Liceo Artistico Caravaggio
Milano
via Prinetti, 47
02 2846948 FAX 02 26117878
WEB
Arte e territori di resilienza urbana
dal 10/11/2010 al 3/12/2010
lun-sab 9.30-16.30

Segnalato da

Pasquale Campanella




 
calendario eventi  :: 




10/11/2010

Arte e territori di resilienza urbana

Liceo Artistico Caravaggio, Milano

Una selezione di documenti e opere video che ripercorrono le attivita' del PAV - Parco Arte Vivente di Torino come quelle di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Ettore Favini e Brandon Ballengee che esplorano le relazioni tra arte e natura. Alle 11.30 una conferenza di Claudio Cravero.


comunicato stampa

a cura di Claudio Cravero

L’11 novembre, alle ore 18.00, presso il LAC Contemporary Art inaugura PAV_arte e territori di resilienza urbana, esposizione di opere video dal PAV - Parco Arte Vivente di Torino. L’esposizione è una selezione, a cura di Claudio Cravero, di documenti e opere video che ripercorrono le attività del PAV individuandone i confini entro un insieme di territori di resilienza urbana, ossia luoghi che “resistono” ai cambiamenti, alternative flessibili rispetto al contesto cittadino in cui si inseriscono e in cui si legano contemporaneamente una serie di entità e possibilità di negoziazione e adattabilità con l’altro. Attraverso i video di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Ettore Favini e Brandon Ballengée vengono esplorate alcune tra le variazioni nel campo d’indagine delle relazioni tra arte e natura.

Quasi tutta la storia dell’arte, dopotutto, nasce all’interno di questo rapporto dialettico alimentandosene costantemente. Nella cornice del LAC i video costituiscono degli esempi di pratiche e poetiche, di mezzi e strumenti impiegati e, soprattutto, tematiche affrontate nell’arte contemporanea in quella che, genericamente e deterministicamente, è definita Eco-Arte. Perché, senza trovare soluzione o inscrivendosi in categorie ed etichette, i temi sollevati dagli artisti di questo filone si traducono spesso in forma interrogativa ponendo nuove domande sulla posizione che occupiamo nel mondo. Ai quesiti, infatti, sembrano non corrispondere reali risposte, se non invece ulteriori questioni generate da diversi sguardi e visioni, quelli che in fondo gli artisti - da sempre - offrono con i propri punti di vista.

Colonizzazione_01 (azione collettiva di vita e lavoro in uno spazio interstiziale), 2008, di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, è il documento del workshop omonimo realizzato nell’inverno 2006 al PAV, esperienza pilota nell’ambito dei laboratori condotti da artisti con un pubblico adulto. L’intero seminario ha indagato l’area-cantiere del Centro d’arte, superficie ricoperta da macerie e rifiuti. Il lembo di suolo cittadino, ex sito industriale, ha permesso una riflessione sulla stratificazione della costruzione della città, segni e testimonianze che, tra cumuli di blocchi di asfalto e residui di superfici calpestate, hanno fornito una rilettura dei tempi umani e geologici.

La verde utopia, 2009, di Ettore Favini, è invece la conversazione video tra Gilles Clément, paesaggista e antropologo francese, Favini stesso e Alessandra Sandrolini, curatrice al Centre Pompidou. Il lavoro - che intende esplorare storicamente il concetto di utopia ambientale, estendendosi agli studi di Clément sul principio di diversità - riflette sull’effettiva applicabilità nel presente di un “ideale verde”.

Infine, PAV_Eco-Action Documentary, 2010, di Brandon Ballengée, si presenta come una zona d’urgenza. Per quanto il punto focale della sua pratica artistica sia la ricerca e lo studio di anfibi, pesci e insetti, nel video Ballengée traduce - per una sempre più necessaria consapevolezza ambientale - l’esperienza diretta con la natura in interrogativi allarmanti sui cambiamenti ecologici e sulle malformazioni di alcune specie animali. PAV_Eco-Action Documentary è dunque il risultato di più fasi processuali che partono dalla collaborazione con i partecipanti durante le Eco-Actions, azioni sul campo in cui l’artista va oltre la semplice esplorazione di un habitat sviluppando attitudini e comportamenti di rispetto nella relazione con la natura.

Il PAV non è dunque solo contenitore, ma - attraverso l’arte - è insieme di territori di resilienza urbana. L’esposizione è anticipata il 9 novembre da Human Microbiome, workshop di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, e l’11 novembre, alle ore 11.30, presso l’Aula Magna, da una conferenza di Claudio Cravero.

Conferenza di Claudio Cravero
PAV@LAC
Arte e territori di resilienza urbana
Aula Magna, giovedì 11 novembre 2010, ore 11.30/12.55

Nella conferenza si analizzeranno i rapporti tra arte e natura. Una relazione che attraversa l’intera storia dell’arte, e di cui l’arte stessa sembra alimentarsi costantemente. Le variazioni in questo ampio campo d’indagine saranno esplorate dai primi e significativi interventi di Land Art (Robert Smithson, Spiral Jetty, 1970; Walter De Maria, The Lightning Field, 1977), sino all’evoluzione di ciò che è stata definita Arte Ambientale e infine, attraverso le mutazioni della scena artistica internazionale a cavallo del XXI secolo, all’arte cosiddetta del Vivente.

Per delimitare un’evoluzione di pratiche, strumenti e linguaggi, saranno presi in esame esempi di Arte relazionale, interventi che ben illustrano l’idea di cambiamento, soprattutto di atteggiamenti e comportamenti che dall’individuale si aprono alla collettività, e che – nei confini del PAV – tracciano dei territori di resilienza urbana (Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Pedogenesis, 2009-2010; Ettore Favini, La verde utopia, 2009).

Claudio Cravero (1977, Torino), è curatore indipendente. La sua ricerca è rivolta a tematiche inerenti i concetti di alterità, confine e memoria. Attualmente svolge attività curatoriale presso il PAV - Centro Sperimentale d’Arte Contemporanea di Torino (http://www.parcoartevivente.it). Nell’ambito dell’Art program diretto da Piero Gilardi, la sua ricerca indaga principalmente le problematiche artistiche proprie dell’arte del vivente e dell’evoluzione dell’arte cosiddetta ambientale.

Ha condotto ricerche e studi per il dipartimento di Visual Arts dell’Istituto di Cultura Italiana di New York, U.S.A. (2004), il Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea (istituzione con la quale ha collaborato fino al 2006), e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino nell’ambito del progetto di mediazione culturale coordinato da Emanuela De Cecco (2002-2003). Oltre ad aver seguito l’attività redazionale per il progetto “Arte Pubblica e Monumenti” di OfficinaCittàTorino, 2007/08, è redattore del magazine Exibart.

Inaugurazione 11 Novembre 2010, ore 18

Liceo Artistico Caravaggio-LAC Contemporary Art
via Prinetti 47, Milano
Orario da lunedì a sabato 9.30-16.30
ingresso libero

IN ARCHIVIO [32]
Cristiano Mattia Ricci
dal 6/5/2014 al 22/5/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede