Centro Culturale Zerouno
Barletta
via Indipendenza, 27
0883 521891 FAX 0883 521891
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La sottile espressione dei gesti
dal 18/7/2010 al 12/8/2010
mar-ven 10-13 e 18-21, lunedi' mattina e sabato su appuntamento

Segnalato da

Ufficio strampa Zerouno




 
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18/7/2010

La sottile espressione dei gesti

Centro Culturale Zerouno, Barletta

Attraverso i gesti di quattro artisti si esprimono mondi segretissimi e raffinati, spazi in cui trovarsi tra fervide nuance e corposita' materiche. Espongono: Maurizio Basaldella, Luciana Bertorelli, Antonia Eleonora Cavaleri e Rosalba Mangione.


comunicato stampa

I gesti sono ora rapidi ora lenti, spesso corposi, a volte leggeri e leggiadri.
Esprimono emozioni e sensazioni e grazie ad essi l’arte riesce a tratteggiare le interiorità di ogni artista, geniale creatore di ideali realtà.
Attraverso i gesti di quattro artisti, Maurizio Basaldella, Luciana Bertorelli, Atonia Eleonora Cavaleri, Rosalba Mangione, si esprimono mondi segretissimi e raffinati, spazi in cui trovarsi tra fervide nuance e corposità materiche.

La fuga, l'impressione, uno sguardo rapido che raccoglie il divenire, si ferma, si arresta sulla tela di Maurizio Basaldella. La cognizione, che deriva dall'intuizione, viene espressa dall'artista con la moderna maestria di chi cerca di spiegare in vero. E' un gioco di sensazioni quello di Basaldella. Un confuso e fugace raccogliere la percezione. I colori determinati significano chiara individuazione del reale, la disordinata mescolanza testimonia l'indicibile, la difficoltà di esprimere ciò che non si vede, ma si percepisce: un profumo, un colore, una gioia, una delusione, la voce rotta di chi non trova le parole... L'inquietudine di vivere, la tensione di provare a spiegare, balzano dalle opere di Maurizio Basaldella. Lo spettatore, nell'impatto visivo di chi è accecato dai colori, intraprende quel processo cognitivo per indagare, per ricercare la ragione di quelle mescolanze, la significazione di quelle scelte pittoriche apparentemente disordinate. Non un'immagine, neanche illusoria, solo l'affanno di non dimenticare quella, determinata sensazione per riportarla, così, nuda, sulla tela.

E, dal processo cognitivo ad una piena cognizione cosmica. Le linee leggere e luminose di Luciana Bertorelli disegnano l'uomo, cellula della natura. I colori rimandano ai quattro elementi naturalistici, fondamento della prima filosofia: acqua, aria, terra e fuoco. Da qui, l'uomo, nella sua primordiale essenza. Le figure assumono posizioni "a contatto con la natura". Il rosso lavico di un mondo in formazione, la quiete dell'azzurro di un mare calmo, i colori accesi di struggenti tramonti....a questo è invitato lo spettatore delle opere della Bertorelli. L'uomo in simbiosi con la natura, in quanto parte di essa. L'artista ristabilisce, nelle linee delle figure, il rapporto intimo tra l'uomo e il mondo naturale, potremmo dire, tra la natura e la sua creatura. Ogni movimento delle figure umane rievoca frammenti naturali e ciascun angolo della terra, del cielo, del mare, ogni albero, ogni animale prende le sembianze umane. Un'arte eterea e al contempo decisa, tale da determinare la catarsi, tale da far comprendere l'origine della vita e l'assimilazione di essa con la natura. Un'arte silenziosa e ascetica, che conduce alla più intima riflessione del se.

Curiosa osservatrice del mondo circostante, Antonia Eleonora Cavaleri, attraverso le linee morbide dell'indefinito, solletica le percezioni sensoriali. Scene del reale appena accennate, ma fortemente esplicative, colori sovrapposti ad intendere ora la brina del gelido grigio misto all'azzurro, ora la calura dei rossi e dei marroni. Forti accostamenti cromatici rivelano il vero colorito, vivo e vivace. Vi sono vari modi per cogliere ciò che si vede, e, quello della Cavaleri è il modo dell'indefinito, dell'aria impalpabile, della percezione tattile non riproducibile in immagine chiara, del suono solo accennato con la punta del pennello. La luce è manifesta, invece, nel bagliore dei quadri. La vita è filtrata non tanto attraverso ciò che si vede, bensì, attraverso il modo con cui si sente. E, il modo dell'artista pare quell'angolo d'aria che raccoglie la sottile espressione dei gesti.

Rosalba Mangione attraverso toni decisi e decisivi pare condividere il pensiero di Baudelair per cui la pittura è vocazione. Partendo da questo principio dipingere diviene un’opera magica il cui senso si può intendere solo come si intende la natura: come un vasto insieme di forme, sensi, profumi, colori. Lasciandosi guidare dalla passione per il rosso e il nero e trasportandosi di fronte ad una tela bianca, unico spazio in cui davvero riuscire a trovarsi, la Mangione identifica riquadri cromatici delineati da sobrie linee di demarcazione. La superficie sprigiona una notevole carica vitale per l’artista al punto che la tela diviene il reale spazio della vita e non il luogo della rappresentazione di una realtà esterna.

Sabina Grisorio

Inaugurazione 19 luglio ore 19

Centro Culturale Zerouno
via Cialdini, 8 - Barletta (BT)
Aperto: martedì - venerdì 10/13 e 18/21, lunedì mattina e sabato solo su appuntamento
Ingresso libero

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