Complesso Monumentale San Francesco
Giffoni Valle Piana (SA)
via San Francesco, 9

Imago Amoris e Animalia
dal 17/7/2010 al 30/7/2010
10-12,30 e 16,30-19,30
089 8023001 FAX 089 8023210
WEB
Segnalato da

Ufficio Comunicazione GFF




 
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17/7/2010

Imago Amoris e Animalia

Complesso Monumentale San Francesco, Giffoni Valle Piana (SA)

Due mostre nell'ambito della 40ma edizione del Giffoni Film Festival. 'Imago Amoris, poetica dei desideri', presenta opere di 14 artisti contemporanei congeniali al tema della rassegna di quest'anno; sono previste conversazioni sull'arte. In 'Animalia' giochi dell'infanzia o materiali di riciclo danno forma ad un giocoso bestiario contemporaneo.


comunicato stampa

Imago Amoris, poetica dei desideri

Mostra a cura di Salvatore Colantuoni

Il Festival Cinematografico di Giffoni, giunto alla sua 40° edizione, rinnova l'interesse anche per le arti figurative. Come per le precedenti edizioni, infatti, anche quest'anno nell'ambito della rassegna cinematografica verrà presentata una mostra d'arte dal titolo "Imago amoris, poetica dei desideri" congeniale al tema di quest'anno del Festival.

L'esposizione, curata da Salvatore Colantuoni, presenta opere di 14 artisti contemporanei che attraverso i loro lavori esprimono il rinnovamento del linguaggio artistico in relazione al rapporto tra arte e società. L'arte, così come il cinema, ha in molti casi saputo raccontare la metamorfosi dei linguaggi espressivi e comportamentali.
La significativa novità di quest'anno consiste nella partecipazione attiva degli artisti al festival e, in particolare, alle attività dei ragazzi della giuria che lo animano. Verranno infatti organizzati dei laboratori artistici dove i pittori introdurranno i giovani ai segreti dell'arte. Altresì sono previste conversazioni sull'arte rivolte ai giovani partecipanti alla sezione "Aspettando Masterclass". L'elemento che accomuna gli artisti invitati è senza dubbio la ricerca sia da un punto di vista contenutistico che espressivo.

Anche quest'anno sarà assegnato il premio "Giffoni per l'arte". Le opere verranno valutate dai ragazzi della Giuria Elements+16, e da tutti gli iscritti alla "Community" del sito del Festival, che voteranno la loro preferita (i lavori in mostra saranno pubblicati nel sito da fine giugno). Il premio consisterà in una scultura di terracotta policroma rappresentante il Grifone, simbolo di Giffoni, realizzato dallo scultore ceramista Massimiliano Giara, in collaborazione con Paolelli Passione Ceramica. L'iniziativa è sostenuta e finanziata da Hospira, main sponsor dell'evento.

Questi gli artisti dell'edizione 2010 della mostra del Festival:
Angelo Colagrossi, Paolo Consorti, Massimiliano Giara, Stefano Ianni, Francesco Impellizzeri, Alexander Jakhnagiev, Maya Kokocinski, Danilo Maestosi, Pietro Mancini, Piero Mascetti, Mauro Maugliani, Gonzalo Orquin, Ekaterina Panikanova, Karen Shah.

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Animalia
La mostra a cura della Scuola di Decorazione dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone

In occasione della Quarantesima edizione del Film Festival di Giffoni la Scuola di Decorazione dell'Accademia di
Belle Arti di Frosinone sarà presente con la mostra "Animalia" dal 18 al 31 luglio 2010, a cura di Luigi Fiorletta,
Massimo Bignardi, Patrizia Molinari, Beatrice Peria e Loredana Rea.
Un evento unico ed esclusivo nel suo genere riservato al Giffoni Film Festival.

Giochi della nostra infanzia, come figurine Panini, palloncini, matite colorate, tessere di puzzle, pezzettini di legno, ma anche rotolini di profumata liquirizia o materiali di riciclo tratti dalla più ordinaria e banale quotidianità sono chiamati a dar forma ad un giocoso bestiario contemporaneo, una sorta di mondo parallelo, dove le sembianze naturalistiche, rivestite di vita nuova, sono sottoposte ad una poetica metamorfosi. Uniti da un progetto collettivo, in cui le intuizioni individuali si accordano armonicamente su una nota comune, gli studenti del Corso di Decorazione dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone hanno messo in scena uno zoo immaginario dove animali fantastici prendono vita, come visioni di un sonno leggero, personificazioni di una fiabesca coreografia. E se l'elemento ludico, apparentemente infantile, è dichiarato nella divertita dialettica tra l'aspetto mimetico della forma, familiare e riconoscibile, e il suo rivestimento "sintetico", artefatto, del tutto inatteso e paradossale, questo non deve ingannare, inducendoci a sottovalutare la compiuta progettualità e l'accuratezza realizzativa sottese, come principio fondante, ma dissimulate, come in una moderna "sprezzatura", a questo divertissement artistico.
Del resto l'arte è anche gioco, e il gioco è una cosa seria.

Siamo di fronte a una seconda "natura artificiale", e già nella scelta dell'ossimoro, in questo continuo scivolamento tra realtà e sogno, tra arte e natura, si intravedono delle suggestioni che vengono da lontano. Certo, l'arte contemporanea, dalle avanguardie ad oggi, è segnata, come una costante, dalla rilettura della realtà in chiave ludica, alla ricerca di nuovi punti di vista sulle cose, da opere che sembrano giocattoli, dal recupero della creatività infantile come incontaminata dimensione di spontaneità poetica, dalla sperimentazione e dall'uso di materiali eterodossi, ma in questo caso c'è anche, mi sembra, un gusto quasi manierista nella ricerca di questa scherzosa metamorfosi delle forme naturali, capace di suscitare nello spettatore stupore e "maraviglia". E mi piace pensare che i nostri studenti abbianosaputo comprendere e apprezzare, traducendola nella fattualità della prassi, non soltanto l'idea manieristica dell'artifizio naturale, della trasgressione visiva, ma anche la lezione più articolata che la storia dell'arte rappresenta un'eredità di forme e concetti con i quali dialogare, al di là del tempo e dello spazio, in una possibilità infinita di combinazioni. In ogni caso, ricreare la natura, riplasmare il mondo alla ricerca di nuovi vocaboli e sintassi, di sguardi vergini sulle cose, sono operazioni artistiche per eccellenza. In questo senso, Ilaria Caringi, Alessandra Fossacreta, Stella Maurelli, Marcela Ioana Vasi, Anna Giona, Anna Maria Cellupica, Antonella Colasanti, Martina Garofali, Maria Laura Mascetti, Fabiola Fagiolo, Gloria Sifoni, Riccardo Parisi, Linda Ponza e Lucia Bortolotti hanno dimostrato di aver intrapreso il giusto cammino, certamente anche grazie alla sapiente guida del loro docente Luigi Fiorletta.

Oggetti che traducono il ritmo della quotidianità, scandito da immagini che forano lo schermo o i mega schermi con i quali i pubblicitari globalizzano la città contemporanea. È una pratica d'insegnamento che si fa, dunque, progettazione creativa, intesa come chiave strutturale, in pratica come necessità di ragionare sulla linea, sulla sagoma, sulla forma, sul volume e sul loro rapporto con lo spazio, in primis quello urbano; una pratica che fa leva sulla formazione, sulla didattica, insomma su una nuova concezione della coscienza estetica.

Da questi laboratori della 'coscienza' nascono progetti per una città ideale, quel sogno che ciascun artista imprigiona nel proprio lavoro: una città che è espressione del pensiero e dell'artificio, della capacità di gestire le mani, la loro attitudine a tradurre i valori della tradizione, attraverso un rinnovato e critico processo progettuale che, ogni volta, rinnova il dialogo fra storia e contemporaneità.

Immagine: Paolo Consorti, Juliet's house, ink jet on glossy photo paper, cm 110x135, 2010

Ufficio Comunicazione GFF
Luca Tesauro - Tullio Trezza
Ph: +39 089.8023239 - Fax: +39 089 8023 233 comunicazione@giffoniff.it - uff.stampa@giffoniff.it

Chiesa Complesso Monumentale San Francesco
Giffoni Valle Piana (Salerno)
Orario: 10,00-12,30/16,30-19,30
ingresso libero

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