RiElaborando
Arezzo
via Guglielmo Oberdan, 30
0575 324059 FAX 0575 354833
WEB
Antonella Mercati e Paolo Nocentini
dal 30/11/2010 al 22/12/2010
mart-ven 17- 19.45, sabato 16.30-19.45

Segnalato da

Daniela Meli




 
calendario eventi  :: 




30/11/2010

Antonella Mercati e Paolo Nocentini

RiElaborando, Arezzo

Estensioni del pensiero creativo. Nocentini reintepreta in chiave scultorea uno dei soggetti piu' noti di Giorgio Morandi, le bottiglie, mentre la pittrice si ispira liberamente al mondo animale.


comunicato stampa

a cura di Daniela Meli

Mercoledì 1 dicembre 2010, alle ore 18.00, presso il Centro per l'arte contemporanea RiElaborando (via Oberdan 30, Arezzo) si inaugura la mostra della pittrice Antonella Mercati e dello scultore Paolo Nocentini. L'evento espositivo, intitolato “Estensioni del pensiero creativo”, è curato da Daniela Meli.

RiElaborando, proponendo l'accostamento di due generi artistici contigui, il pittorico e lo scultoreo, nonché stabilendo il confronto fra due orientamenti di ricerca ben distinti, quelli di Antonella Mercati e Paolo Nocentini, intende mettere in evidenza le potenziali capacità di estensione del pensiero creativo, e le possibili contaminazioni che si possono verificare all'interno dei vari ambiti artistici. Infatti, in alcune opere a tutto tondo, in legno e terracotta, dello scultore Nocentini, si può rintracciare l'aspirazione a conferire corpo e concretezza ad uno degli emblemi più famosi della pittura moderna: la serie delle bottiglie dipinte da Giorgio Morandi; nell'ultima evoluzione creativa di Antonella Mercati si arriva a codificare una cifra stilistica di ascendenza fotografica, avendo la pittrice allargato il suo orizzonte immaginifico a stimoli visivi extra pittorici.

L'immaginario visivo di Antonella Mercati è sempre stato incline all'esplorazione di particolari soluzioni estetiche, sperimentando inediti effetti di bianco e nero, o ricorrendo ad un uso parco di tinte ben dosate, ed escludendo la più recente produzione, nella maggior parte dei casi mediante una stesura pittorica intessuta di dissolvenze e striature. Per le scelte tematiche ha spaziato prediligendo il mondo animale, colto nella sua naturale spontaneità: gatti, passerotti e galline soprattutto, fermandone sempre la personalità. Ma è anche ricorsa all'antico campionario di creature mostruose raffigurate nei rilievi architettonici di epoca tardo antica e medievale.

A questa sua riscontrata versatilità nel saper trarre ispirazione, sia dalla dimensione quotidiana e ordinaria della vita, sia da quella del ricordo e del passato, oscillando felicemente nel tempo, si lega anche l'ultimo ciclo pittorico realizzato dall'artista, imperniato sulla rivisitazione della propria infanzia e delle stagioni fin qui trascorse. Una sorta di cronaca familiare, quindi, ricostruita attraverso fulminei flashback, trasferiti sulla tavola evocando la sintetica combinazione di positivo e negativo tipica della pellicola fotografica, lasciando inoltre largo spazio al non finito. Come immagini che improvvisamente riaffiorano nella mente, con il loro seguito di emozioni e di sentimenti correlati, le scene rappresentate dalla Mercati conservano l'analogo carattere di impalpabilità e di istantaneità proprio dei ricordi, riportando alla luce frammenti di una realtà intimamente sentita, che così trova nuova vita sigillata in una congeniale invenzione stilistica.

Paolo Nocentini, artista eclettico e prolifico, nell'ambito scultoreo è solito destreggiarsi tra un plasticismo di ascendenza informale, volto ad assecondare ed esaltare le forme naturali del legno, ed una modellazione figurativa incline a trarre spunti e stimoli da una attenta osservazione della realtà. Proprio da questa sfera d'indagine deriva la serie di figure femminili in terracotta presentate nell'attuale occasione espositiva.
Senza ricorrere a modelli stereotipati di bellezza muliebre, bensì sulla scorta di una ricognizione condotta sul campo, ecco che l'immagine della donna moderna si profila quale emblema di un disagio sociale, di un'epoca viziata da comportamenti e abitudini non corretti. Già aveva preso corpo, nel repertorio creativo di Nocentini, la fisionomia smilza della donna anoressica. Adesso, assistiamo al trionfo delle forme arrotondate della bulimica. In particolare questa raccolta di pezzi si connota per un modellato pieno e sapiente, in quanto i volumi e le masse si spandono con naturale sviluppo.

Altre ragioni poetiche hanno, invece, spinto Nocentini a reinterpretare in chiave scultorea uno dei soggetti più noti di Giorgio Morandi: quello delle bottiglie. Forse, perché spinto da un desiderio di armonia, oggi latitante nella vita reale e nelle espressioni artistiche contemporanee? Oppure per fantasticare intorno ad un ideale di bellezza assoluta, immutabile ed irraggiungibile? Ad ogni modo, di sicuro, per superare ogni aprioristica distinzione tra le arti e per lasciare spazio ad ogni possibile spunto di riflessione da parte dello spettatore.

Inaugurazione Mercoledì 1 dicembre 2010, alle ore 18

Rielaborando
via Guglielmo Oberdan, 30 - Arezzo
Orari: dal martedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.45; il sabato dalle 16.30 alle 19.45
Ingresso libero

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