Goethe-Institut (Cantieri Culturali alla Zisa)
Palermo
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Vita, istruzioni per l'uso
dal 11/1/2011 al 29/1/2011
Mer 18.30

Segnalato da

Goethe-Institut Palermo




 
calendario eventi  :: 




11/1/2011

Vita, istruzioni per l'uso

Goethe-Institut (Cantieri Culturali alla Zisa), Palermo

La rassegna cinematografica di film d'animazione, proposta nell'ambito del progetto "La deutsche vita", presenta una selezione di 37 corti animati realizzati da giovani autori formatisi nelle migliori scuole specializzate tedesche.


comunicato stampa

Prende il via mercoledì 12 gennaio 2011, alle ore 18.30 il nuovo ciclo della rassegna cinematografica del Goethe-Institut Palermo “La deutsche vita”, dal titolo "VITA, istruzioni per l’uso", con un appuntamento a settimana, ogni mercoledì alle ore 18.30, fino al 30 marzo 2011.

Tutti i film sono in versione originale tedesca con sottotitoli italiani e l’ingresso è libero.

Nell’accezione comune, “film d’animazione” è spesso sinonimo di “spettacolo per bambini”, bene che vada di “spettacolo per famiglie”. Ebbene, non è più così. O forse, a osservare con attenzione i lavori pionieristici dei primi cartoonists, nati praticamente insieme alla settima arte, e le produzioni di ogni durata, provenienza, periodo che ci hanno accompagnato dal secolo scorso fino a oggi, non è mai stato così. Dietro una patina rassicurante (neanche sempre), che tanta attrattiva esercita sugli spettatori più piccini, l’animazione cela la non indifferente possibilità di raccontare delle storie evitando di porre limiti alle complicate rappresentazioni dell’immaginario.

Grazie alla serie KURZ & GUT III - ANIMATIONSFILME AUS DEUTSCHLAND Corto & buono III - Film animati dalla Germania, accurata selezione di alcuni premiati cortometraggi animati realizzati tra il 2000 e il 2007 da giovani autori non obbligatoriamente tedeschi ma formatisi nelle migliori scuole specializzate della nazione, il Goethe-Institut presenta delle piccole perle, dei manufatti talvolta parecchio rifiniti, sospinti da idee ora semplici ora ardite, con immagini (a colori, in bianco e nero, in commistione, che importanza ha?) divertenti, sarcastiche o terrorizzanti, imperniati su un plot oppure cullati da un flusso figurativo, muti o parlati o cantati o ballati. Le tecniche, poi sono le più disparate, a riprova della convivenza, culturalmente necessaria, fra tradizionale, moderno e, perché no, sperimentale: si va dal classico tratto bidimensionale, genuino o computerizzato, ai personaggi e ai paesaggi digitalizzati con effetti in 3D (e non c’è bisogno di occhiali specifici); dalle suggestive marionette alla plastilina, in stop motion; dai dipinti che prendono vita ai collage di foto rimaneggiati; da procedimenti simili al bricolage al carboncino e addirittura alla sabbia. I nomi di alcuni registi (che per la maggior parte seguono le loro “creature” in ogni fase), senza far immeritato torto agli altri, sono ricorrenti: Andreas Hykade, Daniel Nocke, Jochen Kuhn, Hyekung Jung, Hanna Nordholt & Fritz Steingrobe, Vuk Jevremovic.

I 37 mini-film, della durata massima di un quarto d’ora, sono suddivisi in quattro gruppi tematici, previsti in altrettanti pomeriggi ogni tre settimane: HIER UND DORT Qui e là focalizza sulla scoperta di nuovi ambienti, reali o fantastici, nonché sul contrasto, l’attrito fra di essi e sul disorientamento di chi li attraversa con stupore; TRAUM UND ALPTRAUM Sogno e incubo è dedicato invece a opere tra lo spiritoso e il macabro, che magari piacerebbero a cineasti visionari come Tim Burton e Terry Gilliam; ER UND SIE Lui e lei prende in esame qualche rapporto amoroso sui generis o delle passioni artistiche devastanti; DIESSEITS UND JENSEITS L’aldiquà e l’aldilà, infine, calca la mano sul divario tra umano e sovrumano, non evocando per forza l’esoterismo.
Come naturali, quasi spontanee emanazioni di tali soggetti, gli appuntamenti successivi a ciascun “pacchetto” sono occupati da un pugno di recenti lungometraggi, perlopiù inediti in Italia, nell’intento di offrire un approfondimento servendosi di ulteriori strumenti cinematografici. I titoli “discendenti” dal primo programma sono il documentario FOOTBALL UNDER COVER t.l. Calcio sotto copertura, 2008, che parla delle difficoltà di giocare in pubblico della squadra femminile iraniana, e il notissimo DAS LEBEN DER ANDEREN t.l. Le vite degli altri, 2006, protagonista un intercettatore della Germania Est con una coscienza; dal secondo provengono KRABAT, 2008, e SCHLÄFER t.l. Il dormiente, 2005, rispettivamente un fantasy sulla ribellione di un orfano ingannato e un dramma che mostra la slealtà “virale” di uno studente di medicina; sono scaturigini del terzo KLASSENFAHRT t.l. Gita di classe, 2002, con un tragico triangolo tra adolescenti, e il dolceamaro EMMAS GLÜCK t.l. La felicità di Emma, 2006, sulla buffa storia sentimentale tra un’allevatrice di maiali e un morituro, ladro per disperazione; il quarto, per concludere, richiama WER FRÜHER STIRBT, IST LÄNGER TOT t.l. Chi prima muore, è morto più a lungo, 2006, basato sul principio finanche criminale di un ragazzino di trovare una compagna al padre vedovo, e REQUIEM, 2006, vicenda di una neo-universitaria di provincia ritenuta indemoniata.
Vita, istruzioni per l’uso è il titolo dell’intera rassegna. Il binomio vita/morte, che nei corti animati (i quali più del cinema recitato riproducono “finte vite”) scorre abbastanza sotterraneamente, si fa più esplicito nei lungometraggi proposti. Anzi, sembra che alla vita propriamente detta si possa sostituire una vita camuffata, che rischia, concretamente e malinconicamente, di rivelarsi “non-vita”.

Programma

12.1.
Hier und dort – Kurz und gut III
t.l. Qui e là – Corto e buono III
-Animazione-

Sofa
t.l. Sofà
Regia: Hyekung Jung. Sceneggiatura: Hyekung Jung. Fotografia: Hyekung Jung. Produzione: Hyekung Jung.
Germania 2001 – 3’, colore

In due stanze diverse dello stesso palazzo si susseguono piccole azioni su due divani mostrati in parallelo. Su di essi, un uomo e una donna insieme al suo gatto. Comunicazione o incomunicabilità?

Jam Session
Regia: Izabela Plucinska. Sceneggiatura: Izabela Plucinska, Justyna Celeda. Fotografia: Izabela Plucinska. Produzione: Hochschule für Film und Fernsehen “Konrad Wolf” Potsdam-Babelsberg.
Germania 2005 – 10’, colore

Theresa e Viktor, anziani coniugi, di notte non riescono a chiudere occhio a causa del baccano che proviene dal jazz club sottostante al loro appartamento. Forse, però, quella musica non è così male.

Fenster mit Aussicht
t.l. Finestra con vista
Regia: Vera Lalyko. Sceneggiatura: Vera Lalyko. Fotografia: Thomas Müller. Produzione: Kunsthochschule für Medien Köln.
Germania 2001 – 9’, colore

Surreale trovata contro il tramestio della vita odierna: per chi non ne può più del panorama sempre uguale che vede affacciandosi dal suo davanzale, ecco le futuribili finestre a illusione ottica!

Weiss
t.l. Bianco
Regia: Florian Grolig. Sceneggiatura: Florian Grolig. Fotografia: Florian Grolig. Produzione: Florian Grolig.
Germania 2006 – 5’, b/n

Piccola dimostrazione sulla necessità di interrompere, bloccare, spezzare la monotonia acromatica del bianco, che pervade lo spazio. E sul quasi conseguente bisogno di movimento al suo interno.

Kein Platz für Gerold
t.l. Non c’è posto per Gerold
Regia: Daniel Nocke. Sceneggiatura: Daniel Nocke. Fotografia: Daniel Nocke. Produzione: Thomas Meyer-Hermann.
Germania 2006 – 5’, colore

L’estromissione, forse un po’ sleale, del coccodrillo Gerold da parte dei suoi coinquilini è al centro della vicenda. Il sospetto che la gnu Ellen c’entri qualcosa con questa decisione è legittimo.

Sonntag 1
t.l. Domenica 1
Regia: Jochen Kuhn. Sceneggiatura: Olaf Meltzer. Fotografia: Jochen Kuhn. Produzione: Jochen Kuhn Filmproduktion.
Germania 2005 – 6’, colore

Prima parte di una serie di curiose passeggiate domenicali. Un girovago esplora la città spoglia poco dopo l’alba, alla scoperta di dettagli sconosciuti valorizzati dalla livida luce del mattino.

Fallen
t.l. Cadere
Regia: Peter Kaboth. Sceneggiatura: Peter Kaboth. Fotografia: Peter Kaboth. Produzione: Pan Kaboth.
Germania 2004 – 6’, colore

A partire dalla non invidiabile esperienza di due persone che stanno precipitando dal tetto, un bizzarro “osservatorio” su una dimensione intermedia che offre infinite e impensabili possibilità.

Das Floß
t.l. La zattera
Regia: Jan Thüring. Sceneggiatura: Jan Thüring. Fotografia: Wolfgang Wambach. Produzione: Filmakademie Baden-Württemberg.
Germania 2004 – 10’, colore

Costretti a solcare il mare su una zattera dopo essere stati sorpresi da una tempesta, i marinai Ernest e Martin affrontano molti pericoli fianco a fianco. Ma quando catturano un pesciolino…

Bildfenster/Fensterbilder
t.l. Finestra con quadro/Quadri con finestre
Regia: Bert Gottschalk. Sceneggiatura: Bert Gottschalk. Fotografia: Bert Gottschalk. Produzione: Bert Gottschalk.
Germania 2007 – 6’, b/n

Esperimento artistico che inserisce immagini, fotogrammi, video trattati digitalmente nelle finestre di un palazzo in costruzione, avvolgendo con brani di Schubert il risultato della composizione.

The Message
Regia: Raimund Krumme. Sceneggiatura: Heinz Busert. Fotografia: Heinz Busert. Produzione: Raimund Krumme & Heinz Busert.
Germania 2000 – 6’, colore

Difficile interpretare un messaggio, soprattutto se è ambiguo. Perciò, a seconda di chi lo trasmette, “He is back again” muta caratteri e dimensioni. E significato. Fino a originare uno scontro.

Quercus
Regia: Vuk Jevremovic. Sceneggiatura: Vuk Jevremovic. Fotografia: Bernd Weidner. Produzione: Canvas Productions.
Germania 2004 – 12’, b/n e colore

La storia, lunga duemila anni, di una quercia. Gli accadimenti storici e culturali che hanno visto la sua presenza e a cui ha “assistito” raccontati dallo stesso albero nello spazio di qualche minuto.

Mr. Schwarz, Mr. Hazen & Mr. Horlocker
Regia: Stefan Müller. Sceneggiatura: Stefan Müller. Fotografia: Stefan Müller. Produzione: Basement Pictures.
Germania 2005 – 7’, colore

La segnalazione telefonica dell’indispettito Mr. Schwarz, disturbato dai rumori provenienti da un appartamento vicino al suo, provoca il lesto intervento della polizia. Con conseguenze disastrose.

19.1.
Football Under Cover
t.l. Calcio sotto copertura
-Documentario-
Regia: Ayat Najafi, David Assmann
Sceneggiatura: Ayat Najafi, Marlene Assmann
Fotografia: Niclas Reed Middleton, Anne Misselwitz
Interpreti: Niloofar Basir, Narmila Fathi, Sanna El-Agha, Paraskevi Boras, Hüseyin Karaduman, Marlene Assmann, Ayat Najafi
Produzione: Flying Moon GmbH (Berlino)
Germania 2008 – 86’, colore

Il calcio è molto popolare in Iran, soprattutto fra le donne, che giocano coperte dal velo. Paradossalmente la nazionale femminile per 27 anni non ha potuto disputare un match in presenza di pubblico. Questa è la storia dell’avventurosa organizzazione di una partita amichevole tra la squadra persiana e quella tedesca del quartiere berlinese Kreuzberg. Le complicazioni per il rilascio di tutti i permessi, gli ostacoli per ottenere lo stadio di Teheran, il problema delle maglie, l’assenza di pubblicità non hanno impedito alla fine a un migliaio di entusiaste e sorvegliatissime spettatrici, iraniane e tedesche (ingresso vietato agli uomini), di assistere, il 28 aprile 2006, a una manifestazione agonistica che ha assunto le caratteristiche dell’evento. Un’opera divertente e simbolica, le cui implicazioni politiche non adombrano il valore umanitario, nonché sportivo, di un incontro tra culture diverse.

26.1.
Das Leben der Anderen
Le vite degli altri
Regia: Florian Henckel von Donnersmarck
Sceneggiatura: Florian Henckel von Donnersmarck
Fotografia: Hagen Bogdanski
Interpreti: Ulrich Mühe, Martina Gedeck, Sebastian Koch, Ulrich Tukur, Thomas Thieme, Hans-Uwe Bauer, Volkmar Kleinert
Produzione: Wiedemann & Berg Filmproduktion; Creado Film; Bayerischer Rundfunk (BR); Art Deutschland TV GmbH
Germania 2006 – 137’, colore

L’azione si svolge a Berlino Est nel 1984. Il ligio e laconico capitano della Stasi Gerd Wiesler, esperto in intercettazioni, è incaricato di spiare lo scrittore in odor di dissidenza Georg Dreymann, quindi, indirettamente, pure la sua amante, l’attrice Christa-Maria Sieland. Pressato dal suo superiore, l’ambizioso tenente colonnello Grubitz, che reclama elementi per incastrare l’intellettuale amico del già perseguitato Jerska, Wiesler scopre l’umanità e la fondamentale onestà del sorvegliato, e questo farà vacillare la sua fiducia nel sistema repressivo di cui fa parte, avviato, tra l’altro, a scomparire con la caduta del Muro. Uno dei più importanti successi del cinema tedesco recente, premiato anche con l’Oscar per il Miglior Film Straniero. Il regista Henckel von Donnersmarck, esordiente nel lungometraggio, è stato poi chiamato a dirigere in Italia la produzione americana The Tourist.

2.2.
Traum und Alptraum – Kurz und gut III
t.l. Sogno e incubo – Corto e buono III
-Animazione-

Geisterbahn
t.l. La galleria degli orrori
Regia: Tine Kluth. Sceneggiatura: Carsten Kluth. Fotografia: Sibylle Grunze. Produzione: Filmakademie Baden-Württemberg.
Germania 2000 – 15’, colore

Capitato per sbaglio in un luna park mentre è alla ricerca dei suoi amici, il povero Vincent ne incontra il proprietario. Assiste a uno show inquietante e si accorge di essere in una trappola.

Drawing The Line
Regia: Hyekung Jung. Sceneggiatura: Hyekung Jung. Fotografia: Hyekung Jung. Produzione: Hyekung Jung.
Germania 2006 – 6’, colore

Un uomo è ossessionato dalle linee. Ne traccia per tutta la sua abitazione, compulsivamente e con cura. Dopodiché inizia a tagliare tutti gli oggetti segnati lungo le linee. Fino all’ultimo.

Yo Lo Vi
Regia: Hanna Nordholt, Fritz Steingrobe. Sceneggiatura: Hanna Nordholt, Fritz Steingrobe. Fotografia: Hanna Nordholt, Fritz Steingrobe. Produzione: Hanna Nordholt, Fritz Steingrobe.
Germania 2003 – 15’, b/n e colore

Il titolo significa “Io l’ho visto”. È in spagnolo perché l’artista rappresentato in questo breve film d’animazione è addirittura il pittore Francisco Goya. Un viaggio attraverso i suoi quadri.

Die Flickenkönigin
t.l. La regina del rattoppo
Regia: Lars Henkel. Sceneggiatura: Lars Henkel. Fotografia: Lars Henkel. Produzione: Lars Henkel.
Germania 2001 – 3’, colore

In un poetico universo fatto di pezzi di carta e di utensileria da cucito, la Regina del rattoppo ricompone i cuori spezzati. Tuttavia, per tali accurati servigi pretende qualcosa in cambio.

_grau
t.l. _grigio
Regia: Robert Seidel. Sceneggiatura: Robert Seidel. Fotografia: Robert Seidel. Produzione: Robert Seidel.
Germania 2004 – 10’, colore

Un incidente stradale, i congelati brandelli di memoria degli ultimi istanti di una vita mostrati in una dilatazione temporale necessaria a captarli. Una visione soggettiva, personale, variabile.

Der Kloane (The Runt)
t.l. Il cucciolo
Regia: Andreas Hykade. Sceneggiatura: Andreas Hykade. Fotografia: Andreas Hykade. Produzione: Studio Film Bilder.
Germania 2006 – 10’, colore

Un ragazzino è affascinato dai conigli allevati da suo padre. Ma ha scoperto che li attende un triste destino. Allora, fa il possibile per salvarne almeno uno, quello che sembra il più indifeso.

Die Strafe Gottes
t.l. La punizione divina
Regia: Claudia Zoller. Sceneggiatura: Claudia Zoller. Fotografia: Claudia Zoller. Produzione: Studio Film Bilder.
Germania 2004 – 12’, colore

La tranquillità e il gradevole rapporto di buon vicinato tra Walter e la signora Siebert vengono incrinati una sera dall’arrivo di una patata, la quale asserisce di essere Dio.

Sprössling
t.l. Germoglio
Regia: Anne Breymann. Sceneggiatura: Anne Breymann. Fotografia: Fabian Koppenhöfer. Produzione: Kunsthochschule Kassel.
Germania 2006 – 8’, colore

Paradossale trovata di una donna: per avere un figlio ideale, lo fa crescere in un vaso come fosse una pianta. Ma questa madre così lungimirante non ha considerato gli effetti collaterali.

9.2.
Krabat
Regia: Marco Kreuzpantner
Sceneggiatura: Michael Gutmann, Marco Kreuzpantner
Fotografia: Daniel Gottschalk
Interpreti: David Kross, Daniel Brühl, Christian Redl, Robert Stadlober, Paula Kalnberg, Hanno Koffler, Anna Thalbach
Produzione: B.A. Filmproduktion; Brass Hat Films; Castel Film Romania; Claussen Wöbke Puzu Filmproduktion; Krabat Filmproduktion; Seven Pictures Films
Germania 2008 – 120’, colore

Krabat, quattordicenne della Lusazia reso orfano dalla Guerra dei Trent’Anni (1618-1648), è accolto insieme ad altri undici ragazzi in un mulino da un sinistro maestro. Ben presto si accorge che lì, oltre a diventare mugnai, si apprende la magia nera. Dapprima attratto dalla novità, che gli permette azioni strabilianti, Krabat nota però il lato oscuro di questi privilegi, che comportano anche il sacrificio annuale di uno degli ospiti. Grazie al protettivo Tonda, al furbo Juro e alla salvifica speranza d’amore per la bella Kantorka, il giovane eroe affronta la sua crescita. Risposta europea, con venature cupe, alle megaproduzioni internazionali di genere fantasy, il film di Kreuzpantner, tratto dal libro di Otfried Preußler pubblicato nel 1971, gioca particolarmente sulla connotazione di luoghi e personaggi, affidata alle soluzioni cromatiche di fotografia e costumi. La voce narrante è di Otto Sander.

16.2.
Schläfer
t.l. Il dormiente
Regia: Benjamin Heisenberg
Sceneggiatura: Benjamin Heisenberg
Fotografia: Reinhold Vorschneider
Interpreti: Bastian Trost, Mehdi Nebbou, Loretta Pflaum, Gundi Ellert, Wolfgang Pregler, Charlotte Eschmann, Jürgen Geißendörfer
Produzione: Juicy Film; Coop 99; ZDF; ARTE; Hochschule für Fernsehen und Film (Monaco)
Germania/Austria 2005 – 100’, colore

A Johannes, dottorando in virologia, viene proposto di spiare il ricercatore di origine algerina Farid, fortemente sospettato di appartenere a un’organizzazione terroristica, pronto a entrare in azione su richiesta della propria cellula. Lo studente, privo oltretutto di qualsiasi pregiudizio razziale, rifiuta. Ma quando comincia a conoscere meglio il collega e a entrare in confidenza con lui, si rende conto delle sue concrete capacità in ambito lavorativo, sociale e perfino sentimentale: infatti anche lui corteggia la cameriera che piace a Johannes, Beate. Forse, tra invidia e gelosia, ce n’è abbastanza per cambiare idea. Il “dormiente” del titolo del film di debutto di Heisenberg ha il significato polivalente di pericoloso attentatore sotto copertura e di malattia recessiva, intesa pure come il malevolo sentimento che s’impossessa del protagonista, solitamente “asettico” come il luogo in cui opera.

23.2.
Er und sie – Kurz und gut III
t.l. Lui e lei – Corto e buono III
-Animazione-

Morir de amor
Regia: Gil Alkabetz. Sceneggiatura: Gil Alkabetz. Fotografia: Nurit Israeli. Produzione: Sweet Home Studio.
Germania 2004 – 12’, colore

Mentre il loro proprietario schiaccia un pisolino pomeridiano, due pappagalli ingabbiati rievocano i bei tempi andati. Stranamente, la situazione genera degli imprevisti e pericolosi risvolti.

Annie & Boo
Regia: Johannes Weiland. Sceneggiatura: Dirk Stoppe. Fotografia: Johannes Weiland. Produzione: Filmakademie Baden-Württemberg; Michael Schaefer.
Germania 2003 – 15’, colore

In uno sfondo suggestivo e minimale, Annie, una giovinetta che non sa cosa sia il fato, conosce Boo, il quale addirittura non ha mai incontrato una ragazza. Ne deriva un interessante dialogo.

Liebeskrank
t.l. Malato d’amore
Regia: Špela Čadez. Sceneggiatura: Christina Zimmermann. Fotografia: Špela Čadez. Produzione: Kunsthochschule für Medien Köln.
Germania 2007 – 9’, colore

Un cuore affranto e tante lacrime versate: sono i sintomi da cui è affetto il melanconico protagonista di questa storia d’amore finita male. Ma per sua fortuna esiste una terapia risolutiva.

Tagebuch einer perfekten Liebe
t.l. Diario di un amore perfetto
Regia: Sebastian Peterson. Sceneggiatura: Sebastian Peterson. Fotografia: Sebastian Peterson. Produzione: Sebastian Peterson
Germania 2006 – 15’, colore

La rivalsa di un fresco ventinovenne, abbastanza emarginato ma determinato a voltare pagina: lascia il lavoro, migliora la sua condizione sociale e trova la donna perfetta. Però c’è un ostacolo.

Der moderne Zyklop
t.l. Il moderno ciclope
Regia: Daniel Nocke. Sceneggiatura: Daniel Nocke. Fotografia: David Schultz. Produzione: Studio Film Bilder.
Germania 2002 – 11’, colore

I signori Petersen, allo scopo di approfondire le opinioni divergenti su un moderno ciclope (mostro da evitare o artista?), iniziano un’istruttiva ricerca. L’esperienza personale si rivela utile.

Unser Mann im Nirwana
t.l. Il nostro uomo nel Nirvana
Regia: Jan Koester. Sceneggiatura: Jan Koester. Fotografia: Jan Koester. Produzione: Hochschule für Film und Fernsehen “Konrad Wolf” Potsdam-Babelsberg.
Germania 2005 – 11’, colore

La rockstar John muore in un incidente durante un concerto. Ascende al Nirvana, dove avviene una surreale comparazione tra le strane creature che abitano il posto e il vissuto del protagonista.

Ring of Fire
Regia: Andreas Hykade. Sceneggiatura: Andreas Hykade. Fotografia: Robert Mack. Produzione: Gambit Film und Fernsehproduktion GmbH.
Germania 2000 – 15’, b/n

Due cowboy sono amici ma rivali, in competizione per una donna in un fantasioso mondo notturno, popolato di esseri temibili da affrontare per la gloria. Un contesto dal quale non si esce inerti.

2.3.
Klassenfahrt
t.l. Gita di classe
Regia: Henner Winckler
Sceneggiatura: Stefan Kriekhaus, Henner Winckler
Fotografia: Janne Busse
Interpreti: Steven Sperling, Sophie Kempe, Bartek Baszczyk, Maxi Warwel, Jakob Panzek, Fritz Roth, Gordon Schmidt
Produzione: Schramm Film; ZDF Kleine Fernsehspiel; TEMPUS
Germania/Polonia 2002 – 86’, colore

Durante una grigia gita scolastica in Polonia, il timido e isolato Ronny vorrebbe farsi notare dalla compagna Isa, certo più socievole di lui. Quando una sera conoscono Marek, spavaldo coetaneo (o quasi) del luogo, la ragazza sembra rimanere colpita dalla sua capacità di stare in apnea. Per Ronny è inaccettabile; prova a ritornare in Germania in autostop, ma lo trova proprio Marek, il quale gli dà un passaggio all’albergo. Nottetempo, passeggiando in spiaggia, i due rivali decidono di misurarsi in una gara di resistenza subacquea. Pessima idea, perché il ragazzo polacco non torna più a riva. La vacanza è definitivamente condizionata dalla reazione di Ronny e dalle indagini della polizia. Una storia di conflitti anche e soprattutto interiori, incentrata su tre precise individualità che sperimentano il difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta e non sulla diffidenza tra stranieri.

9.3.
Emmas Glück
t.l. La felicità di Emma
Regia: Sven Taddicken
Sceneggiatura: Ruth Toma, Claudia Schreiber
Fotografia: Daniela Knapp
Interpreti: Jördis Triebel, Jürgen Vogel, Martin Feifel, Hinnerk Schönemann, Maik Solbach, Nina Petri, Karin Neuhäuser
Produzione: Wüste Filmproduktion (Amburgo); Wüste Film West GmbH (Colonia)
Germania 2006 – 99’, colore

In fuga con diverse migliaia di euro e una Jaguar sottratti al suo datore di lavoro, Max ha un incidente stradale. Sa da poco di avere una malattia terminale e il suo scopo era finire la sua esistenza in totale agiatezza. Ferito e stordito, viene soccorso da Emma, che gestisce con premura una fattoria piena di maiali e subissata di debiti, la quale trova pure la cassetta contenente il denaro rubato. Max pian piano si riprende, e dopo alcune riluttanze e contrarietà impara ad apprezzare la sua salvatrice, dimenticandosi per qualche tempo dei guai. Ma Hans, il suo ex-capo, non si dimentica di lui. Claudia Schreiber, con l’aiuto di Ruth Toma, ha adattato il suo omonimo romanzo di successo in forma di sceneggiatura, apportando delle modifiche ma mantenendone sostanzialmente il sapore agrodolce. Il regista Taddicken è conosciuto in Italia per il suo precedente Porto mio fratello a fare sesso.

16.3.
Diesseits und jenseits – Kurz und gut III
t.l. L’aldiquà e l’aldilà – Corto e buono III
-Animazione-

Wo ist Frank?
t.l. Dov’è Frank?
Regia: Angela Jedek. Sceneggiatura: Angela Jedek. Fotografia: Frank Wurster. Produzione: Filmakademie Baden-Württemberg.
Germania 2001 – 8’, colore

Alcuni cowboy e una mosca sono al centro di questa singolare rivisitazione del mitico C’era una volta il West di Sergio Leone. Naturalmente visto da un’angolazione diversa e in versione concisa.

Faces
Regia: Vuk Jevremovic. Sceneggiatura: Vuk Jevremovic. Fotografia: Bernd Weidmer. Produzione: Canvas Productions.
Germania 2002 – 7’, colore

Una notte al museo (delle sculture). Nell’ora di chiusura del loro spazio espositivo, quando nessuno li vede, alcuni busti di pietra cominciano a conversare tra loro del passato e del futuro.

Post Card
Regia: Anna Matysik. Sceneggiatura: Anna Matysik. Fotografia: Anna Matysik. Produzione: Filmakademie Baden-Württemberg.
Germania 2003 – 8’, colore

Alla base del corto c’è un procedimento tecnico che combina e all’occorrenza anima, in due o tre dimensioni, foto e immagini. Così vediamo scorrere la vita in una collezione di vecchie cartoline.

Die Eisbaderin
t.l. La donna sotto il ghiaccio
Regia: Alla Churikova. Sceneggiatura: Dmitri Popov. Fotografia: Heike Sandner. Produzione: Balance Film GmbH.
Germania 2003 – 8’, b/n e colore

Una senzatetto rovista nella spazzatura e trova un paio di pattini da ghiaccio. Li indossa e comincia a danzare su un fiume gelato. Siamo nell’estrema periferia, ovviamente durante un rigido inverno.

Allerleirauh
t.l. Tutti-i-Tipi-di-Pelliccia
Regia: Anja Struck. Sceneggiatura: Anja Struck. Fotografia: Angela Poschet. Produzione: Kunsthochschule für Medien Köln.
Germania 2004 – 8’, b/n

Corto ispirato a una fiaba dei fratelli Grimm. Una ragazza priva delle gambe, stanca dell’atmosfera violenta che la circonda, s’imbatte in strane creature animali: un cervo e una volpe ballerina.

Drei Grazien
t.l. Le Tre Grazie
Regia: Anna Nordholt, Fritz Steingrobe. Sceneggiatura: Anna Nordholt, Fritz Steingrobe. Fotografia: Anna Nordholt, Fritz Steingrobe. Produzione: Anna Nordholt, Fritz Steingrobe.
Germania 2006 – 15’, b/n

Tre sorelle fuori dal comune, che rappresentano l’Ottica, l’Acustica e la Scrittura, fanno visita ad alcuni eminenti ingegneri del Novecento, destinati a importanti scoperte. Tra scienza e arte.

Neulich 2
t.l. Recentemente 2
Regia: Jochen Kuhn. Sceneggiatura: Jochen Kuhn. Fotografia: Jochen Kuhn. Produzione: Jochen Kuhn Filmproduktion.
Germania 2000 – 9’, colore

Il narratore si reca da una particolare scienziata. La donna detiene una curiosa invenzione, uno scandagliatore di ultrasuoni in grado di riprodurre le immagini interiori. Ottimo per gli scrittori.

Ego sum alpha et omega
Regia: Jan-Peter Meier. Sceneggiatura: Jan-Peter Meier. Fotografia: Jan-Peter Meier. Produzione: Kunsthochschule Kassel.
Germania 2005 – 7’, b/n

Connotati filosofici per il protagonista, Ego sum. Finito in un non-luogo, tenta di mantenere la propria individualità. Essa però gli viene sottratta, in prospettiva di una “globalizzazione”.

Delivery
Regia: Till Nowak. Sceneggiatura: Till Nowak. Fotografia: Till Nowak. Produzione: frameboX digital design.
Germania 2005 – 9’, colore

Un anziano vive circondato dal degrado urbanistico-industriale e si prende cura di una piccola pianta sul suo balcone. Un dì riceve un’enigmatica scatola dagli enormi “poteri ambientali”.

Cyber
Regia: Stefan Eling. Sceneggiatura: Stefan Eling. Fotografia: Udo Steinmetz. Produzione: Stefan Eling Moving Pictures.
Germania 2007 – 5’, colore

Servendosi della mobilia “convertibile” della sua casa, un uomo si avventura in viaggi ad altissima velocità verso dimensioni immaginarie e inesplorate. Chi non desidererebbe un soggiorno così?


23.3.
Wer früher stirbt, ist länger tot
t.l. Chi prima muore, è morto più a lungo
Regia: Marcus H. Rosenmüller
Sceneggiatura: Marcus H. Rosenmüller, Christian Lerch
Fotografia: Stefan Biebl
Interpreti: Markus Krojer, Fritz Karl, Jule Ronstedt, Jürgen Tonkel, Saskia Vester, Franz Xaver Brückner, Johann Schuler
Produzione: Roxy Film; Bayerischer Rundfunk
Germania 2006 – 105’, colore

Per Sebastian Kandler la vita nel paesino bavarese in cui abita, Germringen, scorre all’insegna della curiosità, tipica per un undicenne come lui, ma anche del profondo senso di colpa nei confronti della madre, morta nel darlo alla luce, accentuato dal fratello prepotente e dall’ambiente peculiarmente religioso che lo circonda. Dopo aver compiuto una serie di azioni maldestre che peggiorano il suo disagio, il bambino si convince che la genitrice dall’aldilà gli ingiunga di trovare una nuova compagna al padre Lorenz, gestore di un pub. La prescelta è una vicina chiacchierona, ma sembra che ci siano più affinità con un’insegnante di Sebastian, la signora Dorstreiter, che per l’appunto è sposata. Dietro una patina a volte grottesca, il primo film per il cinema di Rosenmüller sfoggia, anche attraverso l’uso calcolato del dialetto locale, qualche sapida osservazione su fede, tradizione e superstizione.

30.3.
Requiem
Regia: Hans-Christian Schmid
Sceneggiatura: Bernd Lange
Fotografia: Bogumil Godfrejow
Interpreti: Sandra Hüller, Burghart Klaussner, Imogen Kogge, Hanna Blomeier, Nicholas Reinke, Jens Harzer, Walter Schmidinger
Produzione: 23|5 Filmproduktion; SWR; ARTE; WDR; BR
Germania 2006 – 93’, colore

Anni ’70. Michaela, ventunenne affetta da epilessia, decide di allontanarsi dal paese in cui è cresciuta con un padre affabile e una madre gelida per studiare pedagogia all’università. La prospettiva di una nuova dimensione, priva di oppressioni culturali e religiose, le giova: comincia ad aprirsi, fa amicizia con Hanna, si innamora di Stefan. Ma la malattia, anche psicologica, che la affligge, si ripresenta in forma particolarmente acuta con tanto di allucinazioni, al punto da indurre a pensare addirittura a una possessione demoniaca. I pareri altrui si contendono le sorti della provata ragazza, che tenterà la via dell’esorcismo. Il regista e lo sceneggiatore hanno preso spunto da una storia vera (rielaborata quasi contemporaneamente da Hollywood con The Exorcism of Emily Rose) per illustrare, attraverso personaggi comunque completamente inventati, uno spaccato sociale su scienza e credenza.

Inaugurazione Mercoledì 12 Gennaio ore 18.30

Goethe-Institut Palermo
Sala Wenders
Cantieri Culturali alla Zisa
Via Paolo Gili 4 - Palermo
Ingresso libero

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dal 26/1/2015 al 26/1/2015

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