Melepere
Verona
via Sottoriva, 12
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Stefano W. Pasquini
dal 14/10/2010 al 22/12/2010

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Melepere




 
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14/10/2010

Stefano W. Pasquini

Melepere, Verona

The End of the 90s and the Impressionists. La mostra, composta di installazioni, video, fotografie e dipinti, si dispone nei due piani della galleria con una serie di opere nuove degli ultimi tre anni di attivita' dell'artista.


comunicato stampa

A cura di Fabio Cavallucci e Patrizia Silingardi

In questa personale, sequenza della mostra dallo stesso titolo ai Magazzini Criminali di Sassuolo in settembre, Stefano W. Pasquini prosegue la sua ricerca sul decennio degli anni 90. Un’immagine digitale ne mostra visivamente nascita e morte: Lenin, simbolo della caduta del muro di Berlino che aprirà gli anni ’90 nel 1989, è posato virtualmente sull’episodio simbolo che ha decisamente chiuso il decennio: la caduta delle Twin Towers a New York l’11 settembre 2001, mentre un cartello stradale, strappato dal suo ambiente naturale, rivela un cinico messaggio di utopia: “Dio c’è”.

Stefano W. Pasquini alla fine degli anni ’90 viveva a New York, e al suo ritorno in Italia un importante museo americano aveva programmato una sua mostra personale per il tardo 2001, se non fosse che l’11 settembre provocò una crisi (di paura, più che finanziaria) che fermò le donazioni culturali delle grandi aziende tanto che alcuni musei, tra cui questo, dovettero chiudere. Partendo da questo episodio Pasquini ripercorre il decennio all’estero del suo percorso artistico che lo vide a Dublino, Londra e New York, parallelamente riflettendo sulle valenze politiche di un decennio che era cominciato in grande ottimismo per l’umanità per poi finire drasticamente ad un ritorno al terrore.

“Sono finiti gli anni Novanta?”, scrive Fabio Cavallucci, “Quegli anni ricchi di utopie concrete, politiche e artistiche, dai No Global agli Young British Artists? Sono ormai definitivamente superati quegli anni pregni dell'idea di una espansione infinita, di una possibilità di democrazia dal basso, di un comunismo reale grazie al comunismo informatico realizzato dalla rete? Oggi che scopriamo che internet non è poi così aperto, che in molte parti vi regna la censura e il diritto di riproduzione frena la ricerca, che la nostra società sembra andare più verso un totalitarismo gelatinoso anziché verso la libertà dei singoli, allora sì, gli anni Novanta sono proprio finiti. E l'arte non può che sottolineare questo cambiamento.”

La mostra, composta di installazioni, video, fotografie e dipinti, si dispone nei due piani della galleria con una serie di opere nuove degli ultimi tre anni di attività dell’artista. Al piano sotterraneo un’installazione sonora di Alessandro Linzitto ricorda alcune catacombe cristiane, mentre le opere “religiose” svelano una ricerca all’ombra della nostalgia estetica delle icone del cattolicesimo.

Per l’occasione verrà pubblicato il numero 24 di Obsolete Shit con saggi di Fabio Cavallucci e Patrizia Silingardi. La Cartella stampa con immagini in alta risoluzione è scaricabile all’indirizzo: http://www.stefpasquini.com/press/90.zip

Opening Venerdì 15 ottobre, ore 18

Melepere
Sottoriva 12 - Verona
Ingresso libero

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