Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci
Milano
via S. Vittore, 21
02 485551 FAX 02 48010016
WEB
Gianni Giansanti
dal 21/9/2010 al 13/11/2010
merc-ven 10-17, sab, dom e festivi 10-18.30; ultimo ingresso 30 minuti prima

Segnalato da

Deborah Chiodoni




 
calendario eventi  :: 




21/9/2010

Gianni Giansanti

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, Milano

Umanita' e' la prima mostra interamente dedicata al fotografo e giornalista, curata da Chiara Mariani e Ada Masella. Giansanti diventa famoso a soli 21 anni con il celebre scatto del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani a Roma nel 1978. A partire da quella data, il fotografo documenta con le sue immagini trent'anni di storia nazionale e internazionale e dei suoi protagonisti, toccando tutti i temi della cronaca italiana, dalla strage di Bologna al disastro di Tesero.


comunicato stampa

A cura di Chiara Mariani e Ada Masella

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, in collaborazione con Immaginazione, Canon Italia e Contrasto, presenta Umanità la prima mostra fotografica dedicata al grande fotografo e giornalista Gianni Giansanti, curata da Chiara Mariani e Ada Masella.

Gianni Giansanti diventa famoso a soli 21 anni con il celebre scatto esclusivo del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in Via Caetani a Roma nel 1978: la fotografia tristemente famosa, che fece subito il giro del mondo, gli valse una menzione d'onore al World Press Photo dello stesso anno.

A partire da quella data, Gianni Giansanti documenta con i suoi scatti trent'anni di storia nazionale e internazionale e dei suoi protagonisti, toccando tutti i temi della cronaca italiana, dalla strage di Bologna al disastro di Tesero. In particolare, racconta i 27 anni di pontificato di Papa Giovanni Paolo II, seguendolo nelle uscite pubbliche e nei suoi momenti privati, restituendo una vera e propria foto-biografia di uno dei personaggi più significativi e carismatici della storia contemporanea.
Questo lavoro gli fa vincere il primo premio al World Press Photo nel 1988.
Dopo l’esperienza in Vaticano, Giansanti è chiamato da Marco Palocci, allora direttore della comunicazione della Camera dei Deputati, ad affrontare una nuova sfida professionale: raccontare la vita quotidiana di Montecitorio attraverso i suoi scatti. Così per la prima volta una macchina fotografica ebbe accesso a tutti i luoghi più segreti e nascosti della città della politica: le immagini sono raccolte in un volume, che la stessa Camera dei Deputati ha usato per lungo tempo come omaggio di rappresentanza per ospiti italiani e stranieri.

Il racconto e la rappresentazione di personaggi sono l’ambito in cui Gianni Giansanti preferisce fotografare; non solo il Papa, ma anche gli sportivi come Alessandro Del Piero, Ayrton Senna e Jacques Villeneuve, trasmettendo le loro storie di atleti e soprattutto di uomini.

L’umanità, infatti, è l’elemento conduttore delle storie che racconta, tale da stimolare la sua curiosità di fotografo e la voglia di testimoniare "i momenti veri".
La sequenza delle fotografie in mostra vuole proporre la capacità di Gianni Giansanti di variare dalla cronaca al ritratto d’autore, al reportage e di porsi sempre senza giudizio di fronte a
ciò che rappresenta, semplicemente scattando secondo un raro istinto giornalistico e una sensibilità, che rendono ancora oggi le sue fotografie di grande impatto emotivo e attualità.

La mostra è divisa in 3 sezioni:
l’affaire Moro e la cronaca italiana
i ritratti
i reportages
Si parte con il famoso scoop del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, per passare alle fotografie che raccontano la cronaca italiana dal disastro di Tesero, la strage di Bologna, il Palio di Siena e poi la lunga sezione di ritratti (8 fotografie di Papa Giovanni Paolo II, l’allora Cardinale Ratzinger, John Elkann sul tetto del Lingotto, il Presidente Pertini in vacanza, Italo Calvino, lo stilista Valentino nel suo studio e molti famosi sportivi).
Il percorso espositivo si conclude con la sezione dedicata ai grandi reportages: l’Africa, le Accademie Militari nell’ex Unione Sovietica, la carestia in Somalia, il capodanno tibetano e il Kumbha Mela in India.

In occasione della mostra sarà presentato il volume Gianni Giansanti, edizioni Contrasto, la prima opera che percorre il lavoro di una vita del grande fotogiornalista.
Il libro raccoglie il meglio della sua lunga e varia produzione, ed è diviso in tre sezioni che corrispondono ai grandi temi affrontati da Giansanti: ll nostro tempo/Cronaca, Protagonisti e Altrove.
I testi che accompagnano le fotografie sono di Carlo Verdelli, Chiara Mariani, Antonio D’Orrico, Jeff Israely e Toni Capuozzo.

Biografia
Gianni Giansanti nasce a Roma nel 1956. Inizia la sua carriera come freelance nel 1977 e già un anno dopo diventa famoso per i celebri scatti del corpo dell’Onorevole Aldo Moro all’apertura della Renault rossa il 9 maggio del 1978, che gli valgono la menzione d’onore al World Press Photo di quell’anno.
Nel 1981 entra a far parte dello staff dell’agenzia Sygma a cui affida la distribuzione sia delle fotografie scattate durante i viaggi con Papa Giovanni Paolo II che delle news internazionali di cui è testimone in Polonia, Haiti, Guatemala, Salvador. Nel 1999 è a Roma interessato dalla vita politica: per mesi si aggira all’interno di Montecitorio: è il primo fotografo a entrare nella quotidianità non ufficiale della Camera dei Deputati. Fotografo del Papa, ha ritratto anche molti campioni dello sporti Ayrton Senna, Jacques Villeneuve, Alessandro Del Piero, Adriano. Gli anni dal 2002 al 2004 Gianni Giansanti è concentrato sul reportage in Africa. Si reca più volte nella valle dell’Omo in Etiopia meridionale alla ricerca delle origini dell’uomo: da questi viaggi uscirà il volume "L’Ultima Africa".
Scompare a Roma nel 2009.

Non è la prima volta che il Museo si apre all’arte e alla fotografia contemporanea, considerate come un’opportunità per dialogare con il pubblico e fornire punti di vista nuovi e differenti attraverso la sperimentazione di forme e linguaggi, abbattendo i confini tra le diverse discipline.
Nel novembre 2008, infatti, il Museo ha progettato e realizzato, con il contributo di Regione Lombardia, una mostra sul fotografo e grafico olandese Arno Hammacher. L’esposizione dal titolo "il punto di vista di ARNO. ARNOhammacher, fotografo, progettista grafico", concepita entro un percorso e un allestimento ispirati e discussi da e con Hammacher, ha significato un evento importante in questo percorso.

Idea e progetto: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e Immaginazione
Partner tecnico: Canon Italia
In collaborazione con: Contrasto
Con il contributo di: Regione Lombardia - Cultura, Fondazione Cariplo, Brunswick, EmmePlus
Sotto l'Alto patronato di: Presidente della Repubblica, Pontificio Consiglio della Cultura
Con il patronato di: Regione Lombardia
Con il patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Provincia di Milano, Comune di Milano - Cultura

Ufficio Relazioni esterne e Stampa
Deborah Chiodoni - Lisa Bergamo - Valeria Gasparotti
T +39 02 48555 343 / 372 / 381 / 450 C +39 339 1536030 stampa@museoscienza.it

Inaugurazione mercoledì 22 settembre ore 19 (su invito)
Mercoledì 22 settembre apertura gratuita straordinaria con accesso alla mostra dalle ore 21.30 alle ore 24

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ''Leonardo Da Vinci''
via S. Vittore, 21 - Milano
Giorni e orari di apertura
Dal mercoledì al venerdì: 10.00 - 17.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 - 18.30
L'ingresso è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.
Biglietti d’ingresso:
intero 8,00 € | ridotto 6,00 € | scuole 3,00 € a persona | gruppi (+10) 6,00 € cad
Biglietto famiglia (adulto + bambino fino a 14 anni) 6,00 € cad + 3,00 € cad
Nonno & Nipote (nonno + nipote fino a 14 anni) 6,00 € cad + 3,00 € cad
Ingresso gratuito per: visitatori disabili e accompagnatore, bambini sotto i 3 anni

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