Hangar Bicocca
Milano
via Chiese, 2
02 66111573 FAX 02 6470275
WEB
Aspettando Terre Vulnerabili
dal 4/10/2010 al 16/10/2010
mart-dom 11-19, giov 14.30-22, lunedi chiuso

Segnalato da

Lucia Crespi




 
calendario eventi  :: 




4/10/2010

Aspettando Terre Vulnerabili

Hangar Bicocca, Milano

Aspettando Terre Vulnerabili e' una fessura che s'insinua fra la chiusura delle mostre di Christian Boltanski e di Phill Niblock e l'opening di 'Le soluzioni vere vengono dal basso', il primo quarto del grande progetto espositivo Terre Vulnerabili. Verranno prima presentati sei rari film di Phill Niblock e, la settimana successiva una serie di film realizzati nei primi anni '60 da Yona Friedman, del tutto inediti in Italia. Alle proiezioni si accompagnano le interviste in video ai due artisti realizzate da Hans-Ulrich Obrist.


comunicato stampa

Aspettando Terre Vulnerabili è una fessura che s’insinua fra la chiusura delle mostre di Christian Boltanski e di Phill Niblock e l’opening di Le soluzioni vere vengono dal basso, il primo quarto del grande progetto espositivo Terre Vulnerabili. Come in un’ideale dissolvenza fra passato recente e futuro prossimo, verranno prima presentati sei rari film di Phill Niblock e, la settimana successiva - con un ideale passaggio di testimone - gli altrettanto rari film realizzati nei primi anni sessanta da Yona Friedman, del tutto inediti in Italia. Alle proiezioni si accompagnano le interviste in video ai due artisti realizzate da Hans-Ulrich Obrist, condirettore di mostre e programmi presso la Serpentine Gallery di Londra e membro del comitato scientifico di HangarBicocca.

PROIEZIONE DI SIX FILMS (1966-1969) DI PHILL NIBLOCK
Dal 5 al 10 ottobre 2010

Chiunque conosca il nome di Phill Niblock lo associa al minimalismo musicale e in particolare, a The Movement of People Working, la serie di magnifici film girati da Niblock fra 1973 e 1985 in ambienti rurali in vari paesi del mondo (Cina, Brasile, Portogallo, Lesotho, Portorico, Hong Kong, Messico, Ungheria, Peru) e che HangarBicocca ha presentato sia come installazione, sia come live eseguito dal quartetto Nelly Boyd. Prima di passare alla composizione, Niblock è stato in realtà fotografo molto attivo (celebri i suoi ritratti in bianco e nero dedicati ai grandi musicisti jazz) e cineasta sperimentale. I film proiettati per Aspettando Terre Vulnerabili sono stati gentilmente concessi da Phill Niblock e fanno parte di Phill Niblock’s Six Films, dvd relizzato nell’ambito di O’A.I.R. Residency Program presso O’ Milano e prodotto da Die Schachtel/edition O’.

Film proiettati:
Morning, 17’, b/n, 16mm, USA, 1966-69
The Magic Sun, 17’, b/n high contrast, 16mm, USA, 1966-68
Dog track, 8’30”, col., 16mm, USA, 1969
Annie, 8’, col., 16mm, USA, 1968
Max, 7’, b/n, 16mm, USA, 1966-68
Raoul, 20’, col., 16mm, USA, 1968-69

Morning, da un'idea di Phill Niblock e Jean Claude Van Itallie, segue una giornata dal risveglio di una coppia allo svolgersi del tempo quotidiano, fra interni ed esterni a New York. Con testi di Lee Worley e di Michael Corner e con i membri dell’Open Theatre Group.

The Magic Sun, storico e fondativo documento-capolavoro con la musica di Sun Ra e i membri della sua Sun Ra Arkestra.
Dog track mostra una lunga veduta urbana che stacca in frammenti di paesaggio della natura alternando i tipici moduli di ripresa dello sperimentalismo, con un testo trovato per caso e letto da Barbara Porte.

Annie è un ritratto della ballerina Ann Danoff che performa in città, con un collage di suoni come colonna sonora.
Max è un collage di immagini di film/ritratto del padre della sound art Max Neuhaus, con come colonna sonora collage musicali dello stesso Neuhaus.

Raoul è un ritratto del pittore Middleman Raoul, con ampio uso di film tecnica time-lapse (ogni fotogramma viene catturato ad un ritmo molto più lento di quello che sarà riprodotto). La colonna sonora è improvvisata da Raoul Middleman e dallo stesso Phill Niblock.

Si ringraziano: O’A.I.R. Residency Program e Die Schachtel/edition O’.

Nato nel 1933, Phill Niblock è un celebre compositore minimalista attivo fin dalle metà degli anni Sessanta a New York dove ha fondato il centro Experimental Intermedia e l’etichetta Xi records. Autore di una musica caratterizzata da droni simultanei e da toni multipli che disegnano flussi di timbri microtonali destinati ad attraversare, avvolgendolo completamente, lo spazio di un suo concerto, Niblock è anche cineasta, videomaker e fotografo. Le sue performance musicali sono spesso accompagnate dai propri film che mostrano persone al lavoro in paesaggi non urbani, rappresentate attraverso un originale sguardo socio-antropologico.

Niblock, che comincia il suo lavoro di compositore nel 1968, ha lavorato lungo gli anni Sessanta come fotografo e filmmaker di musica jazz, realizzando una serie di straordinari ritratti in bianco e nero. Il suo film The Magic Sun ha come protagonisti la musica di Sun Ra e la sua mitica orchestra ed è considerato non solo un documento storico ma anche una vera e propria una pietra miliare dello sperimentalismo cinematografico e musicale. Fra gli episodi più rilevanti della sua lunga carriera c’è indubbiamente anche la produzione di World of Echo (1986, Upside Records-Mute Records/Rough Trade), leggendario album dell’amico Arthur Russel, compositore, violoncellista, cantante e re indiscusso della scena disco d’avanguardia.

Niblock incide per l’etichetta di culto Touch ed ha suonato nei più prestigiosi contesti musicali internazionali, dai festival di musica elettronica ai musei, dai centri d’arte alle grandi sale concertistiche. La sua musica non è né ambient né minimalista: si differenzia infatti da Steve Reich, Philip Glass e Terry Riley - che lui stesso definisce più "ripetitivi" che minimalisti - per un suono basato sulla sottrazione degli elementi base come il ritmo e la melodia tipici di quella generazione di autori, a favore di note lunghissime e toni sostenuti, che danno vita ad un impasto denso ora armonioso ora scuro, denso e perturbante.

"Talvolta lavoro con frequenze molto vicine tra loro - racconta Niblock - come per esempio 55, 57, 59 hertz, poi lavoro sulle loro ottave, creo una partitura e scelgo uno strumento - e ovviamente anche un musicista - per registrare la serie di frequenze su un registratore multitraccia o su computer. Dal vivo, poi, i musicisti suonano esattamente lo stesso strumento, improvvisando sulle note provenienti dai nastri, influenzando così il risultato nello spazio...”

Ufficio Stampa
Lucia Crespi
lucia@luciacrespi.it
+39 02 89415532

Inaugurazione 5 Ottobre 2010

Fondazione HangarBicocca
Via Chiese 2, Milano
Orari: da martedì a domenica 11 - 19
giovedì 14.30 - 22
lunedì chiuso
Ingresso: Intero 8 €, Ridotto 6 €

IN ARCHIVIO [78]
Petrit Halilaj
dal 1/12/2015 al 12/3/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede