'Praeter naturam' e' la prima mostra in un'istituzione pubblica italiana dell'artista americano Ballengee. Il titolo dell'esposizione, che dal latino significa oltre e al di la' della natura, si riferisce agli organismi viventi, in particolare alle specie anfibie, che negli studi dell'artista si presentano con deformazioni tessutali, articolari e scheletriche.
a cura di Claudio Cravero
Martedì 6 luglio, dalle ore 18.30, il PAV presenta Praeter naturam, la prima mostra in un’istituzione
pubblica italiana - a cura di Claudio Cravero - dell’artista americano Brandon Ballengée (Sandusky, Ohio,
1974. Vive a New York). Un’iniziativa nell’ambito di Esof2010 Science in the City, realizzata con il
contributo della Compagnia di San Paolo, con la collaborazione del Museo Regionale di Scienze Naturali di
Torino, Nowhere Gallery - Milano e The Arts Catalyst - Londra.
Il titolo dell’esposizione, che dal latino significa oltre e al di là della natura, si riferisce agli organismi viventi,
in particolare alle specie anfibie, che negli studi dell’artista si presentano con deformazioni tessutali,
articolari e scheletriche. Tali malformità, spesso dovute alla diffusione di parassiti e agenti inquinanti in
precisi habitat fluviali, non sono da considerarsi mostruosità, ma modificazioni fisiche di particolari
esemplari da osservare allo stesso modo delle specie cosiddette sane. L’essere al di là del naturale, pur
non rientrando in una dimensione mitologica o biblica - se pensiamo alle chimere o agli unicorni - implica in
primis un atteggiamento di rispetto per ciò che è considerata alterità, un’attitudine che, se sviluppata,
accresce la nostra soglia di attenzione sulla difesa delle biodiversità. L’artista, che è anche ricercatore e
attivista ecologista, intende esplorare aspetti sempre più urgenti legati ai cambiamenti climatici globali e
all’influenza dell’uomo sull’ambiente.
Al PAV Brandon Ballengée presenta i risultati delle sue Eco-Actions, azioni pubbliche sul campo e di
laboratorio su particolari categorie di anfibi analizzate - già a partire dal 1996 - in alcune aree dell’Europa,
dell’Asia e del Nord America. In Praeter naturam è esposta anche una variante dell’installazione Styx, un
tavolo da laboratorio in cui dei contenitori trasparenti e retroilluminati mostrano i tracciati colorati di
esemplari di rospi e rane deformi. Ogni piccolo anfibio, conservato in glicerina, rimanda alle specie
rappresentate nelle Malamp, serie di fotografie Iris prints ad altissima definizione che ricordano le scansioni
raggi X in cui l’artista, insieme allo scienziato Stalley K. Sessions, utilizza un processo noto come
“compensazione e colorazione” per studiare la morfologia dei diversi apparati e dello scheletro del
campione animale.
Pur mostrando deformità anfibie, nell’indagine di Ballengée non c’è alcuna intenzione di creare stupore o
disgusto nello spettatore, quanto invece di informarlo sui processi di crescita e di trasformazione degli
organismi analizzati: caratteristiche in ogni caso della natura nella sua capacità di adattarsi e organizzarsi
a seconda delle varianti infinitesimali che possono intervenire, e che, in fondo, già Charles Darwin aveva
delineato nella Teoria dell’evoluzione.
La fragile bellezza delle immagini di Ballengée è ripresa inoltre in un’inedita serie di Iris prints su carta
d’acquarello e in un gruppo di disegni realizzati con cenere, polvere di caffè e acqua prelevata nel corso
delle sue ricerche. Dall’esperienza sul campo nasce anche Turin Po Eco-Displacement, una teca che
riproduce fedelmente l’ecosistema indagato e che, attraverso un sistema di alimentazione e filtraggio,
garantisce la sopravvivenza degli organismi presentati. Completano la mostra i video dei fieldtrips realizzati
all’estero e PAV Ecoaction, workshop condotto dall’artista a Torino (da maggio a luglio 2010), a cura delle
Attività Educative e Formative del PAV e in collaborazione con due biologi del Parco Fluviale del Po.
Si ringrazia per le ricerche l’Istituto Antonio Vallisneri di Milano.
Tavola rotonda: lunedì 5 luglio, ore 18.30, presso sala conferenze Museo Regionale di Scienze Naturali di
Torino, Via Giolitti, 36 Torino. Relatori: Brandon Ballengée, Jens Hauser e Beatrice Mautino.
Inaugurazione martedì 6 luglio, ore 18.30
PAV Parco Arte Vivente
Via Giordano Bruno 31, Torino
Orari: da mercoledì a venerdì: ore 15 – 18; sabato e domenica 12 – 19
Ingresso: intero 3 , ridotto 2 , gratuito Abbonamento Torino Musei / Torino+Piemonte Card