Bibliothe' Contemporary Art Gallery
Roma
via Celsa, 4/5 (piazza del Gesu')
06 6781427 FAX 06 6781427
WEB
Christian OFF
dal 11/1/2011 al 23/1/2011

Segnalato da

Francesca Pietracci




 
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11/1/2011

Christian OFF

Bibliothe' Contemporary Art Gallery, Roma

Sospensione! L'artista presenta un corpus di opere che raccontano di luoghi primigeni, incontaminati, attraverso un percorso pittorico fatto di sabbia, gomma liquida ed ecopelle.


comunicato stampa

a cura di Francesca Pietracci

Christian OFF stacca la spina da un boato sordo, da un rumore di esistenze che si incastrano ad oggetti, da un fiume in piena di folla. Chiude l’audio. Quel che resta è una città di plastiche e catrame, di sabbie sporche e di pistole. E poi scritte e macchie di fronte a campi artificiali di geometrie monocrome.

Silent! Dosato e ricomposto sopra vuoti di coscienza, scorre il pensiero di un presente continuo, di un respiro rallentato, di uno sguardo che taglia in prospettiva e che attraversa la storia di un popolo ribelle e barbaro, brutale antinomia della cultura. Barricate urbane, scritte sui muri, tumulti e manifestazioni, lotte e fedi: un percorso circolare per narrare quella che più d’uno avvertirà come il timbro della propria vita. Odore di petrolio, ruvidezza della carta vetrata, vertigine.

E poi pausa in finta pelle e resine, morbidezza e sobrietà, bolle perfette e allineate, iniettate sulla tela con siringhe di precisione; colature che dilagano come un errore che diventa paradigma. Questo è il suo mondo durissimo e glamour, la sua disperata felicità del gesto. Ora et labora! OFF ha 36 anni e racconta la sua generazione, realizzando opere che corrispondono a memorie materiali. La sua pratica è quella di dilatare i confini di un io corporeo capace di spiritualità, di permeabilità. Da qui la scelta e la fascinazione che su di lui esercitano i materiali che concorrono a creare la loro forma oltre il gesto stesso dell’artista: sabbia, gomma liquida, ecopelle con le sue pieghe sottili, sensibili e vibranti come una membrana organica.

Poi dal caos l’ordine, poi ancora oltre: Liquefazione! Un rigurgito astratto dopo la sazietà, che ripropone all’esterno le tracce di ciò che viene considerato reale e le unisce a ciò che si pensa imponderabile. I segnali che l’artista lascia sulla tela galleggiano tra il pieno e il vuoto evocando l’idea di limitazione e infinito. La sua è una meditazione laica che si traduce in colori acidi e poggia formalmente sulla complementarietà evocando la dialettica di una simbologia maschile e femminile, arcaica e contemporanea, tecnologica e materica. Attraverso queste apparenti contraddizioni, le sue opere raccontano dell’unità, di quel luogo primigenio e archetipico, incontaminato. Un luogo verso cui tornare ... del quale si ricorda vagamente qualcosa.

Francesca Pietracci

Inaugurazione: mercoledi 12 gennaio 2011 ore 19/21 con interventi di Christian Off e Gloria Maggi

Bibliothè Contemporary Art
via Celsa, 4/5 (piazza del Gesù) - Roma

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