e realizzando edifici pubblici, di
culto e privati, pur allontanandolo per circa quindici anni da un rapporto
continuativo con l'attività artistica, non lo distacca tuttavia da una necessitÃ
'organica' di testimoniare ogni sua emozione ed esperienza attraverso il
disegno. Negli anni Sessanta ritorna alla scultura realizzando una serie di
ritratti in cui rivela un chiaro interesse a ricercare e ad indagare 'l'uomo',
in una dimensione che, via via maturando, non si esaurisce in una analisi
introspettiva o psicologica, ma esplode in una compartecipazione vitale che
supera la storicizzazione dell'evento o dell'azione umana. È solo dal 1966, anno
in cui tiene la sua prima personale alla galleria "Il Portico", nella cittÃ
natale, che comincia a esporre le proprie opere in alcune collettive e mostre
personali. Negli anni Settanta-Ottanta Fioravanti si appassiona e approfondisce
le espressioni artistiche arcaiche, e sembra far propria quella necessità di
espressione che pare avere concepito come un linguaggio visuale che, in lui,
diviene anche una sorta di 'scrittura' interpretativa. Guarda con molto
interesse l'arte egizia, le terrecotte della civiltà mesoamericana, le sculture
nuragiche, l'arte etrusca e inoltre quella africana, nella quale, sostiene di
ritrovare l'uomo, non il gigante. Nel 1988 Maurizio Cecchetti cura una personale
dell'artista presso la Galleria Comunale d'Arte di Cesena. Nel 1990, Fioravanti
ordina, per volontà di Giovanni Testori, un'ampia mostra monografica presso la
"Compagnia del Disegno" di Milano (sono esposte oltre 40 terrecotte). La
fondazione "Tito Balestra" di Longiano, nel 1996, organizza presso la propria
sede nel Castello Malatestiano, a cura di Flaminio Balestra, una personale di
Fioravanti che offre un ricco repertorio dei temi a lui più cari.
Il 26 ottobre dello stesso anno, presso la chiesa di Santa Maria della Neve a
Vergiano (Rimini), Ilario Fioravanti sposa Adele Briani.
Nel 1997 il Comune di Bondeno dedica una grande antologica a Fioravanti, a cura
di Laura Gavioli, presso la cinquecentesca Rocca Possente di Stellata, con un
testo in catalogo di Alfonso Panzetta. Nell'estate, a Pennabilli, su richiesta
di Tonino Guerra, ordina una piccola mostra La Croce e il Circo. Sogno di un
saltimbanco riminese. Nel gennaio del 1999 il Comune di Massa Lombarda realizza
su progetto della Fondazione "Tito Balestra" una mostra con sculture, disegni e
incisioni che si scalano su un arco di attività che va dal 1973 al 1998, a cura
di Flaminio e Massimo Balestra e presentazione critica di Alfonso Panzetta. Nel
febbraio dello stesso anno riceve l'incarico, quale vincitore del concorso, di
realizzare il portale in bronzo per la Cattedrale di Cesena. Il 29 ottobre del
2000, a Ca' Cornera, a cura di Laura Gavioli, inaugura la mostra Scultore della
terra. Il 17 febbraio 2001 in occasione della cerimonia inaugurale del portale
in bronzo per la Cattedrale di Cesena dedica in memoriam il lavoro all'amico
Romano Balestra. Il 31 marzo la Giunta di Castello di Borgo Maggiore della
Repubblica di San Marino inaugura, presso la propria sede, la mostra di Ilario
Fioravanti Le immagini dei segni - incisioni, sculture e disegni a cura di
Flaminio Balestra e Massimo Balestra. Sempre nello stesso anno riceve
l'incarico, dall'Amministrazione Comunale di Cesena, di realizzare due bronzi
per l'ingresso principale del Cimitero Urbano. Il 21 marzo del 2002, Fioravanti,
scopre i due bronzi: La morte e La vita realizzati per il Cimitero urbano di
Cesena. Dal 28 al 14 giugno è presente con una mostra personale di terrecotte
policrome, a cura di Vittorio Sgarbi, al Festival dei Due Mondi, presso il
Palazzo ex Monte di Pietà di Spoleto.
Ma Ba
Bibliografia essenziale: G. Testori, Fioravanti terrecotte 1982-1989, Compagnia
del disegno, Milano, 1990. I. Fioravanti, Esistenze ineffabili. Tra ironia del
mito e nostalgia dell'Eterno, Fondazione "Tito Balestra", Longiano, 1996. I.
Fioravanti, Sculture, a cura di L. Gavioli, Grafis, Bologna, 1998. A. Panzetta,
Ilario Fioravanti. Padus Pater & Delta Mater. Tra mito e quotidianità . Due
fontane nella provincia di Ferrara, Renaissance, Moncalieri, 1999. I.
Fioravanti, Le immagini dei segni, a cura di F. e M. Balestra, Castello di Borgo
Maggiore, San Marino, 2001. I. Fioravanti, Terrecotte policrome, presentazione
di Vittorio Sgarbi, a cura di L. Gavioli, Marsilio Editori, Venezia, 2002.
CHIESA MADONNA DI LORETO
CASTELLO MALATESTIANO DI LONGIANO