Testimony of simplicity. Kalogiros ha realizzato una serie di lavori fotografici in cui raddoppiamento e ripetizione diventano sia strumento di produzione che metaforico punto di partenza. Per realizzare queste immagini l'artista ha utilizzato una fotocamera con foro stenopeico costruita con un contenitore d'avena della marca Quaker Oats.
unosolo è lieta di annunciare Testimony of Simplicity, la prima mostra personale in Europa
dell’artista americano Jason Kalogiros.
Per l’occasione Kalogiros ha realizzato una serie di
lavori fotografici in cui raddoppiamento e ripetizione diventano sia strumento di produzione che
metaforico punto di partenza. Per realizzare queste immagini l’artista ha utilizzato una
fotocamera con foro stenopeico (double pinhole camera) costruita con un contenitore d’avena
della marca Quaker Oats. Dei buchi realizzati in prossimità degli occhi dell’iconico ritratto che
appare su questo contenitore diventano aperture gemelle che producono un’immagine doppia.
Il nome Quaker Oats, insieme al volto sorridente ormai simbolo di questo prodotto, intende
suggerire quegli ideali di integrità, onestà e purezza spesso associati alla Società degli Amici –
o Quaccheri, altro nome con cui sono conosciuti i fedeli di questo movimento religioso
appartenente al protestantesimo. Con le parole Testimony of Simplicity i quaccheri intendono
sostenere che l’individuo dovrebbe vivere la propria vita all’insegna della semplicità,
concentrandosi solo su ciò che è realmente importante. Kalogiros si appropria del nome di
questa dottrina per farne un principio guida nel proprio lavoro.
Per l’artista questa nuova serie di lavori è il risultato della ricerca intrapresa qualche tempo fa:
scoprire se è ancora possibile ottenere un’immagine genuina e autentica di un soggetto ormai
stereotipato e apparentemente consumato: un tramonto. Utilizzando la stenoscopia, un
procedimento fotografico appreso da studente, ha tentato di osservare e rappresentare questo
soggetto ‘ordinario’ in maniera nuova. La doppia apertura di Kalogiros produce un’immagine
che trasforma questo soggetto divenuto ormai un cliché. Come lo stesso artista ha sottolineato
‘mentre un tramonto rappresenta una fine, un tramonto doppio suggerisce una metafora per un
finale alternativo, o la speranza e la possibilità di molteplici conclusioni’ (J. Kalogiros).
Jason Kalogiros (1975, New Brunswick, NJ, USA) vive e lavora a San Francisco. Tra le più
recenti mostre personali ricordiamo Duplicate Location, Spare Room Project, San Francisco,
(2009) (doppia personale con Maggie Preston) e Doubling Back, Chesapeake Gallery, Bel Air,
USA (2008). Tra le mostre collettive La chat grenouille, a cura di Raimundas Malasauskas,
unosolo project room, Milano, (2010) ShadowShop, SFMOMA, San Francisco (2010),
Altogether Elsewhere, a cura di Rob Tufnell, Rodeo, Istanbul (2010), Back to front, Queens Nails
Projects, San Francisco (2009), One of these things is not like the other things, a cura di
Raimundas Malasauskas, 1/9unosunove, Roma (2008).
Inaugurazione mercoledì 15 dicembre 2010 ore 18
unosolo project room
via broletto, 26 - Milano
orari di apertura: martedì – venerdì dalle 15.00 alle 19.00 (o su appuntamento)
unosolo project room fra il 24 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011 compresi, sarà aperta solo su appuntamento.
ingresso libero