Palazzo Re Enzo
Bologna
piazza del Nettuno
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roBOt Festival 3
dal 14/9/2010 al 17/9/2010
329 9714611
WEB
Segnalato da

Associazione Culturale Shape




 
calendario eventi  :: 




14/9/2010

roBOt Festival 3

Palazzo Re Enzo, Bologna

Digital paths into music and art - Ibridazione. 4 giorni di conferenze, installazioni, proiezioni e musica che in serata si spostano a Link, Cassero e Kindergarten. Relational Landscape e' un'installazione ambientale frutto del laboratorio work.lab curato dalla coppia di artisti Bianco-Valente e che ha coinvolto 14 giovani artisti.


comunicato stampa

Dopo il grande successo delle due edizioni precedenti, roBOt Festival torna a sondare nuove forme d'arte, di sperimentazione ed intrattenimento, calandosi per la terza volta in un mondo dove il rinnovamento sociale, estetico e ideale è caratterizzato da un continuo processo di innovazione tecnologica.
Un’innovazione tecnologica ormai pervasiva la quale ha portato ad una definitiva ibridazione fra uomo e macchina, ultimo stadio di un evoluzione che può definirsi socio-tecnologica. Ibridazione. Questo è il tema principale che roBOt03 ha intenzione di sviscerare in quattro giorni di workshop, conferenze e sopratutto tanta musica di qualità. L'edizione del 2010 sarà caratterizzata di fatti da una ricchissima programmazione artistica:

ATOM TM, JON HOPKINS, KING MIDAS SOUND, ALAN1, TOBI NEUMANN, DONNACHA COSTELLO, JESSE ROSE, BASS CLEF, REBOOT, CASSIUS, ROBOT KOCH feat. GRACE, FABRIZIO MAURIZI, ANDEREDO, AD BOURKE, ILARIO ALICANTE, PASTA BOYS, UNZIP PROJECT, DANIELE BALDELLI, DISKjOKKE, DICOFONE, ELEKTRO GUZZI, NOZE BAND fest. DANI SICILIANO, ROMANO ALFIERI, ELECTRICALZ, ALESSANDRO SENSINI, C.AL.MA, ANDREA SARTORI, WEIGHT & TREBLE, DANCE OR DIE, LINUZ, LUCA TREVISI aka LTJ & MEMORYMAN, NO MORE TROUBLE, STEP & RILLS, and many more...

roBOt allunga, anche in questa edizione, i suoi tentacoli elettronici verso Palazzo Re Enzo, un altro tesoro del patrimonio storico-architettonico di Bologna, e verso i club che hanno fatto la storia della nightlife bolognese: Link, Cassero e Kindergarten.

Giovedi 16 settembre, la prima giornata del festival, roBOt svilupperà la propria struttura organizzativa/narrativa e di ricerca in due distinti percorsi, uno diurno e l'altro notturno. Entrambe le sezioni saranno protese all'analisi delle ultime tendenze nel campo delle arti digitali.

Fra le stanze nobiliari di palazzo Re Enzo verranno presentati i progetti del bando CALL4ROBOT: lavori artistici sviluppati per indagare il rapporto fra le tecniche “classiche”, dalla pittura alla performance, dalla fotografia alla scultura, e i ritrovati tecnologici e digitali di nuova generazione.

Tra i selezionati citiamo SYNTHESIS di Micron, il gruppo di ricerca di Serena Zanconato e Rajan Craveri nato alla scuola Civica di Arte Drammatica Paolo Grassi 2005, vincitore nel 2008 del premio del pubblico al Flash Festival di Torino, con un cortometraggio di video danza. Merita menzione anche Emanuele Kabu nella sezione video e Victor Zappi, phD all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, con la sua installazione “Virtual_Sequencing”.

Riflettori puntanti anche sulla sezione Screenings, rassegna di cinque documentari che indagano la scena della musica elettronica nelle sue fondamentali costituenti: persone, arte, strumenti e contesti. Stili di vita e percorsi di creazione rivelati. Tra i titoli che verranno proiettati nella Sala degli Atti citiamo “Speaking in Code”, film documentario di Amy Grill, un resoconto intimo di persone completamente perse nella musica. Da segnalare anche i titoli “8 BIT” di Marcin Ramocki e Justin Strawhand, un documentario ibrido che esamina l'influenza dei videogiochi sulla cultura contemporanea, “RIP, a remix manifesto” di Brett Gaylor, manifesto della "revisione" del concetto di proprietà intellettuale, “We call it Skweee” di Iacopo Patierno e David Giese, un viaggio nella musica Scandinava, “Warp 20 New York city”, di Lorenzo Fonda, un video che documenta l'evento del settembre 2009 a New York per festeggiare il 20° anniversario della storica etichetta.

Fra le imponenti arcate del cortile del palazzo, la selezione musicale verrà affidata a Luca Trevisi aka LTJ & Memoryman aka Dj Uovo, membro della crew dei Pasta Boys; all'attesissima performance di Andrea Sartori, ma sopratutto a Bass Cleff, primo ospite internazionale della kermesse a Palazzo Re Enzo. Ralph Cumbers (aka Bass Clef) nonostante le sue sonorità tipicamente Dubstep, è un fantastico centrifugatore di mixer, piatti, manopole ma anche tromboni e fiati vari, usati come viaggio interstellare verso un fenomenale carnevale musicale del terzo millennio.

Dopo che le pesanti ante del portone monumentale di Palazzo Re Enzo verranno chiuse, il roBOt festival si sposterà al Cassero. Lo storico gay club, inserito nel meraviglioso spazio della ex Salara bolognese, farà da proscenio ad una one night interamente dedicata alla new disco. Assoluto headliner della serata sarà Daniele Baldelli, noto padre della Cosmic, un personaggio che ha definito i contorni del dj quando ancora non esistevano i mixer, mischiando stili dall' afro all'elettronica con uno stile che non aveva e non ha epigoni.

Ad accompaganre Baldelli ci sarà Diskjokke, astro nascente della new disco norvegese, e delfino di Prince Tomas. Cerimonieri dell'evento saranno Wawashi, dj resident del Cassero, e Cevo, dj della Discomobile, staff partner di roBOt Festival in questa serata.

Anche quest'anno la Sala degli Atti di palazzo Re Enzo, sarà il palcoscenico di intensi momenti di confronto, entusiasmanti presentazioni e talk appassionati su tutto ciò, che nel 2010, si è dimostrato essere interessante e innovativo nel panoama della cultura digitale. Artisti di fama internazionale, giornalisti, professori universitari animeranno l'intenso cartellone di appuntamenti ospitati dal festival, programma che anno dopo anno si arricchisce e sta diventando sempre più un vero è proprio punto di riferimento per gli esperti e amanti del settore. La parola chiave di questa edizione di roBOt, come detto, è Ibridazione, ibridazione fra le arti, la tecnologia e l'uomo, le diverse estetiche e culture. In questo contesto, appuntamenti come il workshop Multimedia Art >Estensioni del sistema nervoso che ha fra i suoi ospiti Lelio Aiello (direttore artistico work.lab) / Bianco-Valente (artisti) / Silvia Grandi (critica d’arte/prof.ssa dell'Università di Bologna) / Antonio Puglisi (direttore artistico roBOt/dj) / e Paolo Rosa (Studio azzurro) momento di confronto sulla ricerca artistica contemporanea, chiamata ad una riflessione sullo statuto del visivo, nei suoi intrecci con la tecnologia e con i relativi risvolti più prettamente filosofici e il seminario curato da Roberto Marchesini che ha come tema le Ibridazioni ed Evoluzioni del Post Human trovano un posto di primo piano assoluto.

Last but not least segnaliamo che venerdì e sabato palazzo Re Enzo sarà palcoscenico di Relational Landscape, un'installazione ambientale frutto del laboratorio work.lab curato per déjà.vu/roBOt dalla coppia di artisti italiani Bianco-Valente. Il laboratorio (7 > 11 settembre) realizzato all'Accademia di Bologna vede coinvolti 14 giovani artisti e studenti provenienti dall'Accademia di Bologna, dal DAMS e dal Conservatorio e ha come campo d'azione la città nei suoi aspetti relazionali, fra le persone e le persone e gli eventi.

roBOt Festival si dimostra per la terza volta un evento di respiro internazionale, volto a dare forma ad un network di esperienze, persone ed idee che rilancino il concept di una rivoluzione digitale e tecnologica con il fine di migliorare l'esistenza/esperienza umana sotto tutti i punti di vista, con particolare attenzione al contesto dell'intrattenimento.
Una sfida raccolta dall'Associazione Culturale Shape che conferisce lustro a Bologna, città da sempre centro nevralgico della cultura italiana.

Serata inaugurale, mercoledì 15 settembre Teatro Comunale e After Show al Kindergarten

Palazzo Re Enzo
piazza Re Enzo, Bologna
Link, Cassero e Kindergarten

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