'My favourite game' e' un progetto che indaga il confine tra lo spazio privato e lo spazio pubblico, ponendo l'attenzione sul tentativo individuale di ritagliarsi una vita su misura e lo scontro con la resistenza apposta dal reale. La ricerca riflette anche l'impossibilita' di sottrarsi ai criteri di valutazione sociale, e la pressione esercitata dalla comunita' al fine di rendere ciascuno conforme a modelli psicologici vincenti.
“My favourite game” è un progetto che indaga il confine tra lo
spazio privato e lo spazio pubblico,
ponendo l’attenzione sul tentativo individuale di ritagliarsi una
vita su misura e lo scontro con la resistenza apposta dal reale.
L’installazione registra il segno costrittivo e violento che il
processo di crescita e adattamento alla realtà comporta, presentando
un mondo domestico privato, protettivo, esattamente “a misura di se
stessi” ma non intatto. La ricerca riflette anche l’impossibilità
di sottrarsi ai criteri di valutazione sociale, e la pressione
esercitata dalla “comunità” al fine di rendere ciascuno conforme
a modelli psicologici vincenti.
I tre elementi interdipendenti che costituiscono “My favorite
game” sono costruiti su base modulare il cui coefficiente è m.
1,73, misura che corrisponde alla mia altezza.
I primi due sono derivati dalla scomposizione di un modulo abitativo,
il terzo è una serie di quiz per la valutazione della personalità.
La struttura della cellula abitativa richiama nella forma
l’archetipo del disegno infantile della casa ed è priva dei
mobili che ne permetterebbero l’uso.
In parallelo con la struttura è installato un ambiente costituito
da sedia, letto ed altri oggetti modificati, una stanza
autosufficiente e abitabile, costruita in relazione a un sistema
ergonomico del tutto personale in modo che, anche in questo caso,
ogni oggetto riporti misurazioni modulari di m. 1,73.
Le domande sono tratte da test psicologici di tipo militare, di
psicologia dello sviluppo infantile, di valutazione del comportamento
animale.
L’intera installazione prevede la possibilità di essere
“abitata” dal fruitore che può usufruire dei mobili e provare a
rispondere alle domande del test. Gli oggetti, però, non rispettando
misure standard, impongono delle limitazioni alla comodità, i
responsi del test possono riservare delle sorprese circa la loro
attendibilità.
“My favorite game” presenta uno spazio “accogliente” in cui è
possibile giocare un gioco costrittivo, costruito su misura per
qualcun altro.
Possibile evoluzione del progetto è la riunificazione dei tre
elementi dell’installazione in modo da ricomporre un modulo
abitativo che, posizionato in un qualsiasi spazio interstiziale della
città, venga assorbito dal suo flusso con usi non previsti da me.
La mostra prosegue fino al 07 Gennaio 2011
Inaugurazione Sabato 13 novembre 2010 alle ore 18
Galleria Placentia Arte
Via Scalabrini 116 Piacenza
Orario galleria: 16-19 escluso festivi e lunedi
ingresso libero