Paolo Grassino
dal 2/11/2010 al 29/4/2011
Segnalato da
2/11/2010
Paolo Grassino
Accademia Albertina di Belle Arti, Torino
Il progetto di Grassino per 'Contaminazioni' - interventi site specific di artisti negli spazi della Pinacoteca - consiste nella realizzazione di 4 cervi bianchi in fusione di alluminio. La simbologia del cervo bianco e' presente in moltissime culture, dagli Ittiti agli Atzechi che lo considerano un simbolo ultraterreno di purezza; ai cristiani per i quali simboleggia il Cristo.
In occasione della fiera di arte contemporanea “ Artissima 17 “ si svolgerà nelle sale della Pinacoteca Albertina il terzo appuntamento del ciclo “ Contaminazioni “ che prevede interventi site specific di artisti negli spazi della Pinacoteca.
ll progetto di Paolo Grassino per "Contaminazioni" consiste nella realizzazione di 4 cervi bianchi in fusione di alluminio sabbiato e patinato chiaro da collocare in alcune sale della Pinacoteca. Le dimensioni degli animali sono quelle reali mentre le zampe e le corna sono leggermente allungate per dare maggiore leggerezza alle figure. La simbologia del cervo bianco è presente in moltissime culture, dagli ittiti agli atzechi che lo considerano un simbolo ultraterreno di purezza; per i cristiani simboleggia il Cristo.
La leggenda di Sant’ Eustachio racconta che il santo, un tempo pagano, si convertì dopo un’apparizione miracolosa del Cristo in forma di cervo durante una battuta di caccia. In questo intervento per la Pinacoteca il cervo viene considerato una figura animale - spirituale che esce dai quadri paesaggisti per osservare le opere e il pubblico presente. Il bianco della patina, in contrasto con le pareti colorate e le rappresentazioni di paesaggi, rende gli animali più leggeri, quasi incorporei come anime.
Utilizzando la stessa iconografia, sulla parete all’ingresso della Pinacoteca sarà realizzato dall’artista un “ arazzo “ in spugna sintetica di 3mt x 3 che rappresenta un cervo nero che si staglia su un paesaggio invernale.
In Pinacoteca, nella straordinaria sala dei cartoni preparatori di Gaudenzio Ferrari e della sua scuola, l’artista presenta l’opera “ travasi “, dove corpi-scultura vengono colpiti e forati da uno sciame di imbuti che travasano le comunicazioni in una figura senza volto e senza identità.
Come scrive il critico Gian Alberto Farinella: “Due mutanti, uno in piedi con le braccia conserte, l’altro seduto, o meglio, accasciato, sul vuoto scheletro di una sedia anelano inutilmente alla comunicazione con un centinaio di imbuti che occhieggiano luminosi come pori dilatati. Conficcati nell’asfalto nero della loro pelle, sono aperture per ascoltare, bocche metalliche per respirare, dove non sempre il passaggio è obbligato, poiché non c’è regola che vincoli lo scambio. La logica che li governa è una logica dell’eccesso, dell’ibridazione, dominata dal gioco parossistico del dispendio”
Paolo Grassino, nato a Torino nel 1967 dove vive e lavora, ha studiato e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti. Con le sue opere propone una riflessione, sospesa tra naturale e artificiale, sulle derive della società attuale. Ha esposto in numerose galleria private in Italia e all’estero e in molti musei ed istituzioni nazionali e internazionali. Nel 2010 la Galleria Persano di Torino gli ha dedicato una personale, e una sua mostra antologica è in corso al Castello di Rivalta, Torino, fino al 7 novembre.
L’intervento di Paolo Grassino è stato realizzato in collaborazione con la Galleria Giorgio Persano ,Torino e la Fonderia Artistica Piero de Carli, Volvera, Torino
Inaugurazione mercoledì 3 novembre dalle ore 18.00 alle 22.00
Pinacoteca Albertina
via Accademia Albertina n.8, Torino
Apertura da giovedì 4 novembre a sabato 30 aprile, dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 18.00
ingresso libero