RiElaborando
Arezzo
via Guglielmo Oberdan, 30
0575 324059 FAX 0575 354833
WEB
Elisa Zadi
dal 26/10/2010 al 16/11/2010
mart-ven 17- 19.45, sabato 16.30-19.45

Segnalato da

Daniela Meli



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Elisa Zadi
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26/10/2010

Elisa Zadi

RiElaborando, Arezzo

Mente quotidiana-mente. La figura allo specchio. Questa sequenza di immagini, relativa all'ultima fase creativa di Zadi, consente allo spettatore di avvertire il senso enigmatico della vita umana e di penetrare nelle pieghe di un racconto personale.


comunicato stampa

a cura di Daniela Meli

Mercoledì 27 ottobre 2010, alle ore 18.00, presso il Centro per l'arte contemporanea RiElaborando (via Oberdan 30, Arezzo) si inaugura la mostra di Elisa Zadi “Mente quotidiana-mente. La figura allo specchio”, a cura di Daniela Meli. L'esposizione, ad ingresso libero, resterà aperta fino al 17 novembre 2010, secondo i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.45; il sabato dalle 16.30 alle 19.45; la prima domenica del mese dalle 15.30 alle 19.45; chiuso lunedì.

Da qualche tempo la pittrice Elisa Zadi, già Assistente tecnico di laboratorio all'Accademia di Belle Arti di Firenze (nella Scuola del prof. Adriano Bimbi), ha spostato il proprio sguardo indagatore dalla realtà esteriore che ci circonda, per indirizzarlo su di sé, studiando la propria immagine allo specchio senza alcuna reticenza, con atteggiamento introspettivo e, quindi, con intenzioni conoscitive. Il genere dell'autoritratto, infatti, essenzialmente induce a sondare la propria identità interiore e, più in generale, il mistero esistenziale che ci accomuna, muovendo da interessi di ordine psicologico oltre che da ragioni prettamente pittoriche. In ogni caso, nella serie dei lavori presentati in questa rassegna, le ricerche espressive fino ad ora condotte dalla Zadi toccano il loro punto più alto: la pennellata risulta pastosa, il colore svolge una funzione costruttiva, la sobria scansione dell'immagine conserva un sapore di matrice cézanniana e l'insieme appare di particolare intensità.

Nel processo di auto conoscenza così avviato, la pittrice scava per mettere a nudo il proprio carattere, lo stato d'animo di un momento, l'espressione di un gesto, il suo modo di rapportarsi con il mondo, di sentire e di essere: insomma, i molteplici e mutevoli riflessi del suo 'io'.
Per questo, anche attraverso uno studiato allestimento, la Zadi offre una visione di sé in continua trasformazione, attraverso un gioco di rispecchiamenti in cui le immagini rimbalzano, dialogano, e la figura appare nella sua veridicità relativa.

Per giungere fin nel profondo, ha pertanto messo sotto una lente d'ingrandimento la propria persona, facendo affiorare attraverso l'epidermide del suo corpo i riverberi esteriori delle sue tensioni, dei suoi nervi e della sua anima, colti con sagace intuizione. In forma di frammento, quindi, ci restituisce la percezione che ha avuto di sé, testimoniando così, allo stesso tempo, il suo esserci e il suo pensiero pittorico.

Nel complesso questa sequenza di immagini, relativa alla sua ultima fase creativa, consente allo spettatore di avvertire il senso enigmatico della vita umana e di penetrare nelle pieghe di un racconto personale, o forse meglio di una confessione, in cui si è accettato di confrontarsi con verità inafferrabili, con la relatività della nostra visione e, quindi, con la realtà fisica delle apparenze, rivisitando liberamente un tema di antica memoria pirandelliana.

Inaugurazione Mercoledì 27 ottobre 2010, alle ore 18

Rielaborando
via Guglielmo Oberdan, 30 - Arezzo
Orari: dal martedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.45; il sabato dalle 16.30 alle 19.45
Ingresso libero

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