Ex Chiesa Anglicana ECAA
Alassio (SV)
via Adelasia, 10 (dietro la Stazione Ferroviaria)
0182 648078
WEB
Carol Rama
dal 7/8/2010 al 11/9/2010
giov-dom 15-19

Segnalato da

Lucia Campana




 
calendario eventi  :: 




7/8/2010

Carol Rama

Ex Chiesa Anglicana ECAA, Alassio (SV)

Appassionata


comunicato stampa

A cura di Nicola Davide Angerame

La mostra di Carol Rama è un evento di punta nella programmazione dell'Ex Chiesa Anglicana, poichè presenta l'antologica di un’artista singolare, di un talento che viene da lontano e che nell'ultimo decennio ha conosciuto una fortuna internazionale, fatta di mostre personali in Italia, negli Stati Uniti e in Europa.
Nata a Torino nel 1918 Olga Carol Rama attraversa un secolo complesso e traumatico come il Novecento usando l'arte, per sua stessa ammissione, come un atto di “guarigione” e come lo specchio di un'avventura, tutta personale, tempestata di gioie e di privilegi, ma anche di tragedie familiari ed arricchita
dall'amicizia di importanti intellettuali italiani: primo fra tutti il poeta Edoardo Sanguineti, ma anche Giorgio Manganelli (che introdurrà diverse sue mostre) Felice Casorati (organizzatore della prima personale di Rama alla Galleria del Bosco nel 1947), il poeta Albino Galvano, l'architetto e pittore Corrado Levi, il musicologo Massimo Mila, l'architetto Carlo Mollino, per finire con colleghi illustri come Man Ray e incontri importanti come quello con Andy Warhol.
L'arte di Carol Rama è autobiografica, scandalosa, rigorosa e sperimentale in modo naturale. Usando personaggi e oggetti del proprio mondo, costruisce nei decenni serie di disegni e di assemblaggi che catturano per la forza magnetica, l'avanguardismo e una intrinseca grazia grottesca, rilevata dai suoi più importanti estimatori, tra i quali si annovera Achille Bonito Oliva, che nel 1993 invita l'artista ad esporre nella sezione Aperto della Biennale di Venezia.
Dieci anni dopo, nell'edizione guidata da Francesco Bonami, Carol Rama riceverà il premio più ambito di sempre: il Leone d'Oro alla Carriera della 50esima Biennale di Venezia.
Dalla sua casa storica nel centro di Torino, una soffitta dove vive e lavora da sempre, Carol torna a trasformare in visioni le proprie emozioni.
Il mondo la celebra, ma poco cambia in questa figura d'artista d'altri tempi che conferma la sua poca sensibilità per il successo e dimostra una vera “passione” per l'arte.
Dopo aver ritratto in acquerelli bislacchi e infantili le protesi della zia livornese o le visioni dell'ospedale psichiatrico dove la madre verrà ricoverata dopo la morte del padre, Carol Rama sente il bisogno di uscire dai confini dell'autobiografia ed entra a far parte del gruppo del MAC torinese, il Movimento Arte Concreta co-fondato da Gillo Dorfles (altro caro amico), elaborando un personale concetto di astrazione che la porta a distinguersi ancora una volta.
A partire dagli anni '60 la ricerca svolta verso l'introduzione di oggetti cari all'artista su opere su carta e su tela: sono occhi di ceramica, pelli d'animali, unghie. Sono i Bricolages, come li battezza il suo più amato amico ed esegeta, Edoardo Sanguineti, che spesso usa le proprie poesie per “tradurre” il lavoro di Rama in linguaggio.
Negli anni '70 Rama viaggia a Parigi e New York con il suo gallerista Anselmino, conoscendo molti artisti, tra cui Andy Warhol. La sua arte svolta ancora ed ha inizio il periodo delle camere d'aria di bicicletta che le ricordano la fabbrica di biciclette di quando il padre era un imprenditore di successo.
Nel 1980, l'artista incontra Lea Vergine, che la invita nella grande mostra itinerante da lei curata e dedicata alle artiste del Novecento: L'altra metà dell'avanguardia. Sensibile al ritorno della pittura degli anni '80, Carol Rama torna alla figurazione con racconti visivi che alludono al mito e alle leggende. Donna coltissima, che identifica la cultura con la libertà, Rama preferisce parlare degli amici e delle sue esperienze, piuttosto che di ciò che legge e ascolta (lei, appassionata della musica di Luciano Berio). Nel 1998 Rudy Fuchs, primo direttore del Castello di Rivoli di Torino, e Maria Cristina Mundici la chiamano ad esporre in un’importante mostra antologica allo Stedelijk Museum di Amsterdam e al The Institute of Contemporary Art (ICA) di Boston (USA). Carol Rama si conferma un'artista supercontemporanea, e nel 2003 arriva il Leone d'Oro. Nel 2004 un'ampia antologica presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, seguita dal Mart di Rovereto e dal Baltic Museum di Gateshead (GB). Seguono altre personali in Europa e anche lo stilista Antonio Marras le tributa una mostra ad Alghero, in Sardegna. Due anni fa, la mostra antologica curata da Marco Vallora al Palazzo Ducale di Genova celebra il novantesimo compleanno dell'artista, che a gennaio di quest'anno riceve il Premio Presidente della Repubblica, su segnalazione dell'Accademia di San Luca di Roma: è il degno coronamento di una carriera longeva, ostinata e sottotraccia, che alla fine si è imposta per la qualità intrinseca di un lavoro artistico portato avanti senza tentennamenti da una delle artiste europee maggiormente significative nel panorama internazionale del Novecento.

Dott.ssa Monica Zioni
Assessore alla Cultura e al Turismo Città di Alassio

Per immagini e informazioni:
Lucia Campana, addetta stampa del Comune di Alassio: 347 8334469 lucia.campana@gmail.com

Ex Chiesa Anglicana
via Adelasia, 10 Alassio (dietro la Stazione Ferroviaria)
Orari apertura: da giovedì a domenica dalle ore 15 alle 19
Ingresso libero

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