Teatro dell'Arte CRT
Milano
viale Alemagna, 6
02 72434258 FAX 02 863813
WEB
Ouverture
dal 11/10/2002 al 15/10/2002
02 861901
WEB
Segnalato da

Beppe




 
calendario eventi  :: 




11/10/2002

Ouverture

Teatro dell'Arte CRT, Milano

The show must go on, ideato e diretto da Jerome Bel; Motus, Splendids, ispirato a Jean Genet. La stagione teatrale 2002/2003 del CRT Centro di Ricerca per il Teatro di Milano si apre allinsegna di un evento che segna linizio della collaborazione tra il CRT e il Teatro del Buratto: Ouverture presentera' le punte più avanzate della sperimentazione italiana e internazionale del teatro e della danza.


comunicato stampa

12 ottobre 2002
CRT Teatro dellArte
ore 20.45
The show must go on
ideato e diretto da Jérome Bel

13-15 ottobre 2002
Grand Hotel Verdi
ore 20/22 feriali; 17/19.30 festivi
Motus
Splendids
ispirato a Jean Genet

La stagione teatrale 2002/2003 del CRT Centro di Ricerca per il Teatro di Milano si apre allinsegna di un evento che segna linizio della collaborazione tra il CRT e il Teatro del Buratto: Ouverture (dal 12 al 15 ottobre 2002) presenterà le punte più avanzate della sperimentazione italiana e internazionale del teatro e della danza.
Il teatro di narrazione e impegno civile delle giovani e consolidate formazioni italiane costituiscono inoltre il fulcro della riflessione che il CRT e il Teatro del Buratto svolgerànno insieme durante questa stagione allinterno di SEQUENZE Consorzio Poliscena: CRT/Teatro del Buratto.

Jérome Bel, uno dei coreografi più geniali e discussi del momento, con lo spettacolo The show must go on, che è un manifesto di vitalità, nel quale Jerome Bel focalizza alcuni momenti e situazioni spettacolari (danza, musica, cinema, suggestioni pop) e di ricomporli in modo del tutto originale e creativo.

Motus, una delle compagnie più apprezzate in Italia e allestero, ispirandosi al testo di Jean Genet, porta sulla scena Splendids. Un indagine sulle emozioni e le suggestioni di un gruppo di malviventi barricati allinterno dellHotel Splendids, che dà vita ad un gioco al massacro, ad una lotta (si materializza in una danza macabra) che scardina le convenzioni borghesi, sviluppa il desiderio di ogni essere umano a passare laltra sponda, del crimine, della diserzione, della debolezza.
Lo spettacolo a Milano avrà la splendida e insolita cornice del Grand Hotel Verdi, in via Melchiorre Gioia 6; gli spettatori, assediati nellalbergo insieme alla banda, assisteranno allinterno della suite allo svolgersi degli eventi. Attori e pubblico calati allinterno di una atmosfera tesa, a tratti drammatica e di suspance, dove i ruoli di vittima e carnefice si scambiano continuamente in un gioco voyeristico che cattura e affascina.

Consorzio Poliscena: CRT/Teatro del Buratto
12 ottobre 2002
CRT Teatro dellArte
ore 20.45

Jérôme Bel
The show must go on

PRIMA NAZIONALE - UNICA DATA ITALIANA

ideazione e regia Jérôme Bel

con Eric Affergan, Sonja Augart, Olga de Soto, Herman Diephuis, Juan Dominguez, Dina ed Dik, Gilles Gentner, Marie-Louise Gilcher, Claire Haenni, Benoit Izard, Cuqui Jerez, Aldo Lee, Henrique Neves, Carlos Pez, Esther Snelder, Frédéric Seguette, Amaia Urra, Peter Vandenbempt, Hester van Hasselt, Simon Verde

musica Leonard Bernstein, Galt Mac Dermott, David Bowie, John Lennon and Paul Mac Cartney, Erick "More" Morillo and M. Quashie, Lionel Richie, Mark Knopfler, A.Romero Monge and R. Ruiz, Nick Cave, J. Horner, W.Jennings, Louiguy, Edith Piaf, Paul Simon, The Police et Hugh Padgham, George Michael, Norman Gimbel and Charles Fox, Queen

assistenti alla regia Frédéric Seguette, Olga de Soto

casting Barbara Van Lindt, Jérôme Bel

direzione tecnica Gilles Gentner

amministratrice di compagnia Rebecca Lee

produzione Théâtre de la Ville (Paris), Gasthuis (Amsterdam), Centre Chorégraphique National Montpellier Languedoc-Roussillon, Arteleku Gipuzkoako Foru Aldundia (Donostia-San Sebastián), R.B. (Paris)

R.B. riceve il supporto di Direction régionale des affaires culturelles dIle-de-France-Ministère de la Culture et de la Communication e di AFAA-Association Française dAction Artistique-Ministère des Affaires étrangères per le tournée internazionali
in collaborazione con il Centre Culturel Français Milan - DBM Danza Bacino Mediterraneo

biglietto intero 18 euro
ridotto 13 euro

Nei suoi 90 minuti di celebrazione di musica, danza e buonumore, Jerome Bel laconicamente propone una serie di complesse questioni intorno allarte, a come funziona e a cosa serve.

In un allestimento minimale davvero singolare, Bel ha un DJ che mette pezzi famosi dei decenni passati: David Bowie, Mark Knopfler, West Side Story, Queen, Edith Piaf... Uno alla volta una ventina di danzatori salgono sul palco. Non sono diversi da ciascuno di noi, la musica non è diversa da quella che ascoltiamo a casa, alla radio. Non ci sono abiti che catturino lattenzione, i loro movimenti non richiedono abilità particolari e la maggior parte delle attrezzature teatrali restano inutililizzate.
Eppure è spettacolo, perchè Jerome Bel ha capito che la performance non accade sul palcoscenico ma nella mente degli spettatori. La bellezza è negli occhi di chi guarda.
Lui fa danzare i nostri pensieri, prende in giro allegramente le nostre aspettative, si arrende alle nostre sorprese e ci stupisce per essere capace di fare così tanto con così poco.

Le questioni che solleva hanno a che fare con i temi principali dellarte e delle teorie artistiche del 20° secolo: il rapporto tra vita ed arte, il conflitto tra arte pura e di intrattenimento, la questione delloriginalità e dellautorialità, i meccanismi della performance dal vivo. Accade molto raramente che un lavoro artistico sollevi così tante questioni, ma ciò che è ancora più sorprendente è che The show must go on riesca a fare proprio questo, ed allo stesso tempo rimanga un grande spasso.

Questo spettacolo mette insieme ventuno attori, una serie di pezzi famosi, selezionati navigando su Internet e guardando MTV, costituisce la colonna sonora dai Queen ai Beatles, dal rock alla techno a creare una sorta di filo narrativo. Il montaggio è opera di un DJ che usa gli effetti speciali con parsimonia. Mescolando con arguzia unattitudine concettuale con i mass media, The show must go on (2001) riflette sulla cultura e sullintimità, sulla collettività e sullindividuo. Un cocktail esplosivo di danza e musica, che apre al mondo pop, dove la delicata provocazione di Jérôme Bel segue il suo percorso creativo, fedele ma in modo diverso allo spirito della danza contemporanea e delle sue dinamiche sovversive.
Irene Filiberti, Théâtre de la Ville, 2000-2001

Jerome Bel
Considerato uno degli artisti più geniali e irreventi della scena internazionale, Jerome bel nasce nel 1964. Vive a Parigi, ha studiato al Centre National de Danse Contemporaine di Angers e ha poi lavorato con Angelin Preljocaj, Joelle Bouvier e Régis Obadia, Daniel Larrieu e Catherina Sagna. Ha collaborato con Philippe Découflé per la regia della cerimonia di apertura delle XVI Olimpiadi invernali di Albertville. Tra i suoi lavori: Name given by the author (1994), Jérôme Bel (1995), Shirtology (1997), The last performance (1998), Xavier Le Roy (2000) e The show must go on (2001).

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Consorzio Poliscena: CRT/Teatro del Buratto
13-15 ottobre 2002
ore 20/22 feriali; 17/19.30 festivi
Grand Hotel Verdi
Via Melchiorre Gioia 6 Milano

Motus, Kampnagel Internationale Kulturfabrik di Amburgo, Santarcangelo dei Teatri, Teatro Sanzio/Comune di Urbino.

in collaborazione con ETI-Ente Teatrale Italiano, Infinito ltd Gallery di Torino, Xing di Bologna, Comune di Rimini, Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna

splendid's

uno spettacolo ideato e diretto da: Daniela Nicolò e Enrico Casagrande ispirato a Splendids di Jean Genet
traduzione di Franco Quadri
consulenza letteraria e musicale di Luca Scarlini

con Dany Greggio Enrico Casagrande - Renaud Chauré - Vladimir Aleksic - Damir Todorovic - Tommaso Maltoni - Daniele Quadrelli Francesco Montanari voce di Luca Scarlini

abiti: Ennio Capasa per COSTUME NATIONAL
selezione musicale a cura di Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande
biglietto intero 15 euro

posti limitati, prenotazione obbligatoria

durata:1 ora e 10

Con Splendids i Motus affrontano per la prima volta un testo dopo un percorso votato alla commistione di generi, caratterizzato dal potere evocativo di immagini e suoni. Sette malviventi si barricano nella Suite dellHotel Splendids prendendo in ostaggio una ricca ereditiera americana. Subito monta il caso mediatico, la stampa e una folla di curiosi si accalca davanti allalbergo per seguire levolversi degli eventi.
I ritmi sono scanditi dai bollettini radiofonici e dagli spari che interrompono il flusso costante della partitura sonora del sottofondo musicale.
Il tempo che scorre inesorabile testimonia il continuo e ossessivo passaggio di potere tra i protagonisti, la lotta violenta e le armi maneggiate come giocattoli.
La paura monta insieme alla tensione. I membri della banda tentano la salvezza ingannando la folla che staziona davanti allalbergo, mostrando una finta vittima (un ganster travestito), senza riuscirvi, e saranno costretti alla resa finale.
I Motus vestono la banda di criminali del loro raffinato senso estetico, come ganster daltri tempi. La situazione è immersa in un clima surreale. I dialoghi sono ritmati su passi di danza.

Le ultime ore da vivere in grande stile allHotel Splendids, dove sette gangsters, capeggiati da Jean (Genet)/Johnny, tengono in ostaggio una ricca ereditiera americana con il sostegno di un poliziotto che decide di rivoltarsi come un guanto, esplodono in tensioni e complotti, invidie e follie. La banda Rafale precipita in un estenuato valzer dei tradimenti.
Lotte vane, piccole, fallimentari, ma del resto cosa non è vano in questo mondo?
Lei morirà, io morirò, loro moriranno.
Splendids è una elegante danza funebre, che ha per fulcro il passaggio allaltra sponda, che sia quella del crimine, dellomosessualità, della diserzione, della debolezza, della rottura delle convenzioni borghesi, che, inevitabilmente, quella dellassassinio o del suicidio.
E qui emerge un tagliente punto di unione con Twin Rooms, dove linterrogativo di DeLillo Tu sei un assassino o uno che muore?>>, trova altre risposte.

Rimarremo il vostro rimorso. E senza nessun altro scopo che abbellire ancora la nostra avventura, perché sappiamo che la sua bellezza sta nella stanza che ci separa da voi, perché dove accostiamo noi, lo so, i lidi non sono affatto diversi, ma noi vi distinguiamo, ben ancorati alle vostre rive, piccoli, smilzi, rancorosi, indoviniamo la vostra impotenza e le vostre benedizioni. Daltronde rallegratevi. Se i cattivi, i crudeli, rappresentano la forza contro cui lottate, questa forza del male vogliamo essere noi. Saremo la materia che resiste, senza cui non ci sarebbero artisti."

Da Linfanzia criminale di Jean Genet,
commissionatogli dalla Radio Nazionale Francese, che poi rifiutò di mandare in onda.
Genet lo pubblica in forma scritta nel 49.

CRT Teatro dellArte
viale Alemagna 6
Milano

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