Galerie Venise-Cadre
Casablanca
25, Bd Moulay Rachid
022 366076 FAX 022 366085
WEB
Nicola Salvatore
dal 13/10/2010 al 6/11/2010
lun-sab 9-12.30 e 15-19:30

Segnalato da

Vasodivetro Comunicazioni


approfondimenti

Nicola Salvatore



 
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13/10/2010

Nicola Salvatore

Galerie Venise-Cadre, Casablanca

A Sud del mio Sud. Passaggio a Casablanca. In questo confronto con la mediterraneita', Salvatore si rilegge, si apre ad un nuovo rapporto con questo paese, riguarda il suo passato, riconsiderando quelli che sono stati i periodi salienti del suo percorso artistico. Dalle Ombre alle Balene, ai Mestoli, attraverso pittura, scultura, opere video e digitali.


comunicato stampa

La storica galleria Venise Cadre, di Casablanca, apre la stagione espositiva con una personale dell’artista italiano Nicola Salvatore.
Si tratta di una mostra che sembra ricominciare dalle origini, dalla culla mediterranea, per trovare radici e similitudini: l’artista cerca e scopre nuovi mondi, vede e legge assonanze, tangenze, stimola e crea interrelazioni, interpretando i segni dei luoghi che lo circondano.

In questo confronto con la mediterraneità, Nicola Salvatore si rilegge, si apre ad un nuovo rapporto con questo paese, riguarda il suo passato, riconsiderando quelli che sono stati i periodi salienti del suo percorso artistico. Dalle Ombre alle Balene, ai Mestoli, attraverso pittura, scultura, opere video e digitali.

Presenza forte nell’immaginario di Salvatore è l’iconografia della Balena, che con il suo bagaglio simbolico, quasi archetipico, accompagna da tempo il suo lavoro, assumendo di volta in volta le forme più svariate, come nell'opera “Da Kerala a...” la classica silhouette del cetaceo è sorretta da una struttura con elementi a piolo, quasi filamentosi, forse echi della morfologia dei fanoni. Le Balene, fedeli compagne nel cammino di questo artista, sono il simbolo dei primordi del mondo, di forze invisibili, ma possenti.
Una serie di grandi e piccole opere vanno a riabbracciare il felice periodo delle Ombre e degli Oggetti. Ombre decise e nette, senza ripensamenti, in un paese dove i contrasti tra luce e buio sono forti, ci appaiono ancor più cariche di tutta la loro forza archetipica ed espressiva.

Positivi e negativi si conciliano attraverso la memoria e, accanto a questi, vediamo sfilare poderose schiere di Cavalli, ieratici Mestoli, quasi fossero armi di altri tempi.

Le opere di Salvatore divengono talvolta monolitiche presenze, altrove forme eleganti e leggere.
In esse è palpabile la forza dei neri, delle terre, delle superfici riflettenti, di materiali potenti e “instancabili” come i metalli, i legni, le terrecotte. Si tratta di materie di una memoria ancestrale, affiancate però dai media attuali, da mezzi video e digitali.
Sono suggestioni arcaiche e contemporanee al tempo stesso, di un mondo che è “appartenenza”, fatto di simboli condivisibili e di un patrimonio culturale che travalica tempo e latitudini.

L’accoglienza cromatica che ci riserba questa mostra, sembra sposarsi con quella del paese che la ospita. Il Marocco conquista l’artista con le sue bellezze naturali, con il calore della sua gente, i profumi, la luce.

I colori di queste terre divengono esperienza sensoriale ed intellettuale che, nelle opere di Salvatore, prende forma in un discorso che è insieme intimista e antropologico, poiché appartiene profondamente all’artista e all’uomo, nel senso più ampio del termine.
Perdere e ritrovare le tracce, sperimentare, incamminarsi lungo strade note e addentrarsi in terre sconosciute: questo è il percorso dell’artista che non si stanca di cercare e di rimettersi in discussione. Questo è quello che sembrano suggerirci le opere che qui si presentano nella suggestiva cornice di Casablanca.

La capacità di rileggere la propria esistenza e la propria opera alla luce di nuovi stimoli conduce Nicola Salvatore dall’Italia al Marocco e viceversa, in un viaggio creativo che è arricchimento e contaminazione tra identità e memoria.
«Se non mi ricorda niente, allora sono perso», diceva Gilles Deleuze.

Lontano da un’idea di chiusura territoriale, ma nel contempo lontano anche da un’assoluta ed esasperata deterritorializzazione, l’arte di Nicola Salvatore attraversa e migra, passa tra linguaggi e terre con freschezza e stupore.
Il solo compito per lo spettatore è di lasciarsi trasportare dalle atmosfere evocative della sua arte, da colori e forme che hanno la forza della terra e del simbolo: opere che sanno portarci lontano.

L’idea di trasversalità, di attraversamento e contaminazione gli appartiene: Salvatore è anche art director e artista per la Compagnia Costa Crociere e, pur recandosi spesso in Marocco, prosegue la sua attività di docenza in Italia dove è titolare di una Cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.

Il catalogo in mostra, con edizione a cura della Galleria Venise Cadre, sarà corredato da una selezione di brevi interventi critici dei seguenti autori: R. Bellini, M. Bignardi, R. Borghi, L. Caramel, L. Cavadini, L. Cherubini, E. Crispolti, A. D'Avossa, E. Di Raddo, G. Dorfles, A. P. Fiorillo, A. Fiz, F. Gualdoni, M. Meneguzzo, F. A. Miglietti, L. Parmesani, F. Poli, E. Sanguineti, R. Senesi, V. Tassinari, G. Verzotti, C. Vivaldi.

Contatti:
Vaso di Vetro Comunicazioni
vasodivetro@gmail.com

Inaugurazione giovedì 14 ottobre 2010, h 18

Galerie Venise-Cadre
25, Bd Moulay Rachid, Casablanca
Orari: Lun-Sab 9:00 -12:30 15:00 – 19:30
ingresso libero

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dal 13/10/2010 al 6/11/2010

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