Sudlab
Portici (NA)
viale Melina, 4
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Mediamorfosi 2.0
dal 19/11/2010 al 10/12/2010

Segnalato da

Clementina Crocco




 
calendario eventi  :: 




19/11/2010

Mediamorfosi 2.0

Sudlab, Portici (NA)

Contributo alle lingue dell'arterita'. La mostra si inserisce all'interno di un ciclo di tre eventi espositivi che hanno come motivo conduttore l'indagine e la documentazione delle ricerche artistiche contemporanee, espressioni della poetica mediale (video ed installazioni).


comunicato stampa

A cura di Gabriele Perretta

SUDLAB Italia è lieto di presentare Mediamorfosi 2.0 Contributi alle lingue dell’arterità [contribution to the languages arteritis] Act_01 Between the images, experiences and contexts …

La mostra si inserisce all’interno di un ciclo di tre eventi espositivi che hanno come motivo conduttore l’indagine e la documentazione delle ricerche artistiche contemporanee, espressioni della poetica mediale.

Attraverso il partenariato tra SUDLAB Italia e la prestigiosa galleria WHITEBOX di New York. Mediamorfosi 2.0 Act_01 accoglierà i lavori-video e le installazioni di artisti internazionali. Gli artisti invitati a partecipare all’evento sono accomunati dall’utilizzo, nei loro percorsi di ricerca, dei linguaggi e delle forme mediali come modalità di espressione, ibridazione e/o comunicazione. Le opere si troveranno a dialogare in uno spazio neutro, dove il confronto fecondo tra le differenti esperienze estetiche condurrà ad una profonda riflessione su temi quali arterità, medialismo, metalinguaggi e multimedialità.

Mediamorfosi 2.0 Act_01 parte dal presupposto che per troppo tempo l’universo mediale è stato considerato esclusivamente una materia della sociologia della comunicazione dell’arte, leggibile solo in termini di estetica sociale e di puro pensiero autoreferenziale. L’evento promosso, dunque, vuole mettere alla prova un approccio storico-critico e curatoriale alternativo che considera il pensiero mediale “all’opera” non come un’appendice alla dottrina o all’ambito dei sistemi del fare artistico, bensì come una vocazione precoce sviluppatasi molto prima che si potessero concentrare o esaurire le attitudini della ricerca dei singoli artisti coinvolti. I video e le installazioni proposte, attraverso l’utilizzo ibrido e combinato a vari livelli dei linguaggi di programmazione esistenti (ipertesti, codici qr, tag, markup, nanotecnologia), si proporranno di riportare in luce quel vivo groviglio di tensioni, confronti, opposizioni semiotiche che ha fatto della cultura del medialismo un’affascinante scenografia per la pratica odierna, e che ha avuto uno dei suoi frutti più maturi nell’attuale “azione artistica mediale diffusa”.

Mediamorfosi 2.0 Act_01 esamina il mutamento nella storia dell’arte mediale attuale cercando di scattare una foto di gruppo su un’area work in progress. Il primo effettivo punto su cui si basa la verifica della rivoluzione mediale è data dal fatto che la moderna società sta diventando una società delle reti (TCP/IP) e che quindi una tale struttura condiziona, direttamente o meno, la disposizione stessa della pratica artistica ed estetica. Nell’era di Internet e dei social network cosa bisognerebbe fare? Si possono distruggere le radio e le televisioni e si possono bruciare i libri e i giornali? Oppure esistono altre soluzioni, che consentano di muovere dal piano della negatività e del rifiuto al piano della costruttività e dell’azione? La mostra vuole esporre con chiarezza, concisione, precisione e decostruzione le forme, le immagini, le esperienze e soprattutto i contesti che permettono all’arte contemporanea di autogestire e convivere con i tratti più radicali della mediamorfosi.

Mediamorfosi 2.0 Act_01 accompagna all’analisi dei mass-media, un uso costruttivo di essi, non limitandosi, com’è di tanta stampa sull’argomento, a descrivere una degenerazione o, come capita, ad esaltarla. La valutazione del fenomeno proposta in occasione dell’evento è trasparente e si basa sull’esperienza stessa che gli artisti hanno ritrovato nella ricerca e nella sperimentazione; essa è tesa al raggiungimento del massimo di confronto e di semplicità, ed è indistinguibile dalle sue proposte che vengono espresse non solo in termini teorici, ma anche in termini tecnici, secondo i modi di un manuale pronto all’uso, modello che alcuni da tempo propugnano senza però essere mai riusciti a realizzarlo o aver voluto veramente farlo.

Opere di:
Cesare Accetta, Hans Peter Adamski, Karin Andersen, Doris Bloom, Giovanna Brogna Sonnino, Elle Burchill, Rita Casdia, Cast, Daniela Cignini, Matteo Cremonesi, Fabrice De Nola, Gabriele Di Matteo, Anita Fontaine, Clemens Fürtler, Richard Garet, Piero Gatto, Timothy Geraghty, Raymond Harmon, Fathi Hassan, Ali Hossaini, Rosaria Iazzetta, Carlos Irijalba, Giuliana Laportella, Lello Lopez, Marko Mäetamm, Miltos Manetas, Antonello Matarazzo, Vedova Mazzei, Antonella Mazzoni, G.P. Mutoid, Henrich Nicolaus, Astrid Nippoldt, Derek Ogbourne, Fabrizio Passarella, Giulia Piscitelli, Christian Rainer, Franco Silvestro, Carl Skelton, Nello Teodori, Lucio Tregua.

SUDLAB è un centro di Ricerca e Sviluppo Locale attraverso le Arti contemporanee e le Nuove Tecnologie della Comunicazione e dell'informazione applicate alla Cultura. Spazio aperto in continuo divenire. SUDLAB è un laboratorio aperto di ricerca artistica e culturale ad alto coefficiente tecnologico. Spazio multiplo ideato per favorire le interazioni creative, la comunicazione delle espressioni e delle culture glocali, attraverso forme inedite di aggregazione interdisciplinari, utilizzo creativo e generativo dei nuovi media, supporto di progetti giovani ed innovativi.
I valori fondamentali di SUDLAB sono l´eccellenza artistica e culturale, la libera cooperazione e condivisione di conoscenza. Per il know-how e la rete di relazioni settoriali negli ambiti arte e cultura, SUDLAB é partner in progetti di Sviluppo Locale attraverso le Arti e le Nuove Tecnologie.

Ufficio Stampa: Diana Caccavale, Clementina Crocco , Francesca Di Fraia
clementina.crocco@sudlab.com

Inaugurazione: 20 novembre 2010 - ore 19.30

Sudlab
viale Melina 4, Portici (NA)
ingresso libero

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